Terra e scienza
Scritto da Raffaella Quadri in data Novembre 17, 2021
Mischiare l’antico sapere contadino all’analisi dei dati contemporanea. Un progetto per l’Etiopia valorizza l’agricoltura di sussistenza.
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La lotta alla fame nel mondo e ai cambiamenti del clima incontra la scienza, e lo fa abbinando la cultura contadina di un popolo alla genomica e alla matematica.
Si chiama 3D-breeding ed è una nuova metodologia codificata grazie a una ricerca italo-norvegese che trova applicazione in terra africana, nello specifico in Etiopia.
Lo studio è stato condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dalla Inn University in Norvegia.
Sono stati coinvolti 1.165 agricoltori etiopi che da sempre mettono a coltura i terreni applicando un sapere antico, tramandato di generazione in generazione. La particolarità del loro lavoro consiste nella scelta di quali sementi possano essere più adatte ai singoli terreni nelle diverse stagioni. Si tratta di solito di piccoli coltivatori che praticano un’agricoltura di sussistenza e su appezzamenti generalmente di piccole dimensioni. Rendere le loro metodologie più efficaci significa, quindi, garantirgli risultati migliori.
Come combattere la fame? Combinando analisi dei dati e agricoltura
3D-breeding è una metodologia decentralizzata secondo la quale ogni coltivatore, in base alla propria esperienza e conoscenza, è chiamato a decidere i grani che, per ogni stagione, ritiene più adatti alla propria terra e poi sperimentarne la coltivazione.
La scelta delle sementi deve avvenire in una combinazione precisa:
- quattro varietà di grano
- combinate in modo sempre diverso
- scelte tra centinaia di possibili varietà
Una banca dati delle sementi vincenti
Alla fine della stagione ogni contadino dovrà fornire una valutazione delle quattro varietà che ha coltivato. Ed è qui che entrano in gioco i big data.
Le valutazioni saranno raccolte e combinate sia con i dati genomici dei vari grani – quindi con lo studio del DNA delle diverse piante – sia con i dati climatici delle varie località e in riferimento alle stagioni.
L’elaborazione e l’incrocio di tutte queste informazioni – l’analisi dei dati – permetterà così di identificare quelle che possono essere considerate le varietà vincenti. Ovvero le tipologie di grano in grado di garantire, su un dato terreno e in una specifica stagione, i migliori risultati.
Man mano che passerà il tempo si formerà una banca dati sempre più ricca e, soprattutto, sempre più accurata.
Resilienza e sostenibilità in agricoltura
Il metodo 3D-breeding garantisce un’agricoltura più efficiente:
- scelta della combinazione di grani
- valutazione a fine stagione
- comparazione dei dati genomici e climatici
- elezione dei grani migliori per tipo di terreno e stagione
Con il nuovo metodo si vuole applicare un approccio scientifico alla coltivazione dei campi, soprattutto in zone del mondo dove l’agricoltura di sussistenza incontra maggiori difficoltà legate, per esempio, ai cambiamenti climatici o alle difficili condizioni ambientali.
L’intento è non solo di ottimizzare la resa dell’agricoltura, rendendola più efficiente, ma anche di migliorare la sua sostenibilità in senso lato. Tutti questi aspetti permetteranno un più adeguato adattamento a un ambiente spesso ostile.
Prendendo in considerazione le tre dimensioni (3D) delle prestazioni delle colture – la diversità genetica (G), le condizioni ambientali (E) e le metodologie gestionali (M) – e quindi unendo sapere contadino e competenza scientifica, si crea un metodo che funziona.
I ricercatori hanno stimato che il nuovo approccio consente di raddoppiare l’accuratezza con cui i coltivatori sono in grado di identificare i grani più produttivi.
Inoltre, l’applicazione del 3D-breeding potrebbe portare vantaggi concreti a un numero elevato di coltivatori che operano nelle medesime difficili condizioni in cui si trovano i contadini etiopi. I ricercatori hanno fatto una stima di circa 500 milioni di piccoli agricoltori in tutto il mondo.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Communications Biology.
Musica: “Il Contadino (Hold on I’m coming)” – Adriano Celentano
Foto di copertina: Alberto Barrionuevo – Pixabay
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