L’emancipazione nella scienza

Scritto da in data Febbraio 11, 2022

Istituita per la prima volta dall’ONU nel 2015, la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, che si celebra l’11 febbraio, giunge quest’anno alla sua settima edizione.

Tante le iniziative in tutto il mondo. Il tema dell’Assemblea di questa settima edizione dalla sede newyorkese delle Nazioni Unite è dedicato a uno dei beni più preziosi per l’intera umanità, l’acqua – “Equità, diversità e inclusione: l’acqua ci unisce”.
Assicurare l’accesso all’acqua pulita e ai servizi igienico sanitari per tutti è uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU e vi si sottolinea il ruolo che le donne hanno e possono avere anche in questo ambito. Un ruolo attivo proprio attraverso il loro apporto alla ricerca scientifica e alla tecnologia.

I numeri delle scienziate

Per le donne, in tutte le materie scientifiche, c’è sicuramente più strada da compiere rispetto a quella che si è fatta. Secondo i dati ONU le ricercatrici scientifiche sono solo un terzo del totale. E se nel settore informatico il 40% di chi si laurea è rappresentato da donne, nel settore del mondo digitale le donne sono presenti solo per il 10%; nel campo della AI, l’intelligenza artificiale, sono il 22%; le ingegnere sono ancora solo il 28%, mentre le astronaute sono il 25% del totale – in tutto il mondo si contano al momento 66 donne che sono state nello spazio. Fortunatamente sta crescendo l’interesse per settori che un tempo sembravano appannaggio solo maschile. Dei 1.361 aspiranti astronauti che l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, sta reclutando in questi mesi e che stanno affrontando la seconda fase della selezione – le candidature totali presentate sono state 22.523 – le donne sono 530, di cui 37 italiane. Ancora poche rispetto agli 831 uomini – tra i quali vi sono anche 122 italiani – ma comunque un numero interessante.
E sarà l’italiana Samantha Cristoforetti la prima donna europea ad assumere il comando della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, nel corso della Expedition 68 prevista proprio quest’anno. Prima di lei solo altre due donne, le statunitensi Peggy Annette Whitson e Sunita Lyn Williams.

Donne e scienza: successi e lavori in corso

Per quanto il numero delle donne nella scienza debba ancora crescere, i successi femminili non si fanno attendere. Basti ricordare che due donne americane si sono aggiudicate il premio Wolf per la Chimica 2022. Non accadeva da 15 anni. Le due scienziate, che sono state insignite del prestigioso riconoscimento insieme al collega Benjamin Cravatt (Scripps Research, California), sono Carolyn Bertozzi, dell’università di Stanford e socia straniera dell’Accademia dei Lincei, e Bonnie Bassler, della Princeton University.

E nel campo della ricerca sono tre donne italiane che lavorano in Gran Bretagna presso l’Università di Bristol ad avere scoperto le proprietà riparative della proteina chiave p53 in grado di dare vita a un meccanismo che rigenera i tessuti feriti. Un passo importante per la medicina rigenerativa e per la lotta ai tumori. Le tre scienziate sono Eugenia Piddini, Giulia Pilia e Silvia Cirillo.

Sempre nel campo della ricerca, è tutto al femminile il team del Progetto MENTAL che si pone l’obiettivo di sviluppare metodologie innovative per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer. Metodologie non invasive e a basso costo per contribuire al controllo di una tra le più diffuse e devastanti malattie neurodegenerative. La squadra è composta da sei ricercatrici del Laboratorio Tecnologie Biomediche dell’ENEA.

Perché una giornata per donne e scienza?

A chi si chiede perché ci sia la necessità di celebrare una giornata dedicata al mondo femminile nella scienza, la risposta è semplice: perché i risultati raggiunti dalle donne in questo campo sono tanti, ma quelli che devono ancora esserlo sono molti di più.
È necessario lavorare per consentire che le donne abbiano un accesso al mondo della scienza che non sia limitato e sia libero da qualsiasi tipo di pregiudizio di genere.
L’emancipazione passa anche dalla scienza.

Foto in copertina: FotoshopTofs – Pixabay

 

 

 

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