11 dicembre 2024 – Notiziario Mondo

Scritto da in data Dicembre 11, 2024

  • Siria: Mazen al-Hamada, noto attivista siriano trovato morto nella terribile prigione di Sednaya.
  • Israele: Netanyahu va in tribunale.
  • Kenya: gas lacrimogeni della polizia alle manifestanti contro il femminicidio.
  • Iran: Amnesty condanna la legge iraniana sul velo.
  • Cina: Gli uiguri rinnovano le richieste di giustizia nel Giorno del riconoscimento del genocidio

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

Siria

E’ calato un dolore irrefrenabile alla scoperta  oggi della morte di un noto attivista Mazen al-Hamada, torturato sotto il governo di Bashar al-Assad, è stato oggi trovato morto nella famigerata prigione di Sednaya, tristemente nota come ‘mattatoio umano’.

Lo riferisce Middle East Eye, sottolineando che il corpo di al Hamada è stato trovato con segni visibili di tortura e ripercorrendo la sua odissea iniziata durante i primi anni della rivolta siriana, nel 2011 e nel 2012, quando venne arrestato più volte.

Dopo il suo rilascio nel 2014, Hamada ha ottenuto l’asilo politico nei Paesi Bassi e decise di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle violazioni dei diritti del governo e sulle brutali tattiche utilizzate nelle prigioni del regime di Bashar al Assad.

Per anni ha viaggiato attraverso l’Europa e gli Stati Uniti, raccontando gli orrori a cui ha assistito e che aveva sopportato.

Ha descritto gli abusi sessuali, stupri e scosse elettriche che ha dovuto subire, e come nelle prigioni venne appeso al soffitto con catene che gli hanno lasciato solchi nei polsi.

E ancora, di essere stato picchiato e torturato dalle guardie che gli hanno rotto le costole saltandogli addosso e bruciato la pelle con mozziconi di sigaretta.

Il Guardian lo descrive con gli occhi infossati e il volto tormentato e ricorda le sue lacrime mentre descriveva la profondità degli orrori che aveva vissuto, che lo hanno reso un simbolo dei crimini commessi dal regime di Assad contro coloro che si erano espressi contro di lui.

Nel 2020 era tornato in Siria, per motivi sconosciuti, affermando aver avuto garanzie che non era nella lista dei ricercati del governo, ma venne in realtà arrestato e non si erano avute più sue notizie, era tra le tante persone formalmente scomparse, fino ad oggi.

“La foto del suo corpo torturato è sufficiente a scatenare mille rivoluzioni. Rimarrà per sempre uno degli eroi più coraggiosi della Siria”, ha scritto un utente su X, come riporta Mee.

“Mazen, ti abbiamo deluso tutti. Mazen, mi dispiace tanto, mi dispiace tanto che questo mondo sia così sporco. Mi dispiace che i tuoi occhi non abbiano mai smesso di lacrimare per tutti questi anni”, ha scritto Celine Kasem, un’attivista siriana, su X.

E ancora: “Sebbene la voce di Mazen al-Hamada sia stata messa a tacere, egli è ancora oggi testimone della brutalità del regime. I suoi occhi sottolineano ogni parola che ha detto”, ha scritto ancora un altro utente.

Il leader di HTS ha promesso di perseguire i funzionari responsabili di torture e crimini di guerra durante il violento regime di Assad.

La prigione di Sednaya, appena fuori Damasco, è diventata il simbolo della brutalità inflitta dai suoi esecutori.

Quando il governo siriano è crollato, le famiglie dei detenuti si sono precipitate lì nella speranza di riunirsi ai propri cari. Ma mentre i soccorritori concludono le loro ricerche, molte famiglie restano nel limbo.

Intanto, video shock provenienti da varie città siriane mostrano esecuzioni sommarie condotte da non meglio precisati uomini armati contro presunti autori di massacri di civili compiuti per conto del deposto regime di Bashar al Assad.

I video sono stati girati ieri a Idlib, nella zona di Hama e in quella di Damasco.

Mostrano fucilazioni di uomini in ginocchio, spari alla tempia, raffiche di mitra contro corpi a terra. Un filmato mostra i corpi di tre uomini senza vita trascinati da un’auto per le strade di Idlib mentre la folla inferocita prende a calci i corpi straziati.

E’ stata profanata la tomba-mausoleo dell’ex presidente siriano Hafez al Assad, fondatore del regime dissoltosi domenica scorsa dopo 54 anni e padre del raìs ora in esilio a Mosca Bashar al Assad, rimasto al potere per un quarto di secolo.

Miliziani anti-governativi sono giunti nella cittadina natale degli Assad, Qurdaha, sulle montagne a est di Latakia.

“Scioglieremo i servizi di sicurezza e aboliremo la legge anti-terrorismo”, ha detto il premier incaricato siriano Muhammad Bashir in riferimento alle agenzie di controllo del regime incarnato per 54 anni dalla famiglia Assad, indicate come responsabili della sistematica violazione dei diritti umani.

La “legge anti-terrorismo” aveva nel 2012 sostituito le leggi marziali imposte sin dagli anni ’60, e serviva per giustificare l’esistenza di tribunali speciali per l’arresto di oppositori e dissidenti.

Si stima che dal 2012 a oggi più di 150mila persone siano finite in carcere in Siria per reati di opinione.

I combattenti siriani che hanno rovesciato il presidente Bashar al-Assad hanno nominato Mohammed al-Bashir primo ministro ad interim del Paese.

Al-Bashir, che ha guidato il governo de facto guidato da Hayat Tahrir al-Sham nella provincia di Idlib, guiderà un governo siriano di transizione fino al 1° marzo 2025, ha affermato martedì in una dichiarazione televisiva.

La nomina arriva dopo l’incontro tra al-Bashir e i membri del governo di al-Assad .

L’OCHA afferma che la situazione umanitaria resta instabile in tutta la Siria e si segnalano continui sfollati.

Ci sono anche segnalazioni di ritorni da parte di persone fuggite dalle ostilità nelle ultime due settimane, anche nel nord-ovest, dove la situazione è relativamente calma. Tutti gli 11 centri di accoglienza che erano stati aperti a Idleb per ospitare le famiglie appena sfollate erano vuoti fino a ieri.

Nella Siria nord-orientale, i partner umanitari affermano che le persone continuano ad arrivare. Ad oggi, le autorità segnalano che 100.000 persone sono state sfollate a causa dei combattimenti a Tal Rifaat e in altre parti del governatorato di Aleppo.

L’ONU continua a ricevere segnalazioni di saccheggi di magazzini di aiuti, compresi quelli delle agenzie ONU e della Mezzaluna Rossa araba siriana, in diverse aree, tra cui quella attorno a Damasco. Le agenzie e i partner stanno lavorando per identificare l’entità dell’impatto sulle forniture.

Israele e Palestina

■ SIRIA: La Marina israeliana ha lanciato un assalto su larga scala nella notte tra lunedì e martedì contro le navi militari siriane, con l’obiettivo di smantellare la flotta navale siriana e impedire che i suoi beni venissero sequestrati da forze ostili, ha affermato l’IDF.

Più tardi martedì, l’IDF ha stimato che l’80 percento delle capacità dell’esercito siriano è stato distrutto.

Il primo ministro Netanyahu ha detto che Israele vuole avere relazioni diplomatiche con il nuovo regime in Siria.

In precedenza, il ministro della Difesa Israel Katz ha detto di aver ordinato all’IDF di ” stabilire una zona di difesa sterile” da “minacce terroristiche nella Siria meridionale, senza una presenza israeliana continua”.

Katz ha affermato che questo è “per impedire l’istituzione e la formazione del terrore in Siria, una realtà simile a quella in Libano e Gaza prima del 7 ottobre”.

Israele ha condotto i suoi attacchi più pesanti in Siria dal crollo del regime di Bashar Assad, ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, affermando di aver attaccato più di 100 obiettivi in ​​tutto il Paese in meno di 12 ore e aggiungendo che gli attacchi sono stati ” i più pesanti nella storia della Siria”.

Al Mayadeen, affiliato a Hezbollah, ha riferito che i carri armati israeliani erano a tre chilometri dalla città di Qatana, a sua volta a circa 20 chilometri dalla periferia di Damasco. Un rapporto separato ha affermato che l’IDF aveva catturato diversi villaggi a sud della capitale siriana.

Israele ha distrutto il centro di ricerca CERS di Damasco , una struttura coinvolta nello sviluppo di armamenti, tra cui missili avanzati e armi chimiche , ha riferito il quotidiano francese Le Monde.

Il Ministero degli Esteri turco ha condannato ” l’avanzata di Israele nel territorio siriano “.

Il Ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che Israele sta sfruttando la situazione in Siria e sta violando la sua sovranità.

Il Ministero degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti ha ” fortemente ” condannato la presa da parte di Israele della zona demilitarizzata sulle alture del Golan.

L’inviato ONU della Siria ha affermato che i bombardamenti israeliani, così come le incursioni nel territorio siriano, devono cessare.

Alti dirigenti del regime di Assad sono fuggiti a Beirut sotto la protezione di Hezbollah , ha riferito il quotidiano libanese Nidaa al-Watan, aggiungendo che tra loro vi è anche lo stretto consigliere di Assad ed ex capo dell’intelligence siriana Ali Mamlouk, ricercato in Libano per accuse legate al terrorismo.

■ GAZA: La Federazione Internazionale dei Giornalisti ha affermato che nel 2024 sono stati uccisi finora 104 giornalisti e operatori dei media, più della metà dei quali sono morti durante la guerra a Gaza .

Gli attacchi israeliani a Gaza hanno ucciso almeno 34 palestinesi durante la notte e martedì, hanno riferito i medici alla Reuters.

Il Palestinian Civil Emergency ha affermato che la maggior parte delle vittime apparteneva alla stessa famiglia, comprese donne e bambini.

i partner umanitari segnalano che il 6 e l’8 dicembre è stato consegnato carburante aggiuntivo ai panifici, consentendo a tutti e quattro i panifici di riprendere la piena capacità. Sono anche riprese le distribuzioni di pane ai rifugi e alle cucine comunitarie, insieme ai pasti cucinati.

Tuttavia, nei governatorati di North Gaza e Rafah, sette panetterie rimangono chiuse a causa delle ostilità in corso. A Deir al Balah e Khan Younis, tutte e otto le panetterie sono chiuse a causa della carenza di farina e dei problemi di sicurezza causati dal sovraffollamento.

I partner nelle zone meridionali e centrali della Striscia stanno dando priorità alla distribuzione di farina alle famiglie, fornendo a ciascuna un sacco da 25 kg di farina di grano man mano che le scorte diventano disponibili.

I partner che lavorano per combattere la fame a Gaza affermano che il 1° dicembre a Deir al Balah, il prezzo di un sacco di farina da 25 kg è salito all’equivalente di almeno 280 dollari USA, in mezzo a gravi carenze di approvvigionamento. A Khan Younis, è costato l’equivalente di 245 dollari.

L’ingresso immediato di maggiori scorte alimentari a Gaza è fondamentale per affrontare la crescente crisi alimentare nella Striscia.

Il Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che dall’inizio della guerra sono stati uccisi almeno 44.786 palestinesi e 106.188 sono rimasti feriti.

ISRAELE: Un automobilista si è scagliato con il suo mezzo contro un pedone, un ragazzo di 21 anni, a Bnei Brak, vicino Tel Aviv cercando poi di fuggire.

Gli agenti hanno immediatamente arrestato il conducente, un arabo-israeliano sui vent’anni, residente a Zemar Shasharon.

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, è andato in tribunale a Tel Aviv per la ripresa del processo a suo carico per corruzione.

Netanyahu, che ha ripetutamente cercato di ritardare la sua comparsa in tribunale, è il primo primo ministro israeliano in carica ad affrontare un processo penale.

L’aula era gremita da politici e persone arrivate per ascoltare la testimonianza del premier.

Nell’affollata aula, il leader israeliano in difficoltà ha affermato che le accuse mosse contro di lui sono “un oceano di assurdità”.

Il primo ministro israeliano più longevo è accusato di corruzione, frode e violazione della fiducia pubblica in tre casi distinti. Ha sempre negato qualsiasi illecito.

Ha testimoniato per circa quattro ore e la sua testimonianza riprenderà oggi nel primo pomeriggio.

Ha attaccato i media israeliani per quella che ha definito la loro posizione di sinistra e ha accusato i giornalisti di averlo perseguitato per anni perché le sue politiche non erano in linea con la spinta per uno stato palestinese.

OSTAGGI: Un alto funzionario egiziano ha riferito a Ynet che l’annuncio di un accordo che porterà ad un cessate il fuoco a Gaza e al rilascio degli ostaggi è “molto vicino”.

Il funzionario ha aggiunto che questa settimana è prevista la partenza di una delegazione israeliana per il Cairo, per un incontro presso la sede dell’intelligence, durante il quale verranno consegnate le liste dei rapiti da scambiare con i detenuti palestinesi.

Iran

Martedì Amnesty International ha criticato la legge iraniana sul velo obbligatorio, recentemente implementata, sostenendo che intensifica la sottomissione sistematica di donne e ragazze.

La legge impone pene severe, tra cui la reclusione, punizioni corporali e persino la pena di morte per gli individui che violano le regole obbligatorie sull’hijab.

La legge è stata introdotta durante un periodo di forte repressione governativa in seguito al movimento ” Woman Life Freedom “, iniziato due anni fa dopo la morte di Mahsa Jina Amini. Amini, una donna curda di 22 anni, è morta mentre era sotto custodia della polizia in seguito al suo arresto per presunta violazione delle norme obbligatorie sull’hijab.

La sua morte ha scatenato manifestazioni in tutto il paese , attirando l’attenzione internazionale sulla discriminazione di genere e sul sistema governativo repressivo dell’Iran.

Sulla scia della rivolta, i funzionari iraniani hanno intensificato l’applicazione delle norme sull’hijab, prendendo di mira le donne che si tolgono il velo in pubblico come segno di ribellione.

In un rapporto di inizio anno, Amnesty International ha riferito che il governo ha impiegato una sorveglianza diffusa, sequestri di veicoli e altre azioni intrusive per far rispettare le norme sul velo.

Le donne che violano l’obbligo sono soggette a multe, ostracismo sociale e minacce di violenza, mentre attivisti e gruppi per i diritti umani documentano abusi estesi.

Kenya

La polizia di Nairobi ha utilizzato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti, che chiedevano la fine del femminicidio.

Diverse persone sono rimaste ferite e altre sono state arrestate. Gli attivisti affermano che la promessa di 700.000 $ del presidente Ruto per porre fine alla crisi non è sufficiente perché i casi in Kenya continuano ad aumentare.

Marocco

Il Marocco ha accolto la cifra record di 15,9 milioni di turisti nei primi 11 mesi di quest’anno, superando il numero totale di visitatori dell’intero anno precedente, riporta Azernews .

Il turismo svolge un ruolo fondamentale nell’economia del Marocco, contribuendo per circa il 7% al prodotto interno lordo (PIL) del Paese e rappresentando una fonte primaria di occupazione e di valuta estera.

Secondo il Ministero del Turismo marocchino, il numero di arrivi fino a novembre è aumentato del 20 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

I dati ufficiali mostrano che da gennaio a ottobre i ricavi del turismo sono aumentati del 9,3%, raggiungendo i 9,72 miliardi di dollari USA.

Guardando al futuro, il Marocco ha piani ambiziosi per dare ulteriore impulso al suo settore turistico. Il paese mira ad attrarre 17,5 milioni di turisti entro il 2026 e 26 milioni entro il 2030, quando ospiterà la Coppa del Mondo FIFA insieme a Spagna e Portogallo.

Francia

“Chiederò al primo ministro che sarà nominato nelle prossime 48 ore di applicare un metodo condiviso”: lo ha detto Emmanuel Macron ai capi dei partiti ricevuti ieri all’Eliseo senza dare indizi sul nome del premier che intende nominare, secondo quanto riferito da fonti di Le Parisien presenti alla riunione.

Svezia

Alla cerimonia del premio Nobel a Oslo, i vincitori del premio per la pace di quest’anno, il gruppo Nihon Hidankyo, hanno chiesto l’abolizione delle armi nucleari.

Gli attivisti sono sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, che hanno costretto il Giappone alla resa nella seconda guerra mondiale.

Georgia

L’Ue “prenderà in considerazione misure aggiuntive” contro la Georgia dopo la repressione delle proteste di piazza esplose dopo le contestazioni del risultato elettorale e il rinvio del processo di adesione all’Ue.

Stati Uniti

Luigi Mangione ha lottato con la polizia e ha gridato che il suo arresto è un “insulto al popolo americano” mentre gli agenti lo portavano con la forza in un’aula di tribunale della Pennsylvania per un’udienza di estradizione lunedì pomeriggio.

Al 26enne, accusato di omicidio di secondo grado in relazione all’omicidio avvenuto la scorsa settimana del CEO di UnitedHealthcare Brian Thompson, è stata negata la libertà su cauzione durante l’udienza e sta lottando contro l’estradizione a New York.

Si è presentato nel pomeriggio al tribunale della contea di Blair a Hollidaysburg ammanettato e indossando una tuta arancione da carcerato.

Corea del Sud

L’ex ministro della Difesa della Corea del Sud è stato formalmente arrestato mercoledì per la sua presunta collusione con il presidente Yoon Suk-yeol e altri nell’imposizione della legge marziale la scorsa settimana, mentre le autorità indagano per verificare se i loro atti costituiscano una ribellione.

La legge marziale, la prima in più di 40 anni, è durata solo circa sei ore, ma ha scatenato una tempesta di fuoco interna e grandi proteste di piazza.

Yoon e i suoi soci affrontano indagini penali e tentativi di impeachment.

Cina

Tre anni fa, un tribunale indipendente di Londra ha stabilito che la Cina ha commesso crimini equivalenti a un genocidio contro gli uiguri e altri musulmani turchi nella regione dell’estremo ovest dello Xinjiang.

Sebbene la sentenza del tribunale del 9 dicembre 2021 non fosse vincolante, è stata un forte appello a ritenere il governo cinese responsabile delle violazioni dei diritti nello Xinjiang, ripetutamente negate da Pechino.

Da allora, il riconoscimento mondiale delle sofferenze degli uiguri è cresciuto, anche se sono stati fatti pochi progressi nel garantire effettivamente la Cina alla giustizia.

“La giornata di riconoscimento del genocidio uiguro è un promemoria di ciò che è in gioco: gli uiguri continuano a subire la cancellazione culturale”, ha affermato Omer Kanat, direttore esecutivo dell’Uyghur Human Rights Project, o UHRP, in una dichiarazione.

“Le parole di riconoscimento devono essere supportate da politiche concrete e applicabili per porre fine alla complicità in queste atrocità”.

Secondo il gruppo, la repressione del governo cinese comprende detenzioni arbitrarie di massa, lavori forzati, separazioni familiari, persecuzioni religiose e la cancellazione dell’identità e della cultura uigura.

Nuova Zelanda

Martedì il governo della Nuova Zelanda ha proposto di vietare le corse dei levrieri a partire dal 2026, citando il numero di cani feriti durante le gare.

L’industria delle corse dei levrieri della Nuova Zelanda è da tempo criticata per non aver fatto abbastanza per proteggere il benessere degli animali; negli ultimi dieci anni sono state condotte tre revisioni del settore, tutte in cui si raccomandavano cambiamenti sostanziali.

Leggi anche:

E se credi in un giornalismo indipendente, serio e che racconta il mondo recandosi sul posto, puoi darci una mano cliccando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]