Gaza, “carestia senza precedenti”
Scritto da Radio Bullets in data Luglio 29, 2025
La fame nel mondo cala lievemente, ma la crisi alimentare globale si aggrava: allarme da Oxfam e Fao.
Nonostante un marginale miglioramento nei dati sulla fame globale, il sistema alimentare mondiale resta profondamente squilibrato.
È quanto emerge dall’ultimo rapporto “The State of Food Security and Nutrition in the World” (Sofi), pubblicato dalla Fao, che segnala una leggera riduzione del numero di persone affamate — dall’8,5% all’8,2% della popolazione globale — ma con peggioramenti significativi in regioni come l’Africa, il Medio Oriente e l’Asia occidentale.
I dati
Secondo Oxfam, oltre 673 milioni di persone continuano a soffrire la fame, quasi la metà delle quali si trovano nel continente africano. L’organizzazione parla di una “tempesta perfetta” alimentata da guerre, crisi climatica, tagli agli aiuti umanitari e speculazioni sui mercati alimentari.
A destare particolare preoccupazione è la situazione nella Striscia di Gaza, dove – secondo i dati dell’IPC (Integrated Food Security Phase Classification) – l’intera popolazione è colpita da una carestia senza precedenti.
Oxfam denuncia un collasso umanitario legato all’assedio israeliano, definendolo apertamente un genocidio, e chiede alla comunità internazionale di intervenire con decisione.
“Siamo di fronte al crollo del patto morale tra Paesi ricchi e poveri”, dice Francesco Petrelli, policy advisor per la sicurezza alimentare di Oxfam Italia.
“Mentre i principali donatori internazionali, inclusi i Paesi del G7, pianificano un taglio del 28% agli aiuti entro il 2026 — con il World Food Program che perderà il 40% delle risorse già nel prossimo anno — circa 2,6 miliardi di persone non possono permettersi una dieta sana. Questo significa negare a un terzo dell’umanità la possibilità di un presente e un futuro dignitosi”.
Secondo Oxfam, per invertire la rotta è urgente ripristinare i fondi tagliati, contrastare le speculazioni sui mercati alimentari e rafforzare i sistemi agricoli locali nei Paesi a basso reddito, da cui dipende la sopravvivenza di milioni di persone.
Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia, lancia un nuovo appello per Gaza.
“L’assedio israeliano sta portando la Striscia alla fase finale di una catastrofe. I leader mondiali non possono più restare inerti. Serve un cessate il fuoco immediato e permanente, l’apertura completa all’ingresso degli aiuti e la liberazione di tutti gli ostaggi e detenuti illegali. È una questione di giustizia, ma anche una prova cruciale per l’umanità e l’ordine internazionale”.
In copertina
A Palestinian man returns to what remains of his home in northern Gaza during the ceasefire. Photo: Alef Multimedia Company/ Oxfam
Potrebbe interessarti anche:
- Come non curarsi in Afghanistan se sei una donna
- Afghanistan: Nutrire, formare e trasformare
- Neda: problemi di accoglienza per le madri
- Neda: lottare per libertà e istruzione
- Gaza: Bombardamenti su Deir al-Balah colpiscono zone ONU
- Afp: “I giornalisti di Gaza non ce la fanno più per la fame”
- Gaza: è “femmini-genocidio”
- Gaza, ucciso un operatore della Mezzaluna Rossa
- Netanyahu pronto a occupare tutta Gaza
- Sudan: costretti a mangiare mangime per animali
- Afghanistan: Donne rimpatriate e cancellate
- Israele uccide altri sei giornalisti
- Gaza: Israele bandisce le organizzazioni umanitarie
- Il video di Ben-Gvir che insulta Barghouthi
- Gaza: Israele priva i palestinesi dell’accesso all’acqua
- A Gaza Israele uccide le giornaliste
E se credi in un giornalismo indipendente, serio e che racconta il mondo recandosi sul posto, puoi darci una mano cliccando su Sostienici