14 marzo 2019 – Notiziario

I titoli di oggi: torna la luce in Venezuela dopo una settimana, diritti umani in Grecia, inondazioni in Mozambico e Malawi, 10 giornalisti yemeniti rischiano di essere giustiziati (in copertina) e ancora altre attiviste sauditi alla sbarra. Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli e Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin

Stati Uniti: Il Senato americano con un voto 54-46 ha passato la Sj Res 7, la risoluzione che chiede la fine del coinvolgimento militare americano nella guerra in yemen, specificando che questo coinvolgimento non è mai stato autorizzato dal Congresso.

Il governo federale ha nel suo bilancio spese spropositate per i contractors nell’ultimo mese dell’anno fiscale, quando le agenzie si affrettano a spendere prima che si troppo tardi. Tra le spese più degne di nota sostenute dal Pentagono nel 2018, secondo il gruppo che controlla Open the Books, 4,6 milioni di dollari sono stati destinate per aragoste e granchi in un solo mese. 

Il maggior consumo di alcool in Europa tra le adolescenti si registra in Danimarca, dove più del 70 per cento delle ragazze tra i 16 e i 24 anni ammette di essersi ubriacata negli ultimi 12 mesi. Seguono la Finlandia, con il 65 per cento e l’Irlanda con il 61 per cento. Sono alcuni dei risultati – ma non i più significativi – del Rapporto sulla salute degli adolescenti presentato ieri dalla rivista Lancet. Tra gli indicatori di rischio osservati dall’equipe che ha condotto l’inchiesta, ci sono l’aspettativa di vita a causa della disabilità – per malattia o infortunio – i livelli di istruzione, il matrimonio infantile, i giovani Neet, l’obesità.

Per il decimo anno consecutivo Vienna è la città più vivibile al mondo, secondo lo studio pubblicato ieri da Mercer, società che analizza la qualità della vita in relazione ai bisogni delle società che intendono trasferire i propri affari all’estero. È quindi una classifca che tiene conto di specifiche esigenze, come un ambiente politico stabile o assenza di conflitti sociali. Primo posto qundi per la capitale austriaca, seguita da Zurigo, Vancouver e Monaco. Nei primi dieci posti della classifica ci sono 8 città europee: di queste, tre sono svizzere. Nella classifica di quest’anno compare anche uno studio separato relativo alla sicurezza personale: Lussemburgo risulta così la città più sicura al mondo. Il posto più insicuro? Damasco, al 231esimo posto, preceduta da Bangui, capitale della Repubblica centroafricana, al 230esimo.

Yemen: 10 giornalisti prigionieri dei ribelli houthi dal 2015 che controllano la capitale sanaa rischiano l’esecuzione per aver a detta loro collaborato con le forze nemiche saudite. Reporters senza frontiere chiede il loro immediato rilascio e il ritiro di tutte le accuse contro di loro.  Alcuni di questi giornalisti sono in condizioni gravi per le torture secondo la ong, l’associazione delle madri dei detenuti. Per saperne di più sulla situazione dei giornalisti nel mondo: Uno sguardo sulla libertà di stampa

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