La vera minaccia è l’assedio, non la GSF

Scritto da in data Settembre 30, 2025

Nelle fasi più delicate della missione, colpiscono le parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla Global Sumud Flotilla.

Secondo la premier italiana, la missione umanitaria sarebbe un pericolo per il “piano di pace” americano.

Meloni: forzare il blocco navale può far saltare la pace

“Con il piano di pace per il Medio Oriente proposto dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è finalmente aperta una speranza di accordo per porre fine alla guerra e alla sofferenza della popolazione civile palestinese e stabilizzare la regione” afferma Meloni in una nota da Palazzo Chigi.

“Questa speranza poggia su un equilibrio fragile, che in molti sarebbero felici di poter far saltare. Temo che un pretesto possa essere dato proprio dal tentativo della Flotilla di forzare il blocco navale israeliano” prosegue.

“Anche per questo ritengo che la Flotilla dovrebbe fermarsi ora e accettare una delle diverse proposte avanzate per la consegna, in sicurezza, degli aiuti”.

“Ogni altra scelta rischia di trasformarsi in un pretesto per impedire la pace, alimentare il conflitto e colpire così soprattutto quella popolazione di Gaza alla quale si dice di voler portare sollievo. È il tempo della serietà e della responsabilità” conclude la Presidente del Consiglio.

GSF: a rischio il diritto internazionale

Immediata la risposta dalla GSF, che sottolinea come Meloni consideri civili disarmati, attivisti nonviolenti e navi cariche di farina e medicinali una minaccia alla stabilità.

Un paradosso: “si chiama pace un progetto che condanna Gaza a restare prigione a cielo aperto, e si bollano come ‘nemici’ coloro che tentano di spezzare un assedio illegale”.

“Stanotte non è a rischio solo l’equipaggio della Flotilla, ma il diritto internazionale stesso, calpestato da un Governo che preferisce accodarsi ai diktat di una strategia neocoloniale” dicono ancora dalla GSF.

“Diversi Paesi hanno scelto di rispettare la legge; l’Italia, invece, certifica la propria noncuranza”.

A colpire gli attivisti è anche la mancanza, nel discorso di Meloni, di ogni riferimento alla legalità e allo Stato di Israele, artefice del genocidio in corso a Gaza.

“Non una calamità naturale, non una “guerra”, ma la responsabilità precisa di un potere che assedia, affama e bombarda una popolazione civile” si legge ancora nella nota della GSF.

La controrisposta di Meloni

Immediata la controrisposta sui social di Giorgia Meloni che ribadisce come “voler forzare un blocco navale significa rendersi – consapevolmente o meno – strumenti di chi vuole far saltare ogni possibilità di un cessate il fuoco”.

 

Foto di copertina: Foto di Ash Hayes – Unsplash

 

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