Festival del Giornalismo
[Ronchi dei Legionari]
Event info
Date: | Settembre 22, 2020 |
---|---|
Time: | 12:00 am |
Address: | Piazzetta Francesco Giuseppe Ronchi dei Legionari |
Website: | https://lealidellenotizie.it/festival-2020/informazioni/ |
Event: | https://www.facebook.com/events/323515669068550 |
Details
Malgrado le difficoltà causate dall’emergenza Coronavirus, la sesta edizione del Festival del Giornalismo a Ronchi dei Legionari si farà: Leali delle Notizie non si è mai fermata.
82 ospiti nazionali e internazionali, 23 incontri, 2 mostre, 2 masterclass e 7 presentazioni letterarie. Non mancherà la terza edizione del “Premio Leali delle Notizie – in Memoria di Daphne Caruana Galizia”, con cui l’associazione vuole sostenere la famiglia della giornalista maltese uccisa in un attentato nel 2017 sia nella ricerca della verità sul tragico delitto, sia nella lotta per la libertà di stampa nel mondo.
Nel periodo di lockdown l’associazione ronchese si è messa alla prova e ha organizzato per la prima volta sul proprio canale YouTube degli appuntamenti di anticipazione al Festival del Giornalismo tra maggio e luglio, entrando direttamente nelle case delle persone proprio grazie ai canali web e social di Leali delle Notizie: libertà di stampa, migrazioni e attivismo ai tempi del Coronavirus, le radici musicali del Friuli Venezia Giulia e il legame tra il Patriarcato di Aquileia e il Territorio sono stati i temi trattati dagli incontri online, raggiungendo in alcuni video anche le 225 visualizzazioni.
«Malgrado il successo raggiunto con gli incontri online noi di Leali delle Notizie continuiamo a prediligere gli incontri dal vivo con il pubblico e gli ospiti – dice la vicepresidente Cristina Visintini di Leali delle Notizie – e abbiamo quindi riprogrammato in forma tradizionale la sesta edizione del Festival del Giornalismo da martedì 22 a sabato 26 settembre».
Il programma
Il Festival si svolgerà interamente a Ronchi dei Legionari: nel palatenda accanto all’Auditorium comunale nella Piazzetta dell’Emigrante, nel Consorzio Culturale del Monfalconese in Villa Miniussi, nella sede dell’associazione in Piazzetta Francesco Giuseppe I e nel Giardino del Consorzio di Bonifica in Via Duca d’Aosta. Verranno rispettate tutte le prescrizioni e normative Covid-19 per la sicurezza degli ospiti e del pubblico «La cultura è fondamentale nella crescita e socialità dell’uomo e quindi abbiamo deciso di ripartire e di essere presenti sul territorio a settembre senza rinviare la manifestazione direttamente al 2021 – dice il presidente Luca Perrino di Leali delle Notizie -. Gli ospiti e gli incontri sono numerosi, siamo convinti che il Festival sia nato per crescere e per farlo è necessario anche collaborare con le altre associazioni culturali, come è successo quest’anno con Vicino/Lontano».
«Questa manifestazione non può che riempire di orgoglio la nostra amministrazione – ha affermato il sindaco Livio Vecchiet di Ronchi dei Legionari -. Partito con pochi ospiti e con un pubblico ristretto cinque anni fa, il Festival si evolve, cresce e non è più solo un appuntamento locale ma è diventato anche un punto di riferimento a livello nazionale».
I temi
Vista la situazione straordinaria vissuta in primavera, il Festival affronterà quest’anno alcuni incontri di approfondimento legati al Coronavirus, oltre a trattare alcuni dei temi più scottanti dell’attualità: dalla migrazione alla situazione politica italiana a 20 anni dalla morte di Craxi con ospite anche la figlia Stefania Craxi; non mancherà la presenza di ospiti internazionali del The Times, della BBC e di molte altre testate e media che racconteranno come viene vista l’Italia all’estero, partendo proprio dagli stereotipi sul nostro Bel Paese.
Si affronteranno poi anche altri temi: i meccanismi della mente umana attraverso l’analisi dei serial killer italiani, la strage di Ustica, la situazione delle carceri italiane, l’evoluzione del femminismo, ma si parlerà anche della necessità delle buone notizie. Temi centrali rimarranno inoltre la lotta contro la mafia e la situazione della libertà di stampa nel mondo, in quanto si legano al Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia e a tutte le attività che l’associazione svolge da anni nella difesa della libera informazione. «Tutta la manifestazione nasce sul rispetto per la verità, la giustizia e per il lavoro dei giornalisti – dice la presidente della Fondazione Carigo Roberta Demartin -. Il Festival vive della presenza del pubblico e degli ospiti e noi della Fondazione ci teniamo a sostenere questa manifestazione e a condividere il progetto culturale di Leali delle Notizie».
Non mancheranno il coinvolgimento del progetto “BILL Biblioteca della Legalità”, promosso dalla Regione FVG e dalla cooperativa Damatrà, e le presentazioni editoriali con le due iniziative “Libri Leali” (nel palatenda) e l’“Aperitivo letterario” (nel Giardino del Consorzio Bonifica). Due le mostre fotografiche: una sulle migrazioni del Medioriente in Villa Miniussi di Paolo Youssef e, nella sede di Leali delle Notizie, la mostra di Greta Stella sui volontari della CRI durante l’emergenza Covid-19. Due i masterclass: la forza delle manager donne a capo di multinazionali o aziende specializzate e la fotografia, il fotoreporter e i diritti d’autore fotografici. Anche quest’anno alcuni incontri del Festival saranno accreditati dall’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia e ci sarà dunque la possibilità per i giornalisti pubblicisti e professionisti di acquisire i crediti formativi richiesti dall’albo nel triennio di formazione.
L’ultima serata, sabato 26 settembre, sarà dedicata alla cerimonia di consegna del Premio Leali delle Notizie in Memoria di Daphne Caruana Galizia, premio indetto con il consenso della famiglia di Daphne e assegnato da un comitato scientifico ad un operatore del mondo dell’informazione che si sia distinto, in Italia come all’estero, con le sue inchieste e le sue ricerche, anche mettendo in pericolo la sua vita e spesso anche quella della sua famiglia. Il premio ha ricevuto anche quest’anno l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e verrà consegnato da un rappresentante della famiglia di Daphne, situazione Coronavirus permettendo.