25 novembre 2022 – Notiziario

Scritto da in data Novembre 25, 2022

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  • Messico: solo il 13% delle donne denuncia un’aggressione da parte del partner.
  • Il Consiglio per i diritti umani dell’ONU ha votato per istituire una missione di accertamento sui fatti delle proteste iraniane.
  • Russia: il parlamento approva una legge che vieta la “propaganda LGBTQ” tra adulti.
  • La Francia ha adottato un disegno di legge per aggiungere il diritto all’aborto nella Costituzione.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.

Messico

Solo il 13% delle donne che subiscono aggressioni fisiche o sessuali dai loro partner, in Messico, lo denunciano a un’autorità, secondo un rapporto dell’Agenzia nazionale di statistica pubblicato in vista della Giornata internazionale di attivismo per combattere la violenza contro le donne. Oggi le attiviste per i diritti delle donne scenderanno in piazza in tutto il mondo per protestare contro la pervasiva violenza di genere e chiedere un’azione più forte da parte delle autorità. In Messico, dove ogni giorno vengono uccise circa venti donne, questo avviene mentre i pubblici ministeri nello stato di Morelos sono accusati di aver insabbiato l’uccisione della ventisettenne Ariadna Lopez, inizialmente dichiarata morta a causa di intossicazione da alcol.
La probabilità che le donne denuncino aggressioni fisiche o sessuali è bassa, ha rilevato l’agenzia INEGI. Se l’autore del reato è un partner, solo il 13,1% delle donne denuncia. Per le aggressioni sessuali e fisiche avvenute a scuola il rapporto documenta il 7,8%, sceso al 7,1% nei casi all’interno di una famiglia, al 6,5% per quelli al lavoro e al 4,3% nella comunità più ampia.
Nel frattempo, una donna su due ha dichiarato di essere stata aggredita sessualmente durante la propria vita, una su cinque nell’ultimo anno. Più di un terzo ha affermato di essere stata aggredita fisicamente, di cui una su dieci nell’ultimo anno.
Non considerare tali accadimenti abbastanza importanti è il motivo più comune per non segnalarli. Le donne hanno anche menzionato di non sapere come fare, di aver paura di ripercussioni, di essere incolpate o non credute e di provare vergogna.

Iran

Le autorità iraniane hanno arrestato il celebre calciatore Voria Ghafouri con l’accusa di aver «insultato e infangato la reputazione della squadra nazionale (Team Melli) e di aver fatto propaganda» contro lo Stato. In passato, Ghafouri ha criticato regolarmente i problemi generali della società in Iran sui suoi social media.

L’Onu ha affermato che quattordicimila persone sono state arrestate durante le proteste in Iran, avvertendo che l’uso «non necessario e sproporzionato della forza in Iran deve cessare». «Siamo di fronte a una vera e propria crisi dei diritti umani in Iran e l’attuale situazione nel paese è insostenibile», ha affermato a Ginevra l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk.

Il vice ministro degli Esteri iraniano, Ali Bagheri Kani, ha rivelato che la Repubblica islamica ha formato un gruppo agli ordini del ministero degli Interni per indagare sulle morti causate dalle proteste in corso. Bagheri Kani ne ha dato l’annuncio nel corso di una visita diplomatica in India, dove ha anche rivelato che almeno cinquanta membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi e centinaia sono rimasti feriti a causa delle proteste. Il suo annuncio è arrivato dopo che la magistratura ha emesso diverse altre condanne a morte contro “rivoltosi” ritenuti colpevoli di «aver ucciso o ferito agenti delle forze di sicurezza, danneggiato proprietà pubbliche e messo in pericolo la sicurezza nazionale», secondo l’agenzia di stampa statale Mizan. Al 24 novembre, almeno sei persone sono state condannate a morte dai tribunali iraniani in relazione ai disordini

Il Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite ha votato giovedì scorsi per istituire una missione conoscitiva internazionale indipendente per indagare su presunte violazioni dei diritti umani in Iran relative alle proteste iniziate il 16 settembre. Il consiglio ha adottato la sua risoluzione con venticinque voti favorevoli, sei contrari e sedici astenuti. La risoluzione, avanzata da Germania e Islanda, invita l’Iran a porre fine «alla discriminazione e alla violenza contro le donne e le ragazze nella vita pubblica e privata, nella legge e nella pratica, e a sostenere tutti i diritti umani». Questi includono il diritto alla libertà di opinione, espressione, riunione pacifica, associazione e libertà di religione o credo. Argentina, Francia, Gabon, Libia, Regno Unito, Stati Uniti e Ucraina sono tra i paesi che hanno sostenuto la risoluzione, mentre Armenia, Cina, Cuba, Eritrea, Pakistan e Venezuela hanno votato contro.

Afghanistan

Abdul Rahman Rashid, vice ministro talebano per i rifugiati, ha esortato i profughi afghani a evitare di prendere parte alle manifestazioni tenutesi in Iran e Pakistan. Il rappresentate dei talebani ha detto in un videomessaggio che «le manifestazioni sono affari loro interni, la loro gente sta manifestando, non rovinarti la vita».

Israele e Palestina

Il corpo di un adolescente − Tiran Pero, un druso israeliano morto due giorni fa in un incidente stradale a Jenin, nella Cisgiordania − è stato restituito alla sua famiglia in Israele dai palestinesi. Lo afferma l’esercito israeliano in un comunicato, in cui si sottolineano «gli sforzi delle forze di sicurezza e il coordinamento con le autorità palestinesi».

Due palestinesi sono morti per le ferite gravi inflitte dalle forze israeliane nella tarda serata di mercoledì, portando a tre il numero dei palestinesi uccisi dagli israeliani a Nablus, a nord della Cisgiordania, nelle ultime ventiquattro ore. Nella tarda serata di martedì, le forze israeliane hanno ucciso il sedicenne Ahmed Shehadeh in un raid militare a Nablus, con un proiettile al cuore. Mercoledì scorso, Mohammad Hirzallah, 30 anni, è stato dichiarato morto nell’ospedale pubblico di Ramallah. Hirzallah è stato ferito durante un raid israeliano su Nablus il 24 luglio scorso da un proiettile alla testa. Ore dopo, il ventiduenne Mohammad Abu Kishek è stato dichiarato morto nell’ospedale Rafidia di Nablus. Abu Kishk è stato ferito martedì scorso nello stesso raid che ha ucciso il sedicenne Ahmed Shehadeh.

Algeria

Un tribunale algerino ha condannato a morte quarantanove persone per il linciaggio di un uomo ingiustamente accusato di un incendio doloso avvenuto nel 2021 nella regione della Cabilia. Tuttavia, tali condanne dovrebbero essere commutate in ergastolo a causa di una moratoria sulle esecuzioni capitali, secondo quanto riferito dall’agenzia ufficiale Aps. Il paese nordafricano ha infatti sospeso l’esecuzione delle condanne a morte, le ultime sono avvenute nel 1993.

Francia

Giovedì scorso, i legislatori della camera bassa del parlamento francese hanno adottato un disegno di legge che sancisce il diritto all’aborto nella Costituzione del paese, primo passo di una lunga e incerta battaglia legislativa provocata dal ritiro del diritto all’aborto negli Stati Uniti. Il provvedimento è stato approvato, con 337 parlamentari favorevoli e 32 contrari, nell’Assemblea nazionale che conta 557 membri. Per essere inserita nella Costituzione, qualsiasi misura deve essere prima approvata dalle maggioranze dell’Assemblea nazionale e della camera alta, il Senato, e poi con un referendum nazionale.

Belgio

Sei dipendenti del team hanno lasciato i propri incarichi a seguito dell’ultimatum inviato via mail da parte del nuovo Ceo, Elon Musk, come parte del suo piano di tagliare circa 7.500 posti di lavoro. Lo smantellamento dell’ufficio di Twitter, raccordo politico fondamentale con le istituzioni europee, e il cambio di rotta intrapreso da Musk, a quanto si apprende, preoccupano la Commissione europea. Nei giorni scorsi era stata la stessa vicepresidente della Ue, Margrethe Vestager, a evidenziare che il nuovo modello di business appare «del tutto imperfetto».

Germania

I manifestanti per il clima hanno interrotto brevemente il traffico aereo in un aeroporto di Berlino, giovedì scorso, dopo che alcuni di loro si sono “incollati” alla pista. Gli attivisti, facenti parte di un gruppo chiamato “Letzte Generation”, hanno bloccato il traffico aereo nell’aeroporto di Berlino-Brandeburgo per protestare contro le emissioni legate ai voli. «L’aereo non è un mezzo di trasporto per la gente comune», ha dichiarato Letzte Generation in un comunicato. «La maggior parte delle persone − circa l’80% della popolazione mondiale − non ha mai volato in vita sua. L’1% benestante della popolazione è responsabile di circa la metà delle emissioni di gas serra legate ai voli».

Ungheria

L’Ungheria ha ottenuto un’esenzione dal tetto al prezzo del petrolio russo proposto dalla Ue durante i colloqui di Bruxelles: lo dichiara il ministro degli Esteri del paese, Péter Szijjártó, citato da The Guardian. Szijjarto ha dichiarato che l’attuale proposta dell’Unione Europea prevede che le forniture di petrolio attraverso gli oleodotti siano esenti dal tetto massimo di prezzo, il che significa che l’Ungheria non ne risentirebbe se il tetto massimo proposto venisse adottato in seguito.

Russia – Ucraina

L’invasione russa dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio, continua con un aumento delle vittime da entrambe le parti. Le forze ucraine stanno montando una forte controffensiva contro le truppe russe, reclamando il territorio perso dopo che Mosca ha lanciato la sua invasione. L’Ucraina è riuscita a resistere all’assalto russo con l’aiuto militare occidentale, ma il presidente Volodymyr Zelensky invita regolarmente il mondo a fare di più.

Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha riferito che l’approvvigionamento idrico è stato ristabilito a tutti i distretti della capitale ucraina. Ma ci vorrà del tempo prima che il sistema funzioni a pieno regime. La fornitura di acqua a Kiev era stata sospesa due giorni fa, dopo i bombardamenti nella regione.

Una foto in maglietta con una scritta offensiva per Vladimir Putin e il dito medio alzato, a ribadire plasticamente il concetto. Questo il messaggio inviato dall’ambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, al presidente russo in un’immagine pubblicata sul proprio profilo Twitter. Un’iniziativa che ha provocato la reazione immediata di Maria Zakharova: questo «è tutto ciò che rimane al regime di Kiev», ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo sul proprio canale Telegram.

Oltre quindicimila persone sono scomparse durante la guerra, afferma la Commissione internazionale per le persone scomparse (ICMP). Matthew Holliday, direttore del programma europeo per l’ICMP, con sede a L’Aia, afferma di non essere sicuro di quante persone siano state trasferite con la forza, trattenute in Russia, vive e separate dai familiari o morte e seppellite in tombe improvvisate. Il processo di indagine sui dispersi in Ucraina durerà anni, anche dopo la fine dei combattimenti, ha detto Holliday a Reuters, aggiungendo che quindicimila è una cifra prudente.

Nove mesi dopo aver invaso l’Ucraina, Vladimir Putin sta iniziando a spaccare l’Occidente. I massimi funzionari europei sono furiosi con l’amministrazione di Joe Biden e ora accusano gli americani di aver fatto fortuna con la guerra, mentre i paesi della Ue soffrono. «Il fatto è che, se lo guardi con sobrietà, il paese che trae maggior profitto da questa guerra sono gli Stati Uniti perché vendono più gas, e a prezzi più alti, e vendono più armi”, ha detto a POLITICO un alto funzionario. I commenti esplosivi − sostenuti in pubblico e in privato da funzionari, diplomatici e ministri altrove − seguono la crescente rabbia in Europa per i sussidi americani che minacciano di distruggere l’industria europea. È probabile che il Cremlino accolga con favore l’avvelenamento dell’atmosfera tra gli alleati occidentali. «Siamo davvero in un momento storico», ha detto l’alto funzionario della Ue, sostenendo che il doppio colpo dell’interruzione del commercio dovuto ai sussidi statunitensi e agli alti prezzi dell’energia, rischia di portare l’opinione pubblica contro sia lo sforzo bellico che l’alleanza transatlantica. «L’America deve rendersi conto che l’opinione pubblica sta cambiando in molti paesi della Ue».

Russia

Il parlamento russo ha approvato ieri un disegno di legge che amplia il divieto di “propaganda LGBT” e limita la “manifestazione” del comportamento LGBT, rendendo quasi impossibile qualsiasi espressione di uno stile di vita LGBT. In base alla nuova legge, che necessita ancora dell’approvazione della camera alta del parlamento e del presidente Vladimir Putin, qualsiasi azione o informazione considerata un tentativo di promuovere l’omosessualità − sia in pubblico, online o in film, libri o pubblicità − potrebbe incorrere in una pesante multa.

Stati Uniti

Elon Musk ha dichiarato giovedì che Twitter fornirà una “amnistia generale” agli account sospesi a partire dalla prossima settimana, dopo aver condotto un sondaggio sull’opportunità di farlo per gli utenti che non hanno infranto la legge o si sono occupati di spam eclatante.

Jamaica

Centouno armi da fuoco e tremila munizioni sono stati consegnati alle autorità nell’ambito dell’amnistia per armi da fuoco, di due settimane, che si è conclusa lo scorso fine settimana: lo ha rivelato il primo ministro Andrew Holness. L’amnistia, iniziata il 5 novembre, è terminata alla mezzanotte del 19 novembre. Holness ha ricordato che l’amnistia è stata introdotta per dare modo alle persone che potrebbero essere in possesso di un’arma da fuoco illegale o non registrata, acquisita illegalmente o in altro modo, l’ultima opportunità per evitare condanne significative.

Malesia

Il malese Anwar Ibrahim ha prestato giuramento come primo ministro giovedì scorso, coronando un “viaggio” politico di tre decenni, da protetto del leader veterano Mahathir Mohamad a leader della protesta, da prigioniero condannato per sodomia e leader dell’opposizione. Anwar, 75 anni, ha promesso di combattere la corruzione e di concentrarsi sull’economia, e che il suo governo sarà più piccolo di quelli delle precedenti amministrazioni. «Abbiamo visto un cambiamento che il popolo della Malesia attendeva», ha detto Anwar ai giornalisti in un discorso a tarda sera, ore dopo aver prestato giuramento dal re che lo ha nominato dopo un’elezione fallita. La sua nomina pone fine a cinque giorni di una crisi post-elettorale senza precedenti, ma potrebbe introdurre ulteriore instabilità con il suo rivale, l’ex primo ministro Muhyiddin Yassin, sfidandolo a dimostrare di avere la maggioranza in parlamento. Entrambe le coalizioni maschili non sono riuscite a ottenere la maggioranza nelle elezioni di sabato, ma il monarca costituzionale della Malesia, re Al-Sultan Abdullah, ha nominato Anwar dopo essersi consultato con diversi legislatori.

Cina

Un incendio sviluppatosi all’interno un condominio nella regione dello Xinjiang, nella Cina nord-occidentale, ha ucciso dieci persone e ne ha ferite nove, come riferito dalle autorità oggi. L’incendio è scoppiato giovedì notte nella capitale regionale di Urumqi, dove le temperature sono scese sotto lo zero dopo il tramonto. Il rogo ha impiegato circa tre ore per spegnersi. L’invecchiamento delle infrastrutture, la scarsa consapevolezza della sicurezza e, in alcuni casi, la corruzione del governo hanno portato a una serie di recenti incendi, esplosioni e crolli di edifici in tutta la Cina, che continua a fare i conti con nuovi focolai di Covid-19, provocando blocchi e rigide restrizioni di viaggio che colpiscono milioni di persone.

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