Nelle ultime ore sono aumentati i Länder che hanno deciso di anticipare le vacanze di Pasqua e chiudere le scuole già da lunedì. Alla decisione di Halle, di cui si è parlato ieri, ha fatto seguito stamattina l’annuncio del Saarland , poi della Baviera e infine della Niedersachsen, a cui va aggiunta anche la città di Berlino, dove la chiusura avverrà a partire da lunedì per i centri di istruzione superiore che ancora erano aperti. Analoghe scelte potrebbero essere prese nelle prossime ore. Attualmente è in corso la conferenza di due giorni dei ministri dell’Istruzione dei Länder.
In Baviera oltre 100 scuole erano già state chiuse ieri. L’annuncio di oggi del primo ministro Markus Söder (Csu) – che fa seguito allo scarno comunicato sul sito web del Ministero bavarese della Cultura – non è arrivato dunque inaspettato. La Baviera conta circa 6mila scuole e ha avuto la prima vittima da coronavirus lo scorso giovedì 12 marzo, quando è deceduto un uomo di 80 anni a Würzburg. Questo aveva fatto scattare il primo piano di emergenza per asili e scuole nido, poi la decisione di oggi. “Dato che non ci sono medicine, dobbiamo prendere altre misure per rallentare la diffusione”, ha detto Söder. Le scuole sono chiuse fino all’inizio delle vacanze di Pasqua del prossimo 6 aprile. Di conseguenza, la riapertura sarà il 20 aprile.
Il Saarland aveva annunciato già da ieri la scelta, a partire da lunedì 16 marzo e fino alla fine delle vacanze pasquali. Il Land tedesco conta al momento attuale 14 casi, ma la regione francese dell’Haut Rhin, con la quale confina, ne conta 359. Questo ha spinto le autorità locali ad intensificare anche i controlli di frontiera.
In Bassa Sassonia il ministro della Cultura Grant Hendrik Tonne (Spd) ha diramato un comunicato rivolto alle 3.000 scuole della regione, in cui si informa che fino al 18 aprile “nessuna lezione avrà luogo nelle scuole pubbliche e professionali dal prossimo lunedì (…) Eccezione: per i diplomandi delle scuole superiori, le lezioni si terranno dal 15 aprile 2020”. Le lezioni sno interrotte in tutte le scuole, comprese quelle private, le strutture per l’infanzia, quella per l’assistenza post-scolastica. La misura, spiega ancora Tonne, è stata presa a causa del virus Sars-Cov-2 sulla base della legge sulla Protezione dalle infezioni (Infektionsschutzgesetz – IfSG) “Le misure sono di vasta portata e drastiche. Ma sono necessari. Stiamo passando alle fase di emergenza. La massima priorità è la protezione della salute della popolazione. Bambini e adolescenti possono essere portatori e portare il virus alle loro famiglie. Questo può essere molto pericoloso, soprattutto per anziani, nonni, conoscenti, parenti. Ma i bambini possono anche ammalarsi. Al fine di rallentare le infezioni, dobbiamo rallentare la diffusione attraverso scuole e asili nido (…) In questo contesto”, ha aggiunto, “faccio anche appello ai genitori affinché i loro figli limitino al minimo assoluto gli appuntamenti e le riunioni con gli altri”.
La proposta di chiudere le scuole per fermare il propagarsi dell’infezione era stata fatta da diversi esperti e dallo stesso Robert Koch Institut, che aveva indicato i bambini come un facile veicolo di trasmissione. Un sondaggio online condotto dallo Spiegel mostra come il 71 per cento dei lettori sia favorevole a tale scelta.
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