La città rock

Scritto da in data Febbraio 7, 2019

Mwanza è la seconda città più grande della Tanzania, con i suoi quattro milioni di abitanti, e cuore di una delle più importanti tribù – i Sakuma –: eppure a prima vista può deludere anche il più ottimista dei viaggiatori. È anonima, senza elementi che spiccano, pochi i turisti che partono da qui per i Safari, sebbene il Serengeti sia un vicino di casa. È spenta soprattutto nelle strade di un ipotetico centro vicino al mio hotel, che ha tutta l’aria di essere un luogo di lavoro e di affari.
Eleonora Viganò per Radio Bullets.

Le cose cambiano quando si raggiunge, come prima cosa segnata in ogni guida – e spesso considerata l’unica – la Bismarck Rock sul lago Victoria, magari poco dopo il sorgere del sole o al tramonto. Se ci si riposa nel parco, si possono osservare gli sposi in posa o i bambini che giocano insieme alle maestre, correndo avanti e indietro per prendersi o cantando in tondo.
A Mwanza ci si può sentire a casa, quando si imparano le strade meglio del proprio autista di boda boda e quando Josee, un fotografo di 27 anni, diventa un amico.

Si possono apprezzare piccoli gioielli come la biblioteca indiana gestita da “the teacher”; la vista panoramica con le rocce in equilibrio; il mercato accanto al porticciolo, mangiando pesce fritto e riso per colazione; la venditrice di collane al mercato Masai. Con un po’ di tempo in più e decidendo di restare, Mwanza potrebbe offrire ben oltre l’atteso.

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