26 marzo 2019 – Notiziario

I titoli di oggi: Venezuela riscende il buio in metà paese, l’Unione Europea rimbalza la richiesta di americana di bandire la Huawei, Trump firma decreto che riconosce le alture del Golan parte di Iisraele, l’ex imam della Mecca non considera più i musulmani sciiti eretici e il giocatore della nazionale inglese di calcio Sterling in un tweet ricorda ai montenegrini di abbandonare il razzismo visto che siamo nel 2019 e di educarsi un po’ (in copertina).  Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli e Cecilia Ferrara con i Balkan Bullets. Musiche di Walter Sguazzin

Approfondimenti: 

Venezuela: Gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di un escalation sconsiderata della situazione in Venezuela, schierando aerei militari e personale nella nazione sudamericana colpita dalla crisi. Gli aerei e il personale militare è arrivato sabato fuori dalla capitale caracas. Mosca ha confermato l’arrivo di 100 militari.

Europa:  Trump ha chiesto ai paesi alleati di evitare di usare Huawei parlando di sicurezza nazionale. Ma l’Europa è poco convinta e nonostante le pressioni statunitensi, il capo digitale dell’unione Andrus Ansip ha deciso di presentare una una raccomandazione che non impedirà in alcun modo ai paesi membri di utilizzare Huawei per progetti infrastrutturali, ne accetterà la dichiarazione degli stati uniti di essere una minaccia di intelligence.

Afghanistan: Uno studio della Commissione Indipendenti dei Dirittu Umani  (AIHRC) ha scoperto che la discriminazione raziale è un è un fattore chiave dietro all’aumento della violneza nel paese. 3498 persone sonos tate intervistate in 29 province per la ricerca.

Non dimenticate inoltre i podcast di questa settimana su Radio Bullets:
La storia di Derek Redmond nella rubrica dedicata allo Sport di Giuliano Terenzi e ancora la recensione geopolitica del film Ancora un giorno su Geocinema di Mariangela Matonte. Mentre continua l’affascinante viaggio in Africa di Eleonora Viganò con la rubrica Vieni via con me.

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