I titoli di oggi del Notiziario Orientale: Corea del Nord, il leader Kim ha ricevuto una lettera da Trump, mentre è sotto inchiesta delle Nazioni Unite la Mercedes Benz di Kim Jong Un usata a Pyongyang con Xi Jinping. Thailandia, si sono conclusi i lavori del summit ASEAN. La Cina non sarà il paese più popolato al mondo, e ancora, sale il bilancio dei morti in India per l’ondata di caldo.

Corea del Nord

Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha ricevuto un’altra lettera personale dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, hanno riferito domenica i media statali nordcoreani.
L’edizione di domenica del Rodong Sinmun, che funge da organo principale del Partito dei lavoratori della Corea apre in prima pagina con una foto del leader nordcoreano che legge la lettera. I media statali però non hanno elaborato il contenuto del messaggio o rivelato quando o come è stato consegnato.

È sotto inchiesta la Mercedes Benz usata da Kim Jong Un a Pyongyang per sfilare con il presidente cinese Xi Jinping per le strade della città: il veicolo infatti ora sembra essere sotto inchiesta dagli esperti delle Nazioni unite, perché ha violato le sanzioni internazionali che prevede il blocco di tutti i prodotti stranieri in arrivo a Pyongyang. Infatti i beni di lusso sono stati prima vietati con la risoluzione 1718 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite approvata nel 2006,  e le automobili di lusso sono state esplicitamente vietate dopo la risoluzione 2094 approvata nel marzo 2013.

Thailandia

Si sono conclusi oggi a Bangkok i lavori del 34esimo summit ASEAN, l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico, cui partecipano anche Australia, Cina, India Giappone, Corea del Sud e Nuova Zelanda. In questa edizione i leader dei paesi coinvolti si sono concentrati sulla guerra commerciale in atto tra Cina e Stati Uniti, sulle dispute nel Mar Cinese Meridionale, sulla persecuzione dei musulmani Rohingya da parte della Birmania e sull’inquinamento causato dalla plastica nei mari.

Cina

Sui social cinesi è virale la notizia che i poliziotti di Pechino, Shanghai e della regione nord occidentale dello Xinjiang controllino gli smartphone dei passeggeri della metro o dei cittadini che si recano al dipartimento di polizia e che installino un’app che consente l’accesso al sistema operativo dei telefonini.

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