6 settembre 2019 – notiziario

Scritto da in data Settembre 6, 2019

Zimbabwe: Mugabe è morto / Sudafrica: tensioni razziali, la protesta dei capi di Stato al Wef / Sudan: presentato il nuovo governo/ Spagna: colloqui tra Podemos e Psoe, ma niente accordo / Romania: presidenziali di novembre, problemi per il voto all’estero / Germania: sentenza per il caso di pedofilia che ha travolto il Paese.

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.

(Photo: Al Jazeera su licenza CC)

Zimbabwe

È morto stanotte all’età di 95 anni Robert Mugabe, per 37 anni alla guida dle Paese. Aveva 95 anni ed è deceduto a Singapore, paese nel quale aveva trascorso lunghi soggiorni proprio per curarsi (o almeno, questa era la ragione ufficiale della sue assenze da Harare). Su Twitter, dove si moltiplicano i commenti alla notizia, ci si alterna tra soddisfazione e dispiacere. Per molti Mugabe resta, al pari di altri rivoluzionari africani degli anni Sessanta, il “padre della Patria”, il leone socialista, l’uomo contro il capitalismo e i poteri economici. Per altri invece Mugabe è povertà, inflazione, corruzione, nepotismo.


Emmerson Mnangagwa, l’attuale presidente del Paese che ne ha annunciato la morte, non ha ancora chiarito se gli saranno tributate esequie in patria.

Portogallo

In vista della scadenza dei termini fissati dall’Unione europea, anche il Portogallo accelera l’implementazione di norme che vietino l’uso della plastica. Questa settimana sono state pubblicato nel Diario de Republica due leggi precedentemente approvate in parlamento– la 77 e la 76– che vietano la prima il ricorso, nei punti vendita di pane, frutta e verdura, ai sacchetti di plastica ultra leggeri e alle contenitori in plastica, la seconda l’utilizzo di stoviglie in plastica monouso nelle attività del settore della ristorazione e del commercio al dettaglio. Le uniche eccezioni riguardano l’uso in un contesto clinico/ospedaliero con speciali indicazioni di emergenza  sociale e/o umanitaria. Le misure non entreranno in vigore subito, ma ci sarà un tempo graduale di adattamento diverso da settore a settore.

Germania

Nonostante l’aumento dei consensi in Sassonia e Brandeburgo. Alternative für Deutschland non rappresenta un problema per l’intera Germania, Lo sostiene un sondaggio realizzato per conto della televisione pubblica Ard. Secondo i dati di dimap infratest, La Cdu sarebbe il primo partito con il 27 per cento, seguito dai verdi con il 23 e infine da Alternative für Deutschland con il 15, in rialzo di un punto percentuale rispetto a maggio. Se per la Cdu può essere un buon risultato, non c’è altrettanta soddisfazione per l’operato della Große Koalition, l’alleanza di governo con l’Spd: solo un terzo dei tedeschi (33 per cento) è attualmente soddisfatto del lavoro svolto dal governo ma il 61 per cento desidera comunque che rimanga in carica fino al 2021, data di scadenza naturale della legislatura.

 

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