L’odore del virtuale
Scritto da Raffaella Quadri in data Maggio 16, 2023
La vista, l’udito, il tatto, il gusto e l’olfatto. I cinque sensi sono la nostra bussola nella vita, ci aiutano a riconoscere e decodificare l’ambiente che ci circonda, tanto per goderne quanto per difenderci da eventuali pericoli. Eppure, nella ricostruzione virtuale che la tecnologia ormai ci consente, pare che ancora non si sia in grado di riprodurli tutti. Ma forse le cose stanno per cambiare.
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La realtà virtuale e i cinque sensi
L’uso della realtà virtuale (VR) è diventato quasi un’abitudine. Apprezziamo ormai le sue svariate applicazioni, dai giochi ai musei, dagli ambienti di lavoro a quelli di svago, tutti rigorosamente una riproduzione della realtà che sia il più fedele possibile. Sinora suoni e ricostruzioni visive sono state l’asse portante della realizzazione al computer di questi immateriali ambienti in cui possiamo muoverci e interagire. Persino il senso del tatto è stato presto coinvolto, grazie al ricorso a speciali guanti dotati di sensori che danno la sensazione di toccare, afferrare e manovrare gli oggetti virtuali. Più difficile, però, è coinvolgere l’altro senso che, insieme a vista e udito, ha un ruolo fondamentale nella percezione di ciò che ci circonda: l’olfatto.
Un generatore di odori indossabile
Oltre a contribuire nel riconoscere l’ambiente attorno a noi, l’olfatto è nel mondo animale un potente mezzo per riconoscere i legami familiari e affettivi, distinguere ciò che attrae da ciò ripulsa o che può essere pericoloso, e ancora cementare i ricordi nella memoria. Quante volte capita di sentire un odore che accende un ricordo, una sensazione, un particolare vissuto.
Riuscire a riprodurre questi effetti era ciò che mancava per rendere sempre più reale ciò che è virtuale.
Almeno finora, perché uno studio condotto presso la Beihang University di Pechino (Cina) ha portato alla creazione di un sistema che permetterà di integrare nei dispositivi di VR anche profumi e odori.
I ricercatori, nel loro studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, spiegano che esistono già tecnologie che permettono di percepire gli odori. Una sorta di nasi tech che però generalmente necessitano di strumenti anche ingombranti per generare odori e profumi, e di luoghi che devono essere spazi chiusi. Alcuni di questi sistemi olfattivi sono utilizzati già anche in ricostruzioni di realtà virtuale, ma proprio queste loro caratteristiche ne limitano molto le applicazioni. Quindi, dicono i ricercatori, soprattutto se paragonati ai dispositivi VR visivo/uditivi sinora sviluppati, quelli olfattivi hanno ancora molta strada da fare.
Il team cinese ha pensato dunque di concentrare i propri sforzi nello sviluppo di un sistema generatore di odori (OG) che fosse però in formato indossabile.
I generatori di odori indossabili
Prima di sviluppare il prototipo del nuovo sistema OG, i ricercatori hanno analizzato quali caratteristiche dovesse avere. Hanno quindi lavorato alla realizzazione di dispositivi indossabili costituiti da un substrato morbido a base di silicone − una mascherina − che funge da guscio per le unità che generano odori. Gli OG sono formati da uno strato di paraffina alimentare che viene poi miscelata con vari profumi liquidi – vengono scelti profumi sicuri per il contatto con la pelle e biocompatibili. Oltre a questi generatori di odori, posizionati sopra al labbro superiore, nel guscio trovano posto anche un attuatore meccanico e un attuatore termico che, insieme, servono per controllare la temperatura di fusione e solidificazione della cera profumata. Il rilascio degli odori avviene rapidamente – in meno di due secondi – e in un’area ben localizzata. Una condizione ricercata appositamente per rendere la percezione degli odori, mentre ci si muove all’interno dell’ambiente virtuale, repentina e il più veritiera possibile. Pensate, per esempio, all’azione di cogliere una mela e portarla al viso per annusarla: la percezione del suo profumo dovrà essere immediata e ben localizzata, proprio come sarebbe nella realtà.
La struttura del sistema OG
- guscio in silicone
- OG di paraffina miscelata a profumi liquidi
- attuatore meccanico
- attuatore termico
La miniaturizzazione delle unità consente di formare una vasta gamma di generatori di odori con diversi profumi: al momento i ricercatori cinesi sono riusciti a riprodurre trenta odori differenti.
L’idea alla base di questo studio è creare i presupposti affinché l’esperienza in realtà virtuale sia il più veritiera possibile e totalmente immersiva, rendendo anche il mondo virtuale ricco di suoni, colori e odori.
Musica: “L’odore” – Subsonica
Foto in copertina: Kerstin Herrmann – Pixabay
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