Quali sono i paesi peggiori in cui vivere nel 2025?
Scritto da Radio Bullets in data Agosto 13, 2025
L’Indice di Sviluppo Umano (HDI), il Global Peace Index e l’Indice di Miseria Economica sono alcuni degli indicatori globali che mostrano quali sono i paesi peggiori in cui vivere nel 2025.
Queste classifiche tengono conto anche della qualità dei servizi pubblici, dell’instabilità politica, della corruzione e della povertà estrema.
Ad esempio, il PIL del Sud Sudan sta calando di oltre il 4%, mentre l’inflazione in Argentina supera il 200%, un livello record.
La Repubblica Centrafricana, costantemente agli ultimi posti dell’HDI, ha un sistema sanitario al collasso ed è ancora nel pieno di una guerra civile.
Come disse George Orwell: “In tempi di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”. Queste classifiche mostrano alcune verità scomode sulle disuguaglianze nel mondo.
Elenco dei Paesi peggiori in cui vivere nel 2025 secondo il ranking HDI
Secondo i dati dell’ONU sull’HDI e i rapporti del World Population Review, le seguenti classifiche mostrano che i Paesi africani e quelli colpiti da conflitti continueranno a occupare le ultime posizioni nella lista dei peggiori Paesi del mondo nel 2025.
Top 25 Paesi con la più bassa qualità della vita nel 2025
https://twitter.com/Globalstats11/status/1941492698122449059
Perché questi Paesi sono i peggiori al mondo?
I Paesi elencati tra i peggiori in cui vivere nel 2025 affrontano una combinazione di crisi radicate che colpiscono gravemente la vita quotidiana.
Il fattore più rilevante è la miseria economica, che rende quasi impossibile alle persone soddisfare i bisogni primari a causa di un’inflazione altissima, disoccupazione diffusa e una crescita del PIL stagnante o negativa. In molti di questi Paesi, l’economia è in frantumi o ostaggio dell’instabilità, mantenendo milioni di persone in povertà.
Oltre ai problemi economici, ci sono gravi fallimenti nello sviluppo umano. Questi Paesi registrano alcuni dei punteggi più bassi al mondo nell’Indice di Sviluppo Umano perché l’accesso a sanità, istruzione e acqua potabile è insufficiente. L’aspettativa di vita è bassa, i tassi di alfabetizzazione non crescono e intere generazioni non hanno reali possibilità di migliorare le proprie condizioni.
Conflitto e paura sono altre cause decisive. I civili vivono costantemente in pericolo a causa di guerre civili, violenze insurrezionali, scontri etnici e assenza di forze dell’ordine efficaci.
Molti devono affrontare sfollamenti forzati, posti di blocco armati e la minaccia di violenze sia da parte dello Stato che di gruppi armati non governativi.
Infine, questi Paesi non riescono a migliorare a causa della corruzione diffusa e della cattiva governance. Dove la cleptocrazia è la norma, le élite politiche depredano le ricchezze nazionali e i servizi pubblici sono sottofinanziati o inesistenti.
Foto di cop di Jonathan Kho su Unsplash
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