Il “bisonte” fa da sé
Scritto da Raffaella Quadri in data Marzo 18, 2021
La guida autonoma incontra il trasporto merci. In Europa si testano i tir a guida autonoma, mentre alcune autostrade diventano e-highway e cambieranno il volto del trasporto pesante.
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La guida può avere più effetti, persino contrari. Può essere estremante rilassante o fonte d’incredibile stress. Comunque la pensiate e comunque la viviate, è certo che debba avere sempre una caratteristica: essere sicura. Un aspetto a cui concorre, in particolare, la guida autonoma.
Guida autonoma anche nel trasporto merci
Pensate di sedervi comodamente al volante e non preoccuparvi più a nulla, lasciando che la strada scorra placida sotto di voi. Una bella sensazione, tanto più se si può stare tranquilli al pensiero che la propria incolumità fisica sia nelle mani di un computer.
Avviene proprio questo con la guida autonoma che, sebbene non sia ancora così diffusa, inizia a essere un’idea a cui ci stiamo abituando. Si stanno facendo passi importanti soprattutto nel campo di grandi trasporti.
Scania, l’azienda svedese che produce tir e grandi mezzi di trasporto, recentemente ha avuto il benestare dell’Agenzia dei trasporti svedese alla sperimentazione in autostrada dei suoi primi veicoli di grandi dimensioni a guida autonoma. Si tratta di tir per il trasporto merci che viaggeranno in Svezia sulla E4.
Intelligenza artificiale alla guida
Tutto si basa sul ricorso a una tecnologia d’intelligenza artificiale ed elaborazione dati sviluppata da TuSimple, una giovane azienda statunitense del settore informatico e tecnologico.
Un insieme di strumenti che, interagendo, permettono al mezzo di muoversi sicuro su strada, non solo evitando problemi ma prevenendo eventuali situazioni di pericolo.
Tutto grazie alle tecnologie impiegate:
- sensori di rilevamento di luce e prossimità (LiDAR, Light Detection and Ranging) che permettono una visione dettagliata entro un raggio di 200 metri;
- radar – ideali anche in caso di condizioni meteorologiche difficili – che riescono a rilevare gli oggetti entro 300 metri;
- telecamere HD capaci di monitorare l’ambiente circostante fino a 1.000 metri di distanza.
Tutti gli elementi raccolti vengono rapidamente elaborati e il camion è in grado non solo di proseguire sulla rotta impostata, ma anche di modificare i propri comportamenti adattandosi a ciò che accade nell’ambiente circostante e alla presenza di altri mezzi sulla strada.
Al momento i test prevedono la presenza a bordo del conducente – una sicurezza in più in fase sperimentale – ma nulla toglie, un domani, di vedere viaggiare sulle nostre autostrade questi potenti mezzi senza la presenza umana.
La mobilità elettrica in autostrada
Intanto proseguono in diverse parti d’Europa anche i progetti per l’elettrificazione delle autostrade – ne avevamo parlato anche in questa rubrica a proposito di un altro esperimento sull’italiana A35, la Brebemi.
In particolare la Germania sta lavorando a tre differenti sperimentazioni sulle autostrade per consentire la circolazione di autoarticolati elettrici dotati di pantografo. Ultimo in ordine di tempo è il prolungamento di un tratto per la mobilità elettrica di grandi dimensioni della A5, nei pressi di Francoforte. Secondo programma i lavori dovrebbero essere completati entro la fine del 2022.
La stessa Scania ha stretto un accordo per la fornitura di altri sette tir elettrici che viaggeranno lungo questa arteria e che si andranno ad aggiungere ai cinque veicoli ibridi, sempre dotati di pantografo, già utilizzati nei precedenti test. L’azienda si preoccuperà, in particolare, di gestire la manutenzione dei propri camion e di raccogliere tutti i dati che saranno prodotti durante i test.
Il sistema di elettrificazione della A5 tedesca è stato sviluppato da Siemens e consente ai tir di raggiungere una velocità massima di 90 km orari, utilizzando solo l’elettrico. Essendo veicoli ibridi, al di fuori del tratto elettrificato o anche in caso di cambio di corsia, i tir possono utilizzare il motore a biodiesel di cui sono dotati.
L’allacciamento alla rete elettrificata dell’autostrada, infine, permetterà ai tir di effettuare la ricarica delle proprie batterie mentre viaggiano, rendendo così il viaggio efficiente sotto diversi aspetti.
Dunque le autostrade di domani saranno diverse da come siamo abituati a viverle oggi. Ma non illudetevi, raccordi e tangenziali della nostre città continueranno a fagocitarci nelle ore di punta. Del resto, delle certezze nella vita dovremo pure averle…
Musica: “Life is a Highway” – Rascal Flatts (soundtrack Cars)
Foto di copertina: TuSimple
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