10 settembre 2025 – Notiziario Mondo
Scritto da Stefania Cingia in data Settembre 10, 2025
ASCOLTA IL PODCAST
- Israele: attacco a Doha in Qatar per colpire i leader di alto livello di Hamas
- Gaza: un elenco di morte, nuovi civili uccisi. Gli attacchi non si fermano
- Cisgiordania e Palestina: le forze israeliane hanno sparato nel campo profughi di Jenin
- Global Sumud Flotilla: secondo giorno, secondo attacco, colpita la nave Alma
- Ucraina: attacco russo a Yarova nella regione di Donetsk, uccise 24 persone in coda per ricevere la pensione. La Germania annuncia di investire 300 milioni di euro in droni a lungo raggio
- Londra: un nuovo murales dell’artista Bansky sul muro dell’Alta Corte che raffigura un giudice mentre prende a martellate un manifestante a terra
Questo – e non solo – nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Stefania Cingia.
Attacco israeliano a Hamas a Doha
Le forze israeliane hanno lanciato ieri un attacco a Doha, in Qatar, prendendo di mira leader di alto livello di Hamas.
I media locali hanno riferito di sei potenti esplosioni simultanee e di colonne di fumo sulla capitale.
Una fonte senior di Hamas ha detto ad Al Jazeera Arabic che la delegazione è sopravvissuta all’attacco, mentre il Qatar ha condannato l’azione.
Secondo Al-Arabiya, un funzionario israeliano ha dichiarato che Israele aveva informato in anticipo gli Stati Uniti, i quali avrebbero dato il loro “pieno sostegno” all’operazione.
L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno pubblicato una dichiarazione confermando di aver “condotto un attacco mirato contro la leadership senior di Hamas”.
L’ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha scritto su X: “L’azione di oggi contro i capi terroristi di Hamas è stata un’operazione interamente indipendente di Israele. Israele l’ha iniziata, Israele l’ha condotta, Israele se ne assume la piena responsabilità.”
Prima dell’attacco a Doha, il dirigente di Hamas Basem Naim aveva definito la proposta di Trump per Gaza un “documento di resa umiliante” e una spinta verso “una pace vergognosa o una guerra continua”.
Ha detto che il piano USA impone ad Hamas di consegnare tutti i prigionieri già dal primo giorno, lega il ritiro israeliano a un governo approvato da Israele, mira a disarmare la resistenza e ignora completamente la ricostruzione di Gaza.
Naim ha sottolineato che Hamas cerca un accordo per porre fine alla guerra e “fermare il genocidio” e ha aggiunto che “la leadership di Hamas non ha un imperatore come Hirohito in Giappone”.
Channel 12 ha riferito che lunedì il ministro israeliano degli Affari Strategici Ron Dermer aveva incontrato l’inviato USA per il Medio Oriente Steve Witkoff e Jared Kushner, genero di Trump, per discutere della proposta americana su un accordo per i prigionieri e la fine del genocidio a Gaza, oltre al piano statunitense per il “giorno dopo” nella Striscia.
Israele ha inoltre lanciato ieri una serie di raid aerei in Siria, colpendo una base vicino a Homs e obiettivi nei pressi di Latakia e Palmira.
Gruppi di monitoraggio riferiscono che Israele ha condotto oltre 97 operazioni nel 2025, segnando un’escalation significativa.
Il ministero degli Esteri siriano ha condannato i raid come violazioni della sovranità e della stabilità regionale, mentre i bilanci delle vittime e dei danni restano incerti.
Un’altra ondata di raid israeliani nella Valle della Beqaa, in Libano, ha ucciso almeno cinque persone e ne ha ferite altre cinque, secondo il ministero della Sanità libanese.
E ora andiamo a Gaza, almeno 35 palestinesi sono stati uccisi dall’alba nella Striscia, secondo Al Jazeera.
Il ministero della Sanità di Gaza riferisce di almeno 82 morti e 223 feriti nelle ultime 24 ore.
Quattordici palestinesi sono stati uccisi e 37 feriti mentre cercavano aiuti. Il bilancio totale registrato dal 7 ottobre 2023 è ora di 64.605 morti e 163.319 feriti.
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri sei decessi per fame e malnutrizione, portando il totale dall’inizio della guerra a 399, tra cui 140 bambini.
Israele ha emesso un ordine ufficiale a tutti i palestinesi di Gaza City di abbandonare forzatamente ogni quartiere e dirigersi verso la cosiddetta “zona umanitaria” di Al-Mawasi, a sud.
I civili sono stati invitati a utilizzare la strada costiera Al-Rashid, con l’esercito che ha avvertito: “Rimanere nell’area è estremamente pericoloso.”
Molti rifiutano di andarsene. L’Ufficio Media del Governo di Gaza ha dichiarato che oltre 1,3 milioni di persone rimangono a Gaza City e nelle aree a nord della città mentre l’esercito israeliano “tenta di compiere il crimine di trasferimento forzato in violazione di tutte le leggi internazionali.”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è vantato di aver distrutto 50 grattacieli a Gaza e ha avvertito i palestinesi di Gaza City di “andarsene.”
In un reportage straziante, Abdel Qader Sabbah e Rasha Abou Jalal hanno raccolto le voci di residenti costretti ancora una volta allo sfollamento dai devastanti raid israeliani su Gaza City, con i loro beni distrutti.
“La tenda in cui vivevamo costava 200 shekel (60 dollari), e oggi il prezzo è salito a 4.000 shekel (1.200 dollari), una cifra che la maggior parte delle famiglie non può permettersi”.
Un’unità della resistenza palestinese ha lanciato un’incursione mortale contro un accampamento dell’esercito israeliano vicino a Kafr Jabalia, a nord di Gaza City, uccidendo quattro soldati della 52ª Battaglione della 401ª Brigata corazzata. I combattenti hanno preso di mira un carro armato, sparando al comandante e lanciando un ordigno all’interno, uccidendo l’intero equipaggio.
Nel programma Breaking Points, la conduttrice Krystal Ball ha incalzato il portavoce della Gaza Humanitarian Foundation, Chapin Fay, chiedendo se l’organizzazione non porti responsabilità per i massacri quotidiani davanti ai suoi centri, mentre Ryan Grim ha contestato l’affermazione di Fay secondo cui 1.100 camion ONU in un mese proverebbero che Israele non sta bloccando gli aiuti; i palestinesi hanno bisogno di 600 camion al giorno per scongiurare la carestia.
Dal 27 maggio, quando la Fondazione ha iniziato le operazioni, Israele ha ucciso almeno 2.430 palestinesi e ferito quasi 18.000 persone che cercavano aiuti.
Cisgiordania e Gerusalemme
Ieri le forze israeliane hanno sparato e ucciso due quattordicenni e ferito altre quattro persone nel campo profughi di Jenin, secondo il ministero della Sanità palestinese.
L’attacco è arrivato poche ore dopo che Netanyahu aveva promesso di colpire i “nidi di terroristi” in Cisgiordania in rappresaglia per un attentato a una fermata dell’autobus a Gerusalemme avvenuto in giornata e che ha causato sei morti.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato la demolizione di tutti gli edifici senza permessi nei villaggi di provenienza degli attentatori e il ritiro dei permessi di lavoro a centinaia di palestinesi: “Questa mattina ho ordinato l’imposizione di sanzioni civili ai parenti e ai residenti dei villaggi dei terroristi che hanno compiuto l’attacco omicida a Gerusalemme la scorsa notte, di demolire ogni struttura illegale nei villaggi e di revocare 750 permessi di lavoro e di ingresso in Israele,” ha scritto Katz su X.
Hamas ha elogiato la “eroica operazione di Ramot” a Gerusalemme occupata—che ha ucciso sette israeliani e ferito 17—come “una risposta naturale” al genocidio in corso a Gaza e ai crimini commessi a Gerusalemme e in Cisgiordania.
Il dirigente Mahmoud Mardawi l’ha definita “un atto di autodifesa di fronte allo sterminio a Gaza.” In un comunicato, Hamas ha detto che i piani di Israele di distruggere Gaza City e profanare Al-Aqsa “non passeranno senza punizione,” invitando i palestinesi in Cisgiordania a intensificare il confronto con l’occupazione e i coloni.
E ora veniamo a noi, mi trovo a Catania in attesa di partire con la global sumud flotilla dalla Sicilia, quando due notti fa, la nave principale della flottiglia, Family, è stata scossa da un’esplosione sul ponte di prua nella notte, mentre era ormeggiata a Tunisi.
La Global Sumud Flotilla ha dichiarato ieri sera di sospettare che un UAV abbia sganciato un ordigno incendiario sull’imbarcazione, causando incendio rapidamente domato dall’equipaggio.
L’equipaggio e i partecipanti alla Flotilla stanno bene e sono illesi.
La guardia nazionale tunisina ha definito “infondate” le segnalazioni di un attacco con drone, sostenendo che l’incendio sia stato causato da un mozzicone di sigaretta o da un accendino.
Per Immagini diffuse dalla GSF mostrano un oggetto luminoso cadere sul ponte della Family Madeira ed esplodere.
Tutti passeggeri ed equipaggio sono stati evacuati in sicurezza, e la Global Sumud Flotilla ha promesso che l’attacco non fermerà la sua missione di rompere l’assedio su Gaza.
Secondo attacco alla Global Sumud Flotilla al largo della costa tunisina
Una seconda imbarcazione della Global Sumud Flotilla è stata colpita da un presunto drone. “Seconda notte, secondo attacco con un drone”, ha detto all’AFP Melanie Schweizer, una delle sue coordinatrici.
L’Alma, battente bandiera britannica, era ormeggiata in acque tunisine martedì, quando è stata “attaccata” e ha “subito danni da incendio sul ponte superiore”, ha dichiarato la Global Sumud Flotilla in un comunicato, aggiungendo che nessuno è rimasto ferito. Il video postato sull’account ufficiale della Global Sumud Flotilla, identico a quello condiviso anche da Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, mostra un attacco dall’alto che colpisce la poppa dell’imbarcazione. “Le prove video suggeriscono che un drone, privo di luce e quindi non visibile, abbia sganciato un dispositivo che ha incendiato il ponte della nave Alma”, ha scritto Albanese sui social media.
Con l’obiettivo di rompere il blocco israeliano su Gaza, la Flotilla avrebbe dovuto riprendere il suo viaggio oggi, dopo essere stata ritardata più volte dalle condizioni meteorologiche e da altri problemi.
Lunedì anche l’imbarcazione Family era stata colpita allo stesso modo, ma le autorità tunisine hanno affermato che “non è stato rilevato alcun drone”.
Attacco russo in Ucraina e Germania pronta a investire
A Yarova, a circa 8 chilometri dalla linea del fronte nella regione del Donetsk, ieri un attacco russo ha ucciso 24 persone in attesa di ricevere il pagamento delle pensioni.
Ukrposhta, il servizio postale statale ucraino, stava consegnando le pensioni con un furgone al momento dell’attacco. Ukrposhta ha affermato di stare collaborando con le autorità per trasferire la distribuzione di pensioni e pacchi nelle aree in prima linea in luoghi più sicuri, al fine di proteggere le persone dagli attacchi russi mirati.
“Un attacco aereo russo brutalmente selvaggio con una bomba aerea sull’insediamento rurale di Yarova, nella regione di Donetsk. Direttamente sulle persone. Civili comuni. Proprio nel momento in cui venivano erogate le pensioni”, ha scritto Zelensky online.
Il Ministero dell’Interno ucraino ha dichiarato che 24 persone sono state uccise, mentre l’esercito ha affermato che Mosca ha sganciato una bomba planante, ovvero dotata di ali che le consente di volare per decine di chilometri. Mosca ha rivendicato l’appartenenza della regione industriale alla Russia, pur non avendone il pieno controllo. Le bombe plananti fanno parte di un arsenale sviluppato dalla Russia per colpire più in profondità nel territorio ucraino e allungare la linea del fronte.
Zelenskyj ha esortato gli alleati dell’Ucraina a rispondere all’attacco. “È necessaria una risposta dagli Stati Uniti”, ha dichiarato il presidente ucraino. “È necessaria una risposta dall’Europa. È necessaria una risposta dal G20”, ha affermato.
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato che gli Stati Uniti sono disposti ad adottare “misure forti contro la Russia” in merito all’Ucraina, ma ha aggiunto che “i nostri partner europei devono unirsi pienamente a noi per avere successo”.
La Germania ha annunciato un importante passo avanti nel rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina investendo 300 milioni di euro nella produzione di droni a lungo raggio. Il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha sottolineato che i contratti saranno firmati direttamente con le aziende ucraine. Questa struttura apre le porte ad altri partner internazionali che possono aderire al programma e contribuire al finanziamento. “Invitiamo tutti i nostri partner a partecipare”, ha dichiarato Pistorius.
Non ci sono stati commenti immediati da parte di Mosca o del Cremlino sull’attacco.
L’attacco arriva pochi giorni dopo che un missile russo si è schiantato contro il quartier generale del governo ucraino nel centro di Kiev, il primo colpo subito dal complesso durante la guerra.
Un nuovo murales di Bansky a Londra
L’artista di strada britannico Banksy ha dipinto un murale presso l’Alta Corte di Londra raffigurante un giudice che picchia un manifestante, probabilmente in reazione all’arresto sabato scorso di centinaia di dimostranti che sostenevano il gruppo dichiarato fuorilegge Palestine Action.
L’artista, la cui identità non è mai stata confermata, ha pubblicato lunedì (8 settembre) le foto dell’opera sulla sua pagina Instagram. Il murale raffigura un giudice con la parrucca mentre colpisce con un martelletto un manifestante a terra che regge un cartello macchiato di sangue. L’artista in passato ha realizzato opere a sostegno delle cause palestinesi, tra cui murales sulla barriera di separazione della Cisgiordania, concentrati intorno a Betlemme.
L’opera comparsa sui muri dell’Alta Corte è presumibilmente collegata alla manifestazione di sabato scorso a Londra: la polizia ha arrestato 890 persone che manifestavano in appoggio al gruppo Palestine Action. Questo ha fatto seguito a centinaia di altri arresti di sostenitori del gruppo nelle ultime settimane.
A luglio la Gran Bretagna ha dichiarato Palestine Action come organizzazione terroristica, rendendo un reato appartenere o sostenere il gruppo.
Al via il nuovo governo in Senegal
Sabato sera, 6 settembre, il presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye, in carica da aprile 2024, ha formato un nuovo governo, dopo le dimissioni dei ministri della Giustizia e dell’Interno e la nomina di un nuovo ministro degli Esteri.
Sonko è stato riconfermato nel suo incarico di Primo Ministro. Il diplomatico Cheikh Niang, ex ambasciatore presso le Nazioni Unite, New York e diversi altri paesi, è il nuovo ministro degli Esteri. Sostituisce Yassine Fall. Il nuovo ministro degli Interni è Mouhamadou Bamba Cissé, avvocato del primo ministro Ousmane Sonko.
Le donne guidano il Ministero della Giustizia, con Yassine Fall; il Ministero della famiglia, dell’azione sociale e della solidarietà con Maimouna Dieye; il Ministero della pesca e dell’economia marittima con Fatou Diouf; il Ministero della gioventù e dello sport con Khady Diène Gaye.
“Questo non sarà un governo di rilassamento, ma un governo di impegno e lotta. Saremo intransigenti e molto esigenti. Dovremo lavorare ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette, data la situazione che abbiamo ereditato”, ha dichiarato Sonko, riferendosi al passato dell’amministrazione dell’ex presidente Macky Sall, in carica dal 2012 al 2024. Ha spiegato il cambiamento nel sistema giudiziario come il desiderio del dipartimento di “riconciliarsi con il popolo senegalese e riconquistarne la fiducia”.
Il Primo Ministro e alcuni settori del partito al governo hanno recentemente criticato la lentezza delle indagini giudiziarie sulle violenze che hanno causato decine di morti tra il 2021 e il 2024.
Il nuovo governo viene insediato in un momento in cui il Senegal si trova ad affrontare una situazione economica difficile, caratterizzata da un deficit di bilancio del 14% e da un debito pubblico insoluto pari al 119% del PIL. Il tasso di disoccupazione è stimato al 20%, mentre la povertà raggiunge il 35,7% della popolazione, secondo i dati ufficiali.
Il primo ministro Ousmane Sonko sarà in Italia sabato 13 settembre all’Opiquad Arena a Monza, dove incontrerà le persone senegalesi della diaspora e presenterà il Piano di ripresa economica e sociale, condiviso a inizio agosto, destinato a essere finanziato al “90%” da risorse interne per “rafforzare” la sovranità del Paese, attualmente in fase di negoziazione con il Fondo Monetario Internazionale per un nuovo sostegno finanziario. Sonko, accompagnato da una numerosa delegazione, è arrivato domenica 7 settembre ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, per una visita ufficiale che durerà fino al 12 settembre 2025.
Brasile: Bolsonaro più vicino alla condanna
Martedì, due giudici della Corte Suprema brasiliana hanno votato per condannare l’ex presidente Jair Bolsonaro per aver guidato un’associazione a delinquere volta a ribaltare le elezioni del 2022.
Il collegio di cinque giudici è ora a un voto di distanza da una maggioranza che condanni Bolsonaro per aver orchestrato un tentato colpo di Stato per rimanere al potere dopo la sua sconfitta elettorale del 2022 contro il presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva.
Le accuse derivano da un’indagine della polizia federale che ha portato alla luce il presunto complotto, inclusi i piani per avvelenare Lula e il suo candidato alla corsa alla presidenza.
Bolsonaro è accusato di aver preso parte a un’organizzazione criminale armata, di aver tentato di abolire la democrazia con la violenza, di aver organizzato un colpo di Stato e di aver danneggiato proprietà governative e beni culturali protetti.
I suoi avvocati hanno sostenuto la sua innocenza su tutti i capi d’accusa. Se condannato, Bolsonaro rischia una pena massima potenziale di 40 anni.
Anche in caso di condanna, Bolsonaro potrebbe evitare l’intera pena. Già escluso dalla carica fino al 2030, i suoi sostenitori sperano che un futuro presidente possa concedergli la grazia.
Cuba: in Vietnam raccolti finora 16 milioni di dollari per sostenere il popolo cubano
La Croce Rossa vietnamita ha annunciato che, fino a lunedì, la sua campagna di raccolta fondi dal tema “65 anni di Vietnam – Solidarietà con Cuba” aveva mobilitato 421,5 miliardi di dong vietnamiti (quasi 16 milioni di dollari) in donazioni, superando di 6,4 volte l’obiettivo iniziale.
Il programma, della durata di 65 giorni, dal 13 agosto al 16 ottobre, mirava originariamente a raccogliere almeno 65 miliardi di VNĐ per aiutare il popolo cubano a superare le attuali difficoltà.
Il programma è stato incluso nella dichiarazione congiunta rilasciata durante la recente visita in Vietnam da Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente di Cuba, giunto anche per partecipare alle celebrazioni dell’80° Giorno Nazionale del Vietnam e del 65° anniversario delle relazioni diplomatiche bilaterali.
Diverse organizzazioni hanno lanciato attività creative, tra cui un concorso di composizione di canzoni sull’amicizia tra Vietnam e Cuba. Sui social network, i gruppi hanno ideato iniziative uniche per raccogliere fondi, mentre individui e comunità in tutto il Paese hanno donato con entusiasmo.
Questa è la prima volta che una campagna internazionale di raccolta fondi della Croce Rossa vietnamita ha raccolto milioni di donazioni e centinaia di miliardi di dong vietnamiti in così poco tempo. L’organizzazione continuerà a garantire la trasparenza nella ricezione, gestione e utilizzo dei fondi, con aggiornamenti regolari sulle sue piattaforme di comunicazione.
Nepal: dimissioni del primo ministro dopo le manifestazioni
Secondo giorno di disordini a Kathmandu e in altre città del Nepal a causa delle manifestazioni iniziate contro il blocco di 26 piattaforme social, diventate poi proteste diffuse contro la corruzione del governo in carica. Le manifestazioni sono state descritte come una protesta della “Generazione Z”, generalmente riferita alle persone nate tra il 1995 e il 2010.
L’agitazione è stata innescata dal divieto imposto dal governo nepalese su 26 piattaforme di social media, ma si è evoluta in una protesta più ampia contro presunte forme di corruzione e malgoverno. Lunedì i manifestanti si sono scontrati con le forze di sicurezza, causando la morte di 19 persone. Circa 400 manifestanti sono rimasti feriti negli scontri.
L’esercito nepalese ha assunto il controllo delle operazioni di sicurezza nel Paese a partire dalle 22:00 di ieri sera, mentre i violenti disordini continuano per il secondo giorno a Kathmandu e in altre città. Il Primo Ministro Oli si è dimesso.
Sotto la pressione dell’opinione pubblica, il governo ha revocato il divieto sui social media lunedì sera.
Il Primo Ministro indiano Narendra Modi si è dichiarato “angosciato” per la perdita di vite umane nel Paese vicino durante le violente manifestazioni.
Il Ministero degli Affari Esteri di Singapore ha consigliato ai propri cittadini di rinviare i viaggi non essenziali in Nepal a seguito delle diffuse proteste.
La Corea del Nord festeggia i 77 anni dalla sua fondazione
La Corea del Nord celebra il 77° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Democratica di Corea con danze tradizionali, cerimonie e fuochi d’artificio.
Kim Jong Un ha pronunciato un discorso nel quale ha esortato tutti ad “avanzare dinamicamente lungo la strada del socialismo, tenendo alta la bandiera del socialismo e plasmando un roseto e un futuro più felice con una lotta instancabile e sforzi intraprendenti, come si addice ai coreani, per la gloria immortale della Corea e affinché le nuove generazioni possano vivere una vita dignitosa e felice per sempre in un paese potente e prospero”.
Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato messaggi di congratulazioni a Kim Jong Un, ribadendo la cooperazione strategica tra i due Paesi. Diversi gli omaggi floreali provenienti da diverse persone, tra cui i direttori di importanti compagnie e aziende russe, il presidente della Mongolia Ukhnma Khurelsukh e il presidente della Nigeria Bola Ahmed Adekunle Tinubu.
L’ente filippino per l’assistenza all’infanzia mette in guardia dai falsi post sui “bambini abbandonati”
Vecchie foto che mostrano il ritrovamento di un bambino abbandonato nelle Filippine sono riemerse in post che le presentano erroneamente come raffiguranti un altro bambino abbandonato ritrovato di recente: una tendenza dei social media che, secondo l’Autorità Nazionale per l’Assistenza all’Infanzia del Paese, sfrutta la vulnerabilità di un bambino per “guadagnare popolarità sui social”. Le foto e immagini simili erano già circolate in post e notiziari a partire dall’ottobre 2020.
“Guardate!! Un neonato avvolto in un panno bianco è stato trovato appeso a un albero lungo la strada nel villaggio di Taglatawan, nella città di Bayugan, Agusan del Sur, venerdì mattina”, si legge nella didascalia di un collage condiviso su Facebook il 24 agosto 2025.
Il collage, che è stato condiviso più di 10.000 volte, mostra presumibilmente il bambino abbandonato e le immagini del luogo in cui è stato ritrovato. Le foto sono circolate anche su Facebook, Threads e TikTok.
L’Autorità Nazionale per l’Assistenza all’Infanzia (NACC) delle Filippine si è espressa contro questa tendenza sui social media, definendola “umiliante per un bambino, immorale e un chiaro atto di abuso e sfruttamento”.
La NACC, che sovrintende all’adozione e all’affidamento nel Paese, ha esortato il pubblico a non diffondere informazioni non verificate che potrebbero causare panico e confusione inutili nella comunità.
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