29 marzo 2019 – Notiziario

Scritto da in data Marzo 29, 2019

I titoli di oggi: Venezuela, il presidente ad interim interdetto dagli incarichi pubblici per 15 anni, Honduras, arrestato giornalista radiofonico, Gaza, tensione altissima per la manifestazione di domani nel primo anniversario della Marcia del Ritorno (in copertina), Vietnam, le Nazioni Unite chiedono che si fermi l’arresto dei giornalisti, in Ghana approvata la legge sull’accesso alle informazioni  mentre in Belgio il Parlamento respinge la modifica dell’art. 7 della Costituzione, che avrebbe garantito una maggior tutela dell’ambiente.  Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli e Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin

 

Gli approfondimenti

 

Israele e Palestina: I soldati israeliani hanno fatto irruzione nell’università palestinese di Birzeit, vicino a Ramallah, vestiti in incognito e hanno preso tre studenti: Hamza Abu Qaraa, Udai Nakhla e Tawfiq abu Arqoub, ha detto l’università.

Yemen: Il Dipartimento di Stato americano ha invocato un’indagine trasparente del bombardamento saudita in Yemen che ha colpito un ospedale di Save the children. L’attacco ha ucciso sette civili tra cui un impiegato di Save the children e 4 bambini. Intanto la Commissione Nazionale yemenita ha diffuso un rapporto che riguarda i diritti umani negli ultimi sei mesi del 2018, documentando che 408 civili sono stati uccisi e 711 sono stati feriti.  Il rapporto rivela che la maggior parte 223 delle vittime sono dovute agli attacchi sauditi, per lo più bombardamenti aerei, ma anche da truppe di terra, 185 invece i civili uccisi dai ribelli houthi e dai i loro affiliati, soprattutto per mine piazzate sulle strade. Si specifica che in ogni caso la cifra dei civili morti in quel periodo è assolutamente sottostimata, ma questi sono casi stati regolarmente investigati.

Alle 2.15 del mattino il Parlamento del Belgio ha respinto la modifica dell’articolo 7 della Costituzione, che avrebbe portato a dei vincoli maggiori per il rispetto dell’ambiente e del clima. Nonostante il testo presentato abbia ottenuto 76 voti a favore e 66 contro, non ha ricevuto la maggioranza dei due terzi necessaria per la modifica.

Norvegia, il ministro della Giustizia Tor Mikkel Wara si è dimesso ieri, dopo che  la polizia ha incriminato la sua compagna per simulazione di reato e minacce. Wara, che appartiene al partito di estrema destra Fremskrittspartiet, aveva denunciato minacce e attentati alla sua abitazione. La polizia sospetta che tutto invece sia stato orchestrato dalla sua compagna per esasperare il sentimento anti-immigrati.

 

 

 

Non dimenticate inoltre i podcast di questa settimana su Radio Bullets:
Robot particelle, la forza del gruppo, nella rubrica di Technomondo di Raffaella Quadri e ancora la recensione geopolitica del film Ancora un giorno su Geocinema di Mariangela Matonte. La storia di una giornalista venezuelana fuggita in Spagna, per la rubrica Sotto Tiro, mentre continua l’affascinante viaggio in Africa di Eleonora Viganò con la rubrica Vieni via con me.

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