11 giugno 2025 – Notiziario Mondo
Scritto da Barbara Schiavulli in data Giugno 11, 2025
- Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Norvegia annunciano sanzioni contro due ministri israeliani.
- Gli Usa ammettono di non accettare un futuro Stato di Palestina.
- Benin: condannato attivista digitale per post critici sul governo.
- Malta: Ergastolo a due complici per l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
- India: Ondata di calore record, si aggrava l’emergenza sanitaria.
Israele e Palestina
■ SANZIONI: Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Norvegia hanno annunciato che imporranno sanzioni ai ministri israeliani Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich per aver incitato alla violenza contro i palestinesi in Cisgiordania. In una dichiarazione congiunta, i cinque paesi hanno accusato Ben-Gvir e Smotrich di incitamento alla “violenza estremista e gravi abusi dei diritti umani dei palestinesi”.
Nella dichiarazione si aggiunge che “il governo israeliano deve rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale e lo invitano ad adottare misure significative per porre fine alla retorica estremista, violenta ed espansionista “.
Secondo i ministeri degli Esteri, le sanzioni si applicano a Ben-Gvir e Smotrich a titolo personale e non costituiscono una sanzione diretta del governo israeliano, e hanno anche dichiarato che continuerà la loro collaborazione con il governo israeliano per promuovere un accordo di cessate il fuoco.
Il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar ha definito la decisione ” inaccettabile ” e ha affermato che lui e il primo ministro Netanyahu avrebbero deciso la risposta la prossima settimana.
■ GAZA: Le autorità sanitarie locali di Gaza hanno dichiarato che 52 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani martedì.
Diciassette sono stati uccisi e circa 100 feriti dal fuoco israeliano nei pressi di un centro di distribuzione alimentare gestito dal Fondo Umanitario di Gaza, secondo quanto riportato da medici e fonti nella Striscia.
Un testimone oculare ha riferito che le persone in attesa della distribuzione di cibo presso il sito GHF nel corridoio di Netzarim, a sud di Gaza City, sono state colpite da colpi d’arma da fuoco e artiglieria.
Il direttore dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, ha scritto su X che l’attuale sistema di distribuzione degli aiuti istituito da Israele e Stati Uniti ” non intende affrontare la fame “, aggiungendo che “le consegne e la distribuzione devono essere su larga scala e in sicurezza”.
A Gaza, questo può essere fatto solo dalle Nazioni Unite e dall’UNRWA, secondo Lazzarini, che ha aggiunto che l’agenzia possiede “l’esperienza, la conoscenza e la fiducia della comunità”.
La milizia palestinese guidata da Yasser Abu Shabab ha dichiarato di aver ucciso cinque membri di Hamas nella notte tra martedì a Khan Yunis, nel sud di Gaza. Tuttavia, le fonti di informazione palestinesi hanno riferito che i militanti di Hamas stavano prendendo di mira la milizia e sono stati attaccati dagli elicotteri delle IDF.
Le IDF hanno emesso un ordine di evacuazione per quattro quartieri nel nord di Gaza dopo che un razzo lanciato da Gaza verso Israele è stato intercettato dall’esercito.
■ CISGIORDANIA: L’ IDF ha assediato la città vecchia di Nablus , hanno riferito fonti palestinesi ad Haaretz, aggiungendo che l’esercito sta conducendo delle perquisizioni in quella che hanno definito la più grande operazione israeliana nella città in oltre due decenni.
Funzionari sanitari di Nablus hanno riferito che numerosi palestinesi sono stati curati per inalazione di gas lacrimogeni.
■ Stati Uniti: gli Stati Uniti non sostengono più pienamente uno stato palestinese indipendente, ha dichiarato a Bloomberg News l’ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee, aggiungendo che i cambiamenti che consentono la creazione di uno stato palestinese in Cisgiordania non si verificherà “nel corso della nostra vita”.
Huckabee ha affermato che un tale Stato, se istituito, sarebbe al di fuori della Cisgiordania e ha suggerito che uno Stato musulmano gli assegnerebbe del territorio.
Il corpo di Natthapong Pinta , il bracciante agricolo thailandese recuperato a Gaza venerdì scorso dalle forze israeliane, è stato riportato in Thailandia dopo una cerimonia di commiato all’aeroporto Ben-Gurion.
Pinta, morto durante la prigionia a Gaza, lascia la moglie e un figlio.
■ HOUTHI: Le IDF hanno affermato che la marina israeliana ha colpito “obiettivi terroristici” degli Houthi nel porto di Hodeidah in Yemen , aggiungendo che “gli attacchi sono stati condotti per impedire l’uso del porto per scopi militari”.
Nella tarda serata di lunedì, il portavoce in lingua araba delle IDF ha emesso un ordine di evacuazione per i porti yemeniti di Ras Isa, Hodeidah e Salif.
■ FLOTTIGLIA DI GAZA: L’attivista Greta Thunberg e altri tre attivisti hanno accettato di essere deportati da Israele martedì dopo che la flottiglia Madleen diretta a Gaza è stata fermata dalle forze israeliane, ha affermato l’Adalah Legal Center, che li rappresenta .
Altri otto attivisti saranno condotti nel carcere di Givon, nel centro di Israele, dopo essersi rifiutati di firmare i documenti di espulsione, dove potranno presentare ricorso contro la decisione di espulsione.
Uno di loro, L’attivista brasiliano Thiago Avila, ha iniziato uno sciopero della fame e dell’acqua.
Secondo Adalah, gli attivisti si sono rifiutati di firmare una conferma di aver commesso un reato e di non poter più entrare in territorio israeliano.
■ LIBANO: Israele sta cercando di porre fine alle operazioni della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), incaricata di mantenere la pace nel sud del paese, ha detto una fonte israeliana ad Haaretz, aggiungendo che Israele e gli Stati Uniti terranno discussioni in Israele sull’argomento nei prossimi giorni, ma che una decisione definitiva non è stata ancora presa.
Due pastori, padre e figlio, sono stati uccisi e un’altra persona è rimasta ferita in seguito a un attacco di droni israeliani nel Libano meridionale, ha riferito Al Mayadeen, affiliato a Hezbollah.
Benin
Il 2 giugno, il tribunale speciale CRIET del Benin ha condannato il cyberattivista Steve Amoussou a due anni di carcere e a una multa di 3.500 dollari per “insulto a sfondo politico” e “diffusione di false informazioni”.
Amoussou era stato arrestato nell’agosto 2024 in Togo e accusato di gestire la pagina Facebook Frère Hounvi, dove si condividevano messaggi audio critici verso il presidente Patrice Talon, raggiungendo un pubblico di oltre 75.000 persone.
L’attivista ha sempre negato di essere il creatore della pagina. I suoi legali hanno 15 giorni per presentare ricorso.
La Media Foundation for West Africa denuncia la sentenza come un grave colpo alla libertà di espressione e ai diritti digitali nel paese, ricordando che criticare il governo non può essere considerato un crimine.
Malta
A questa notizia teniamo particolarmente perché ci troviamo a Ronchi dei Legionari al festival del giornalismo le ali delle Notizie che è dedicato ad una giornalista uccisa da due uomini, Jamie Vella e Robert Agius, che ieri sono stati condannati all’ergastolo per complicità nell’omicidio appunto, della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia, ammazzata nel 2017 da un’autobomba nei pressi della sua casa.
I due erano accusati di aver fornito l’esplosivo usato nell’attentato.
Caruana Galizia, 53 anni, aveva denunciato a lungo la corruzione politica e imprenditoriale a Malta. La sua morte scosse l’Europa e accese proteste sull’isola. Al momento della sua uccisione, affrontava oltre 40 querele per diffamazione.
Il processo durato sei settimane ha riguardato anche l’omicidio dell’avvocato Carmel Chircop, avvenuto nel 2015. Altri due imputati, George Degiorgio e Adrian Agius, sono stati condannati all’ergastolo per quel delitto.
George Degiorgio e il fratello Alfred si erano già dichiarati colpevoli dell’omicidio Caruana Galizia nel 2022: entrambi scontano 40 anni. Un altro complice, Vincent Muscat, ha patteggiato nel 2021 con 15 anni di carcere.
Yorgen Fenech, imprenditore molto influente a Malta, è attualmente in libertà su cauzione in attesa di processo per presunta complicità nell’omicidio della giornalista.
Daphne, di cui conosciamo il figlio e la sorella, ha pagato con la vita il prezzo della verità.
Ma ogni condanna, ogni processo, ogni nome portato alla luce è un passo in più contro l’impunità. La giustizia non riporta in vita i giornalisti uccisi, ma può almeno restituire dignità al loro coraggio.
Italia
Oggi pomeriggio atterreranno all’aeroporto di Linate i bambini palestinesi evacuati da Gaza per ricevere cure urgenti in Italia.
Tre saranno accolti in Lombardia: uno all’ospedale Niguarda di Milano, uno al Papa Giovanni XXIII di Bergamo e uno al Policlinico di Milano. Altri raggiungeranno il Piemonte.
Tra loro, Adam: unico sopravvissuto dei dieci figli della dottoressa Alaa al-Najaar, rimasto gravemente ferito nel bombardamento che ha distrutto la loro casa.
Adam ha fratture alle braccia e lesioni nervose, ma non ustioni. Sarà curato al Niguarda, accompagnato dalla madre e dai familiari del padre, anch’esso deceduto sotto le bombe.
Il bambino destinato a Bergamo è il più grave: ha riportato politraumi e danni agli organi interni e potrebbe essere trasferito in elisoccorso. Il terzo, al Policlinico di Milano, ha fratture e una seria lesione polmonare.
Le strutture ospedaliere si occuperanno anche dell’accoglienza dei familiari, coordinate con Prefettura e servizi regionali. Previsti mediatori linguistici e personale palestinese già presente negli ospedali.
Arriveranno con le ossa rotte, ma il trauma è più profondo. Perché a rompersi non sono stati solo i loro corpi, ma anche l’infanzia.
Le cure in Italia sono una speranza, ma ricordiamoci che ogni piccolo evacuato è la prova vivente di una guerra che non risparmia nemmeno i bambini.
Austria
Martedì mattina, nella città austriaca di Graz, un ex studente di 21 anni ha fatto irruzione armato in una scuola secondaria, aprendo il fuoco e uccidendo nove persone, prima di togliersi la vita.
Il massacro è avvenuto intorno alle 10 al liceo Bundesoberstufenrealgymnasium Dreierschützengasse.
Le vittime sono 10, di cui 4 donne, ma non è stato precisato quanti fossero studenti o insegnanti. Almeno 12 i feriti.
Il killer, che possedeva legalmente una pistola e un fucile, è stato trovato morto in un bagno dell’istituto. Era sconosciuto alla polizia.
Sul posto sono intervenuti 300 agenti e 160 soccorritori. Il cancelliere Christian Stocker, visibilmente scosso, ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, affermando: “L’Austria è caduta in un silenzio di orrore”.
L’Austria ha una delle popolazioni più armate d’Europa: 30 armi ogni 100 abitanti. Le armi automatiche sono vietate, ma pistole e fucili semi-automatici sono legali con licenza.
Quando le armi si mescolano al dolore adolescenziale e alla solitudine, il risultato è una strage.
E in un Paese che si vanta di essere sicuro, oggi l’orrore è entrato dalle porte di una scuola. Non è solo il lutto di una città, è la fine di un’illusione.
E ancora ragazzini che muoiono, ma andiamo in Sudafrica, Almeno sette persone sono morte dopo che un’ondata di maltempo ha colpito le province orientali e meridionali con piogge torrenziali e nevicate.
In Eastern Cape, una provincia costiera, un autobus con studenti delle superiori è stato travolto dalle acque.
Tre ragazzi sono stati salvati dopo essersi aggrappati agli alberi, ma altri risultano dispersi. Il veicolo, un minibus da 22 posti, è finito in un fiume in piena nei pressi di Mthatha. Le ricerche sono ancora in corso.
Le autorità hanno attivato squadre di emergenza in Eastern Cape e KwaZulu-Natal, dove nevicate intense hanno costretto alla chiusura di tratti autostradali.
Francia
Dopo l’uccisione di una bidella accoltellata da uno studente di 14 anni all’ingresso di una scuola media a Nogent, nell’Alta Marna, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato nuove misure restrittive.
“Un quindicenne non potrà più acquistare un coltello online”, ha dichiarato, promettendo sanzioni pesanti contro i venditori che ignorano i divieti. “Non potranno più vendere queste armi bianche ai minori di 15 anni”.
Ma non si ferma qui. Macron ha anche minacciato un’azione unilaterale sui social media: “Vieteremo l’accesso ai social ai minori di 15 anni”, se l’Unione Europea non agirà entro “qualche mese”.
Quando la violenza entra nelle scuole, la politica risponde con divieti. Ma coltelli e social sono solo strumenti: la radice sta altrove.
Nell’isolamento, nella rabbia, nell’abbandono. Regolare è giusto. Ma educare, ascoltare, prevenire – è lì che si gioca la vera partita.
Russia e Ucraina
Le Nazioni Unite hanno espresso profonda preoccupazione dopo che un attacco russo ha colpito il centro storico di Kyiv, danneggiando la Cattedrale di Santa Sofia, patrimonio dell’umanità UNESCO.
Il sito, risalente all’XI secolo e considerato simbolo dell’identità ucraina, è stato coinvolto in una nuova ondata di bombardamenti che ha colpito anche infrastrutture civili nella capitale.
Il portavoce del segretario generale dell’ONU, Farhan Haq, ha condannato l’attacco e sottolineato l’obbligo di proteggere il patrimonio culturale in tempo di guerra. “Questi luoghi dovrebbero essere off-limits durante i conflitti”, ha dichiarato.
Stati Uniti
La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, per fermare vandalismi e saccheggi, ha annunciato l’imposizione del coprifuoco in alcune zone del centro della città dalle 20 alle 6 ora locale (dalle 5 alle 15 in Italia).
Il governatore della California Gavin Newsom ha presentato un ricorso d’urgenza per bloccare l’invio di migliaia di soldati federali a Los Angeles, ordinato da Donald Trump per reprimere le proteste contro le retate dell’immigrazione.
Secondo Newsom, il dispiegamento di oltre 4.000 membri della Guardia Nazionale e 700 Marines è “illegale” e rappresenta un uso improprio dell’esercito contro cittadini americani.
I militari, inizialmente schierati per proteggere edifici federali, starebbero ora supportando direttamente le operazioni dell’ICE, formando perimetri di sicurezza intorno alle aree dei blitz.
Trump ha difeso la mossa dicendo che “Los Angeles brucerebbe senza l’intervento federale” e ha minacciato di ricorrere all’Insurrection Act, sostenendo – senza fornire prove – che “si tratta di insurrezionalisti pagati”.
Le proteste vanno avanti da venerdì. Solo lunedì sono stati arrestati quasi 100 manifestanti.
“Non permetterò che gli Stati Uniti siano distrutti da migranti illegali e criminali del Terzo mondo”. Lo ha detto Donald Trump parlando delle proteste a Los Angeles in un intervento a Fort Bragg.
Quando un presidente minaccia di trattare il dissenso come un atto di guerra interna, e i soldati diventano strumenti di ordine pubblico, il confine tra democrazia e autoritarismo si fa pericolosamente sottile.
E no, non è Los Angeles a bruciare: è la tenuta costituzionale degli Stati Uniti.
Brasile
Il comico brasiliano Leo Lins è stato condannato a 8 anni e 3 mesi di carcere per incitamento all’odio e all’intolleranza, a seguito di uno spettacolo del 2022 in cui ha preso di mira neri, indigeni, disabili, ebrei, persone LGBT, evangelici e sieropositivi.
Durante lo show, davanti a 4.000 persone a Curitiba e poi visto oltre 3 milioni di volte su YouTube, Lins ha affermato: “Il pregiudizio è una cosa primitiva che non dovrebbe più esistere. Come gli indigeni. Basta, no?”
Il tribunale di San Paolo ha giudicato il contenuto razzista, discriminatorio e lesivo della dignità umana.
La giudice Barbara de Lima Iseppi ha stabilito che la libertà di espressione non è assoluta, e che quando entra in conflitto con la dignità e l’uguaglianza, quest’ultime prevalgono.
Oltre al carcere, Lins dovrà pagare una multa di 90.000 dollari per danni morali collettivi.
Il comico è libero in attesa di appello e continua a postare sui social. Ha definito la sentenza “un attacco alla comicità” e ha accusato la società di soffrire di “cecità razionale”.
Satira è graffiare il potere, non forse, calpestare i vulnerabili. Quando le battute si trasformano in violenza verbale travestita da ironia, non è censura chiedere responsabilità: è civiltà.
La libertà d’espressione non è una licenza per ferire — soprattutto i già feriti.
E restiamo in Brasile, Per la prima volta in tribunale, l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha negato ogni coinvolgimento in un presunto piano per rovesciare l’attuale presidente Luiz Inácio Lula da Silva.
Davanti al giudice Alexandre de Moraes, Bolsonaro ha definito l’ipotesi di golpe “abominevole” e ha ribadito che “non c’è mai stata alcuna possibilità di un colpo di Stato” durante il suo mandato.
Il 70enne, insieme ad altri sette imputati, è sotto processo per i fatti che hanno portato all’assalto ai palazzi del potere a Brasília, l’8 gennaio 2023, una settimana dopo l’insediamento di Lula.
Gli imputati devono rispondere di cinque gravi accuse, tra cui: tentato golpe, appartenenza a organizzazione criminale armata, attentato alla democrazia e danneggiamento di patrimonio pubblico.
Tutti, finora, si sono dichiarati innocenti.
Bolsonaro ha anche difeso le sue accuse di brogli elettorali, iniziate nel 2021, dicendo di aver agito “dentro i confini della Costituzione”. Ma non ha mai ammesso ufficialmente la sconfitta elettorale.
“Mai parlato di golpe”, dice Bolsonaro. Peccato che intanto i suoi sostenitori cercavano rifugio dietro le uniformi dell’esercito e assaltavano il Parlamento.
Il manuale è quello già visto altrove: si nega tutto, si delegittima il voto, si flirta con l’eversione. Ma la storia, prima o poi, presenta il conto.
India
Un’ondata di calore estremo sta colpendo il nord dell’India, con temperature che sfiorano i 47,3 gradi nella città desertica di Sri Ganganagar, nello stato del Rajasthan.
Anche Nuova Delhi ha registrato il suo primo picco stagionale oltre i 45 gradi, mentre l’indice di calore percepito è risultato ancora più alto.
La popolazione – in particolare i lavoratori all’aperto, i bambini e gli anziani – è in difficoltà.
Nello stato dell’Uttar Pradesh, il più popoloso del Paese, la rete elettrica fatica a reggere la domanda e molte città restano senza corrente nelle ore più torride.
Le autorità meteorologiche hanno diramato allerta ondate di calore per i prossimi giorni in Rajasthan, Uttar Pradesh, Haryana e nell’area metropolitana di Delhi. Un leggero calo delle temperature potrebbe arrivare da giovedì con piogge isolate, ma il monsone resta lontano.
Nel 2023, una lunga ondata di calore aveva causato oltre 100 morti e più di 40.000 casi sospetti di colpi di calore.
L’aria brucia, il ventilatore si ferma, non è solo il caldo ad uccidere, è
l’ingiustizia climatica.
Chi vive all’ombra del privilegio ha condizionatore, chi vive ai margini si scioglie al sole.
Cina e USA
Dopo due giorni di colloqui a Londra, Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un’intesa di massima su un “quadro generale” per il commercio.
Lo ha annunciato il viceministro cinese del Commercio, Li Chenggang, parlando con i giornalisti nella capitale britannica.
L’accordo – ha precisato – è in linea con quanto discusso nella recente telefonata tra Donald Trump e Xi Jinping e riprende i punti condivisi anche a Ginevra.
Non si tratta ancora di un’intesa operativa, ma di un passo preliminare verso una possibile de-escalation nella guerra dei dazi.
Dopo anni di stallo e tensioni a colpi di tariffe, l’annuncio suona come una tregua momentanea in un braccio di ferro che ha riscritto le regole della globalizzazione.
Ma attenzione: “accordo quadro” è spesso sinonimo di promesse senza scadenze. La partita vera si gioca sulla capacità – e la volontà politica – di tradurre i principi in fatti.
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