Incoroniamoci | EP.04 Federica e Lorenzo, due cucchiai e un halo-halo

Scritto da in data Aprile 27, 2023

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Si è detto che le metafore abbiano il potere di restituire in maniera suggestiva il significato essenziale di concetti intricati, alle volte, indicibili. Difatti, come si potrebbe raccontare l’amore interculturale? Noi l’abbiamo fatto partendo da un dolce tipicamente filippino: l’halo-halo, ovvero il «misto». Incoroniamoci svela la sua quarta storia fatta di un solo cuore a due voci, quelle di Federica e Lorenzo.

Un podcast di Kim Valerie Vilale

Abitare due lingue diverse implica estraneità nella misura in cui noi ci rifiutiamo di essere ospitali. Tra un boccone di pancit e un altro, Federica impara qualche parola di tagalog.

Quando litighiamo su quanto sale mettere, quale olio usare per friggere o se marinare la carne, ci stiamo riappropriando di un’esperienza familiare, confortante come la cultura madre, che inconsciamente ci tramandiamo. Nella foto, Lorenzo cucina un piatto tipico delle Filippine.

Ripartire da dove tutto è iniziato. Al momento di arrivare in Italia, Lorenzo era un bambino e ciò che ha imparato del Paese lo deve soprattutto ai suoi coetanei. Chissà come deve essere, l’Italia dei bambini. A quell’altezza si fanno discorsi disinteressati che gli adulti con il tempo dimenticano, a meno che non decidano di fermarsi, chinarsi e ascoltare come ha fatto Federica. Nella foto, Federica durante una giornata di lavoro al centro estivo della vecchia scuola di Lorenzo, la “Federico Di Donato”.

Si ringraziano per la creatività condivisa e il tempo dedicato: Federica Fiorilla, Gilbert Lorenzo Manalo Balutao.
Brani: Yellow Magic Orchestra, Firecracker, Alfa Records Inc., Japan, 1978 − Apo Hiking Society, When I met you, WEA records, Philippines, 1982.

Parole e reportage fotografico a cura di Federica Fiorilla

Kim Valerie Vilale

Sono figlia della diaspora filippina. Nata nel 1996, vivo nella periferia nord-ovest della capitale romana. Ho avuto il piacere, e a volte il disagio, di crescere in due mondi assai diversi, di differenti dimensioni: il micromondo, quello della famiglia, della cultura filippina con il suo ritmo graduale, severo, cristiano, e il macromondo, quello oltre la soglia di casa, più veloce, audace, mondano. Con il tempo e lo studio, ho imparato a conoscere le ingiustizie intersezionali e, quindi, a disciplinare l’indignazione provocata dall’incontro di queste realtà, solo apparentemente antitetiche. Mi sono laureata in Editoria e Scrittura all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” perché, come Piero Gobetti, vorrei praticare significative azioni editoriali che contribuiscano «alla formazione dell’anima del popolo». Scrivo poesie e racconti brevi.

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