Notiziario Orientale – 6 aprile 2019

Scritto da in data Aprile 6, 2019

FOTO: @pyongyangmarathon.com

I titoli di oggi 06 aprile 2019. Continua il dialogo tra Cina e Stati Uniti sulla guerra commerciale. A fine anno ci sarà il via al progetto dei taxi senza conducenti in Cina. E ancora parleremo dell’avvertimento di Duterte rivolto a Pechino, e delle dimissioni del ministro delle infrastrutture giapponese. Poi vi racconteremo del governo malese che non ratificherà lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale e, infine, della maratona internazionale di Pyongyang che inizia domani.

LE NOTIZIE DI OGGI

Si è concluso ieri il nono round di incontri ad alto livello tra Cina e Stati Uniti per trovare una soluzione alla lunga guerra commerciale, che coinvolge le economie dei due paesi da circa un anno. Non si è giunto a un accordo finale, ma ci sono stati sostanziali progressi. Il consigliere della Casa Bianca Larry Kudlow ieri però ha detto che i colloqui tra i negoziatori  continueranno la prossima settimana in videoconferenza.

Martedì 9 aprile i leader dell’Unione Europea e della Cina si incontreranno per un summit a Bruxelles. L’atteso vertice potrebbe concludersi senza un comunicato congiunto a causa di alcuni temi su cui ancora non c’è una visione comune.

La città cinese di Changsha, nel zona centrale del paese, si prepara ad accogliere in strada taxi automatizzati e senza conducente. Il progetto, che dovrebbe partire alla fine del 2019, nasce grazie alla cooperazione tra le autorità cittadine e il gigante del settore dell’intelligenza artificiale Baidu.


Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha avvertito Pechino che invierà le sue truppe in una “missione suicida” se la Cina continuerà a inviare le sue imbarcazioni vicino a un’isola occupata da Manila sull’atollo delle Spratly, nel Mar Cinese meridionale.

Il primo ministro della Malesia, Mahathir Mohamad, ieri ha affermato che il governo di Kuala Lumpur non ratificherà lo statuto di Roma della Corte Penale internazionale.

Ieri, il consiglio legislativo di Hong Kong ha approvato una mozione che consentirà alla popolazione di ricordare il cruente evento che è successo il 4 giugno 1989 nella più grande piazza di Pechino.

 

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