Ue, entra in vigore la Convenzione di Istanbul

Scritto da in data Settembre 29, 2023

Il primo ottobre entrerà in vigore la Convenzione di Istanbul per l’Ue. Si tratta di un quadro normativo completo, concepito per proteggere le donne da tutte le forme di violenza, che – spiega la Commissione Ue – intende prevenire, perseguire ed eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica e ad attuare politiche globali e coordinate. “L’Ue nel suo complesso accetta di essere vincolata dalla Convenzione e i suoi Stati membri dovranno attuare le misure”.

“La violenza contro le donne è una censura per le nostre società democratiche”, spiega la vicepresidente responsabile per i valori e la trasparenza, Vera Jourová. Una donna su tre ha “subito violenza fisica o sessuale dall’età di 15 anni. Troppe non la denunciano. Troppi colpevoli restano impuniti. Dobbiamo agire e la Convenzione di Istanbul è la nostra risposta legale per rafforzare i diritti delle donne. Continueremo a incoraggiare gli Stati membri a prendere le misure necessarie per prevenire la violenza contro le donne e garantire una protezione e un sostegno efficaci a tutte le vittime”.

La novità

“L’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul è un passo importante per l’Ue. Questo standard di riferimento riconosce che la violenza contro le donne è una violazione dei loro diritti fondamentali”, spiega la commissaria Ue all’Eguaglianza Helena Dalli. L’Unione europea è in contatto con gli Stati che non hanno ancora ratificato la Convenzione affinché lo facciano il prima possibile.

A oggi, il trattato è stato ratificato da 38 parti (37 Stati e l’Unione europea). È stato firmato da tutti gli Stati membri dell’UE e ratificato da 21 (Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Svezia).

La convenzione di Istanbul è entrata in vigore nell’aprile 2014 ed è stata firmata dall’Ue il 13 giugno 2017. La decisione di giugno 2023 del Consiglio implica che l’Unione europea “aderisca alla convenzione per quanto riguarda le istituzioni e la pubblica amministrazione dell’Unione, nonché per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento”.

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