Maria Inversi, “Una strada per Marta”
Scritto da Valentina Barile in data Marzo 4, 2022
Storie di donne e di uomini, storie di cambiamenti personali e sociali che si incrociano. Valentina Barile su Radio Bullets con Maria Inversi, scrittrice e regista di teatro, e il suo libro “Una strada per Marta”, pubblicato da Castelvecchi editore.
Verso il cambiamento
La strada di Lori afferra il cambiamento e incontra la strada di Marta. Cosa hanno in comune due donne e qual è l’evoluzione del personaggio femminile all’interno di questa narrazione. Maria Inversi: «Lori, come tutte le donne, cerca di capire se l’uomo che ha accanto a sé è l’uomo che saprà amarla, e quindi accoglierla, per come lei è, e in questo senso è molto nervosa. Vuole diventare scrittrice, vorrebbe cambiare tutto della sua vita, anche se non lo dice, non lo confessa, lo tiene per sé, quindi mentre viaggia con il suo compagno immagina di scrivere una storia, un’altra storia, la storia di un’altra donna, la storia di Marta, la storia di una persona che ha vissuto probabilmente la migrazione e che per questo ha dovuto pagare dei prezzi alti mentre lei è comoda in macchina, e quindi in questa comodità si può permettere anche di litigare con l’uomo che forse potrebbe diventare l’uomo della sua vita».
Scelta
Scegliere vuol dire separare la parte migliore di una cosa dalla peggiore, quindi preferire ciò che sembra meglio. Ma non è così semplice. Cosa vuol dire farlo con tutte le complessità del caso? Maria Inversi: «Non ci sono donne che preferirebbero fare scelte così drastiche come “faccio un’altra vita, lascio tutto e me ne vado”: questo è più un fatto maschile che femminile. Le donne rimangono sempre ancorate fortemente all’educazione che hanno ricevuto. In quell’educazione c’è il concetto della cura, c’è il valore della resistenza, c’è la possibilità di sentirsi individuo in quanto capaci di stare al mondo in tutte le situazioni, in qualsiasi situazione. Questo l’hanno dimostrato tutte le donne nel mondo anche durante il periodo della guerra».
Desiderio
Il desiderio, alimentato dalla speranza, permette di raggiungere il cambiamento attraverso le scelte. Maria Inversi conclude su Radio Bullets: «Per un breve periodo Lori si separa da Alberto ma non sappiamo bene quali siano le sue motivazioni interiori, sappiamo che nello scrivere questo libro è talmente presa, talmente desiderosa di cambiare qualcosa della sua vita e, soprattutto, è talmente desiderosa di ricongiungersi alle sue radici che in qualche modo vanno a confondersi con quelle di Marta, perché vedere un rapporto con le proprie radici è sempre estremamente importante e soprattutto è importante la memoria; in questo senso Lori cerca di restituire a questa donna che si chiama Marta qualche cosa che ha a che fare con la memoria di un’esperienza che, se pure lei non ha vissuto, da qualche parte sappiamo è esistita. Dunque, sullo sfondo c’è questo questa integrazione della famiglia di Marta che lascia il sud per andare al nord, quindi per Marta rappresenta sempre una separazione che ha il peso di una ricostruzione».
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