On the road

Scritto da in data Aprile 27, 2023

Veloci come il vento, saldi e sicuri come sui binari. Se siete tra coloro che, fermi in infinite code che conducono all’agognato casello, fanno simili sogni a occhi aperti, questa è una notizia per voi.

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Autostrade a levitazione magnetica

Quanto le nostre autostrade siano trafficate ce lo rammenta ogni festività, vacanza o ponte che sia; per non parlare del traffico, che quotidianamente sposta per lavoro persone e merci battendo il reticolo d’asfalto che attraversa la nostra penisola.
In un Paese come il nostro, dove la maggioranza dei collegamenti è ancora su gomma, potenziare la rete autostradale è un tema primario, ma trovare una soluzione sicura e veloce sarebbe l’ideale. Se a questa possibilità si aggiunge poi l’idea di sfruttare la mobilità per trasportare anche energia pulita, a emissioni zero, il risultato sarebbe molto più che positivo.
Gli scienziati dicono che soluzioni possibili per ottenere tutto questo esistono già, ma bisogna attendere il tempo in cui realizzare determinati progetti sarà anche economicamente sostenibile.
Al momento – premetto – non lo è, ma le prove in laboratorio dell’idea che vi sto per raccontare hanno dimostrato che percorrere questa strada è fattibile.
E proprio di percorre strade si tratta, in effetti, perché l’Università di Houston in Texas ha studiato il ricorso alla superconduttività per spostare persone, merci ed energia sfruttando le infrastrutture autostradali esistenti. Come? Grazie a un sistema a levitazione magnetica.
Ha lavorato al progetto in collaborazione con il IFW Dresden – Leibniz Institute for Solid State and Materials Research Dresden – e la società tedesca ATZ – Adelwitz Technologiezentrum GmbH – specializzata nella fabbricazione di materiali superconduttivi ad alta temperatura.

La superconduttività per trasporti ed energia

Di superconduttività abbiamo già parlato tempo fa trattando di Hyperloop, il treno a levitazione magnetica capace di viaggiare a velocità elevatissime. I superconduttori sono soggetti al cosiddetto “effetto Meissner”, un fenomeno per il quale il campo magnetico passa attorno al materiale superconduttore invece che attraversarlo, provocando così la levitazione magnetica. I superconduttori diventano quindi ottimi per alimentare i treni che viaggiano in questo modo.
La superconduttività è però studiata anche per il trasporto di energia elettrica senza perdita di potenza. Un’altra caratteristica dei materiali superconduttori è quella di essere privi di resistenza elettrica, l’elettricità li può attraversare senza incontrare alcun ostacolo permettendo così il trasporto di energia senza dispersioni.
Lo studio americano-tedesco unisce i due aspetti: il trasporto a levitazione magnetica e la conduzione a elevata efficienza di energia.

Un “super sistema” su strada

Gli scienziati hanno pensato a un “super sistema” in cui la struttura del funzionamento tipica dei treni a levitazione magnetica fosse, in sostanza, invertita. Mentre i treni a levitazione sono dotati di un carrello che incorpora i superconduttori e viaggiano su una rotaia magnetizzata, il progetto sviluppato in Texas prevede che i veicoli – auto e camion – siano dotati di magneti, mentre i superconduttori siano collocati nell’infrastruttura autostradale esistente, ovvero sotto il manto stradale. Questo consentirebbe di utilizzarli anche per altri scopi, come il trasporto di energia elettrica.
I superconduttori raggiungono temperature elevate e devono essere raffreddati, per farlo i ricercatori hanno pensato all’idrogeno liquefatto che raffredderebbe i superconduttori mentre si muove attraverso il sistema, permettendo il trasporto e lo stoccaggio di energia sostenibile.

A pelo “d’asfalto”

I ricercatori sono certi che un simile sistema permetterà di ottenere tutti questi benefici e soprattutto di modificare il nostro modo di viaggiare, che diventerà più pulito ed economico – meno attrito significa inferiori consumi e inquinamento – e molto più veloce, almeno sulle strade a lunga percorrenza; gli scienziati hanno calcolato che sarà possibile raggiungere velocità di più di seicento chilometri orari.
Sarà comunque un sistema affiancato alla normale modalità di guida, che sarà sempre possibile su strade prive del sistema anche per i veicoli dotati di carrelli magnetizzati. Avremo quindi autostrade super veloci e strade sulle quali viaggiare normalmente.

Voleremo quindi a pelo d’asfalto? Potrebbe accadere, si devono solo attendere tempi propizi perché tutto questo possa essere scalabile, ovvero realizzabile a costi sostenibili. Di certo, come hanno dimostrato a Houston, ciò che manca non è la capacità tecnica.

Lo studio è stato pubblicato recentemente sulla rivista APL Energy.

Musica: “Born to run” – Bruce Springsteen
Foto in copertina: John Howard – Pixabay

 

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