Leonardo: tecnologia oltre il tempo
Scritto da Raffaella Quadri in data Dicembre 12, 2018
Nell’anno che celebra il cinquecentesimo anniversario della morte del genio toscano, la mostra milanese “Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo” regalerà ai visitatori altri dodici mesi di meraviglie ingegneristiche e di arte con alcune grandi novità di realtà virtuale, un incontro tra la tecnologia di oggi e quella di ieri.
Raffaella Quadri per Radio Bullets, musiche di Walter Sguazzin
Avere più di cinque secoli e non sentirli. È forse questo il grande successo delle idee di uno dei più geniali inventori e artisti di tutti i tempi: Leonardo da Vinci.
La tecnologia progettata, realizzata e a volte solo immaginata dal genio leonardesco non smette mai di stupire e lo fa persino oggi, a ben cinquecento anni di distanza. Riprova è il successo di Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo, la mostra milanese di cui è appena stata annunciata la proroga dell’apertura anche per i prossimi dodici mesi.
Le novità non mancheranno, perché il 2019 sarà un anno speciale: il 2 maggio prossimo, cadrà il cinquecentesimo anniversario della morte dell’ingegnere più famoso di tutti i tempi.
Un’occasione unica, per celebrare la quale gli organizzatori hanno pensato di rinnovare la mostra aggiungendo nuove esperienze e utilizzando la tecnologia di oggi per fare rivivere quella di ieri. Ad accompagnare il visitatore nel mondo di Leonardo sarà infatti la realtà virtuale (RV o VR, per l’inglese virtual reality), per altro già utilizzata all’interno della mostra.
La tecnologia si basa sulla ricostruzione computerizzata in 3D di ambientazioni e simulazioni interattive che, grazie a visori VR, permette di immergersi in uno spazio e in un tempo completamente ricostruiti o inventati.
Nel caso della mostra di Leonardo saranno due le nuove postazioni di realtà virtuale. Una vera e propria macchina del tempo che riporterà il visitatore indietro nei secoli, fino al Cinquecento.
Una delle due ricostruzioni riguarda un’opera che non è mia giunta sino a noi, la Battaglia di Anghiari, una pittura murale realizzata da Leonardo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze – dove sarà presentata il 29 aprile. L’opera andò perduta, ma il Centro studi Leonardo3 ne ha ricostruito le fasi realizzative, rifacendosi ai disegni di Leonardo e alle copie degli artisti contemporanei, sino a immaginare come avrebbe dovuto essere e ipotizzando come l’avrebbe realizzata l’artista se l’avesse terminata. Sarà possibile vivere l’esperienza immersiva grazie al ricorso a un visore VR Oculus di ultima generazione, che permetterà di esplorare l’ambiente circostante e interagire con elementi virtuali manipolabili.
La tecnica riprende quella già utilizzata dai curatori per l’Ultima Cena – realizzata nel 2015 e divenuta subito una delle attrazioni della mostra – alla quale è dedicata un’intera sala in cui è proposto un restauro digitale riprodotto su muro, con i dettagli dell’opera e della sua realizzazione. Già per questa installazione era stato previsto l’uso del visore VR, indossando il quale è possibile rivivere l’ambiente del refettorio di Santa Maria delle Grazie così come doveva apparire al tempo di Leonardo, oltre a schermi touchscreen che permettono al visitatore di interagire con l’opera e scoprire così tutti i dettagli sulla sua storia.
Questa stessa tecnologia, quindi, è stata utilizzata per la Battaglia di Anghiari.
La seconda postazione invece riguarda la Barca a pale, il cui disegno ci è giunto sulle pagine del Codice Atlantico. Si tratta di una macchina nautica biposto progettata con un meccanismo di funzionamento a pedali. In questo caso è stato realizzato un modello della barca in dimensioni reali – già disponibile in mostra – sul quale i visitatori possono salire e, grazie sempre al visore per la realtà virtuale, dare vita al progetto di Leonardo navigando lungo i Navigli.
Oltre alle interazioni virtuali, si potranno ammirare anche le ricostruzioni delle altre macchine di Leonardo a cui si aggiungono due modelli, sempre tra le novità per il 2019. Si tratta della riproduzione funzionante dell’Organo Positivo Continuo – tratto dal Codice Madrid – e del modello della Macchina volante CA176 – tratta dal foglio 176r del Codice Atlantico –, anche in questo caso una postazione interattiva permetterà al pubblico di mettere in azione le articolazioni progettate da Leonardo per fare muovere le ali.
Queste e altre novità saranno svelate nel corso dei prossimi dodici mesi e andranno ad arricchire la mostra ormai composta da oltre duecento macchine interattive in 3D e da ricostruzioni fisiche funzionanti studiate e accuratamente riprodotte dal Centro studi Leonardo3 (L3).
La mostra sarà visitabile fino al 31 dicembre 2019, presso Le Sale del Re, in Piazza della Scala a Milano.