Virus Cina, lo studio della rivista inglese The Lancet
Scritto da Radio Bullets in data Gennaio 25, 2020
Un articolo della rivista scientifica inglese di ambito medico The Lancet ha analizzato la storia della trasmissione del virus 2019 n-CoV – il nuovo coronavirus – dentro a un piccolo gruppo di sei individui, cinque dei quali della stessa famiglia. Dalla rivista settimanale pubblicata dal Lancet Publishing Group ed edita da Elsevier, emerge come i tempi di incubazione della malattia possano cambiare di persona in persona.
L’articolo porta la firma di microbiologi e infettivologi dell’università di Shenzen, in Cina, coordinati da Jasper Fuk-Woo Chan e descrive anche il caso di un paziente asintomatico: un bambino di dieci anni che è portatore del virus ma non mostra nessun sintomo.
“La trasmissione del virus 2019 n-CoV da persona a persona è possibile, così come la diffusione in altre città per mezzo dei voli aerei”, si legge nello studio della rivista, fondata nel 1823 da Thomas Wakley e diretta oggih da Richard Horton. Anche nel caso della Sars, l’infezione da coronavirus che si era diffusa nel 2002-2003, oggi possibile fonte di trasmissione dell’epidemia”, si erano avuti rari casi asintomatici. Sarebbero quindi “necessarie ulteriori ricerche sui casi asintomatici”. Fondamentale ora “isolare i pazienti, tracciare e mettere in quarantena i contatti prima possibile”.
Il viaggio
Il lavoro pubblicato da The Lancet ricostruisce il viaggio di sei persone della città cinese di Shenzhen a Whuan nella settimana in cui è stato annunciato il primo caso di polmonite legata al nuovo coronavirus, dal 29 dicembre e il 4 gennaio. Un’altra persona del nucleo famigliare si è ammalata dopo essere stata a contatto di quattro suoi famigliari.
Emerge anche che nella città di Whuan nessuna delle sei persone protagoniste dello studio si erano recate all’ormai famigerato mercato di animali da cui sembra essersi diffusa l’infezione. Due erano però andate nell’ospedale della città. Tornati a Shenzen, sono stati ricoverati nell’ospedale della città: sei avevano sintomi da 6-10 giorni e i più gravi avevano più di 60 anni, mentre un bambino di dieci anni non aveva sintomi.
In copertina Wikipedia
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