Trump: Interviste surreali ai confini della Storia

Scritto da in data Novembre 6, 2024

Abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale (AI) come alcuni personaggi storici avrebbero commentato l’elezione del 47° presidente degli Stati Uniti Donald Trump, queste le sorprendenti risposte.

Di Barbara Schiavulli, Raffaella Quadri e naturalmente Madame Artificial Intelligence.

Cristoforo Colombo

esploratore e navigatore 1451 – 1506

“Beh, se avessi saputo che un giorno un uomo così avrebbe preso le redini di un continente che ho ‘scoperto’, avrei forse cercato di mantenere un po’ di riserva sulla rotta! Avrei chiamato quel posto ‘Nuovo Mondo’, ma non per creare un caos di tweet e polemiche…

Forse l’America aveva bisogno di un ‘capitano’ più esperto nel navigare le acque turbolente della politica, ma almeno Trump ha mostrato che, a volte, anche un buon vento in poppa può portarti lontano, anche senza mappa”.

Cleopatra

regina d’Egitto 69 aC – 31 dC

“Il nuovo faraone d’America, eh? Un uomo che sembra pensare che un’acconciatura bizzarra e un po’ di retorica teatrale siano sufficienti per governare un impero.

Ah, se solo avesse avuto il mio naso… forse sarebbe stato più facile conquistare il mondo, ma non so se avrei voluto un altro Cesare tra i piedi!

Immagino che con lui al comando, l’Empire State Building diventerà la nuova piramide, e le sue case diventano sarcofagi di lusso. Oh, non dimentichiamo la sua campagna elettorale: meno incenso e più tweet!

Ma davvero, non c’è nulla di nuovo sotto il sole, vero? Ogni tanto arriva un altro personaggio che pensa di aver trovato il segreto per governare l’intero regno.

Penso che gli servirebbe una buona aspide per schiarirsi le idee. Così magari si sveglia e capisce che il vero potere viene dalla diplomazia, non dai… capricci capillari!”.

Carlo Magno

imperatore dei Romani 743 – 814

“Dunque, un uomo che si fa chiamare Trump, come il suono di una tromba che annuncia la fine di un’era… Ma chi avrebbe mai immaginato che un imperatore moderno potesse portare la corona con una chioma così bionda?

E che dire della sua capacità di unire le genti? Forse è un nuovo tipo di diplomazia, quella che ti fa fare promesse di muri anziché ponti.

Ma attenzione, non giudico, io stesso ero abituato a conquistare regni con la spada, lui preferisce conquistarli con i tweet. Un modo tutto suo di governare, come un cavaliere che scende in battaglia con un telefono in mano”.

La Regina Vittoria

regina del Regno Unito 1819 – 1901

Spero solo che il signore capisca che governare non è proprio come fare un tè del pomeriggio – richiede una certa… compostezza.

Nonostante il tutto, non posso fare a meno di ammettere che, sebbene le sue politiche possano sembrare un po’… bizzarre, l’energia che sprigiona è, come dire, ‘incontrollabile’.

Forse il suo governo potrebbe essere come una delle mie vecchie carrozze: sfarzosa, imponente, ma che finisce per andare un po’ fuori strada!

Ah, ma come si dice a Londra: ‘God Save the Queen’… e speriamo che qualcuno salvi anche l’America!”.

Mahatma Ghandi

politico, filoso e avvocato indiano 1869 – 1948

“Ahimè, io cerco di evitare le questioni politiche complicate… Già è difficile portare la pace in una famiglia, figuriamoci in un Paese intero!

Se il nuovo leader riuscisse a essere gentile con tutti e a non agitare troppo le acque, sarei il primo a offrirgli un corso rapido di ahimsa e meditazione. Ma non prometto miracoli!”.

Frida Khalo

pittrice messicana 1907- 1953

“Se con questa ‘vittoria’ si creano più muri, magari ci dipingerò sopra un bel murale. Almeno così avrà un po’ di colore!

Vincere è una cosa, meritare è un’altra. Ma chissà, magari mi sorprenderà… oppure sarà un’altra bella scusa per indossare un fiore gigante e scuotere la testa in segno di disapprovazione!”.

Marco Polo

mercante ed esploratore veneziano 1254 – 1324

“Gli americani hanno eletto nuovamente il loro Gran Khan dalla chioma dorata! Pare che questo Trump abbia conquistato il potere non con orde a cavallo, ma con tweet al galoppo. La sua corte è un palazzo dorato più sfarzoso di quello di Kublai, ma con meno saggezza nelle sue stanze.

Come il Gran Khan, Trump ama circondarsi di adulatori e costruire muri, anche se quelli del Khan erano decisamente più efficaci. La sua Via della Seta sembra essere lastricata di dazi e controversie, anziché di spezie e seta.

Mi dicono che questo nuovo imperatore consideri la Cina una minaccia, ma dal mio punto di vista, sembra più preoccupato di conquistare il favore dei suoi sudditi con promesse grandiose quanto le mie descrizioni del Catai.

In verità, se dovessi scrivere un nuovo ‘Milione’ su questo regno d’oltreoceano, temo che molti lo considererebbero troppo fantasioso per essere creduto.

Ma come dicevo io stesso: ogni volta che descrivo una città, dico qualcosa di Venezia. E forse, in questo Trump, c’è un po’ del mercante veneziano in tutti noi – sempre pronto a raccontare la prossima grande avventura, che sia vera o meno”.

Rosa Parks

attivista americana 1913 – 2005

“In ogni caso, spero che i suoi sostenitori non si aspettino che tutto torni alla normalità come per magia. Ricordate, ci vuole ben più di un tweet per cambiare il mondo!

E se Trump vuole davvero ‘rendere l’America grande’, potrebbe iniziare con un po’ di ascolto e comprensione. Ma hey, chi sono io per dirlo? Sono solo una donna che ha rifiutato di alzarsi in un autobus e ha scatenato una rivoluzione“.

Al Capone

gangster americano 1899 – 1947

“Donald Trump, il nuovo ‘boss’ della Casa Bianca! Devo dire che la sua vittoria mi fa sentire quasi nostalgico. Sembra che gli americani amino i personaggi che sanno come fare un grande spettacolo, proprio come me ai miei tempi.

Certo, io gestivo un impero del contrabbando, mentre lui…beh, gestisce tweet e reality show! Quando sento Trump lamentarsi delle sue incriminazioni, non posso fare a meno di ridere.

Ha detto di essere stato incriminato più volte di me! Ehi, Donald, non dimenticare che io avevo una cicatrice sul volto e una reputazione da mantenere. Tu hai solo bisogno di un buon avvocato e di un po’ di marketing!

E parlando di ‘business’, mi chiedo se anche lui abbia mai pensato a come mantenere il controllo senza attirare troppe attenzioni.

Dopotutto, saper restare sotto il radar è un’arte! Magari dovrei offrirgli qualche consiglio su come navigare le acque turbolente della politica senza affondare.

In ogni caso, mentre lui si gode il suo trono dorato e i suoi sostenitori lo acclamano come un re, ricordo che il potere è effimero. Una volta ero io a comandare, e guarda dove sono finito! Quindi, caro Donald, goditi la festa finché dura… ma non dimenticare mai che ogni impero ha la sua fine!”.

Marie Curie

Fisica e chimica francopolacca 1867 – 1934

“L’elezione di Donald Trump, un vero reattore nucleare di emozioni. In un laboratorio, una reazione così impetuosa non sarebbe mai stata prevista senza una accurata analisi dei dati, ma eccoci qui, a guardare una fusione di opinioni e caos che scoppia come un esperimento che non ha rispettato le norme di sicurezza.

Sicuro, la radiazione che emana dalle sue parole è potente, ma non sempre salutare. Come la polonio, può essere affascinante, ma basta un piccolo contatto per essere travolti.

Eppure, mentre io cercavo di esplorare l’ignoto con serietà e attenzione, lui sembra avere una mezza vita politica che muta ogni giorno, senza mai raggiungere la stabilità di una sostanza radioattiva ben conosciuta.

D’altra parte, il suo approccio al mondo è come un esperimento in cui ogni tentativo di calcolare l’effetto di una reazione si basa su… intuito, piuttosto che su leggi fisiche comprovate.

Eppure, guardate un po’! Nonostante l’assenza di un protocollo scientifico rigoroso, ha ottenuto una “massa critica” di consensi che è davvero sorprendente. Come un isotopo instabile che si trasforma in qualcosa che nessuno si aspettava.

Spero solo che non ci troviamo a dover fare una decontaminazione globale tra qualche anno!”.

Dante Alighieri

poeta e scrittore italiano 1265 – 1321

Canto XXXIV, Purgatorio improbabile

“Nel bel mezzo del cammin della sua vita, mi ritrovai per una via smarrita, ove l’umano ingegno s’era offuscato, e il popolo, tra urla e stridore, invocato da colui che in un palcoscenico regna, più famoso che sagace, ancor che strana, in un gran turbinio di tweet e di show, ove la verità s’è fatta un poco goffa, oh!

E così, fra le ombre di un mondo vano, venne lui, Trump, che al seggio sta sovrano, non più con virtù, ma con l’arte del dire, che fa tremare i cuori e pure il mentire.

‘Viva il capitalismo!’ egli grida con zelo, mentre il muro che al confine alza in cielo sembra una torre di Babele ritornata, laddove ogni parola è in sonno affannata.

Poco importa l’intelletto o la saggezza, ciò che conta è la vox populi e la ricchezza, e chi sa parlar come un angelo in discesa guadagna la corona, pur senza offesa!

Or io, Dante, nel ciel dell’amaro sarcasmo, mi perdo in pensier che non danno rimedio; “Ah, come lontani son gli eroi veri, se un tale comico regge i regni del mondo!”.

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