4 luglio 2019 – Notiziario

Scritto da in data Luglio 4, 2019

Stati Uniti, i maggiori produttori di rifiuti. L’Iran decide di non mettere più il timbro sui turisti stranieri che arrivano nel paese per evitargli problemi con gli Stati Uniti. Olanda, il primo sindaco donna vuole cambiare il famoso quartiere a luci rosse di Amsterdam (in copertina) e ancora Libia, le Nazioni Unite non si accordano sul testo che condanna il bombardamento del centro di detenzione per migranti.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

 

Stati Uniti e i rifiuti

Gli Stati Uniti stanno superando ogni altro paese per quando riguarda la produzione di rifiuti solidi. Ogni americano produce 771 kg di rifiuti all’anno, circa il 12 per cento dei due miliardi di tonnellate prodotte nel mondo. Plastica, cibo, e altri rifiuti che si accumulano e non vengono riciclati. Gli americani riutilizzano solo il 35 per cento dei rifiuti solidi che producono. Questa brutta pagella arriva dalla Verisk Maplecroft, una società di ricerca specializzata in rischi globali che ha sviluppato due nuovi indici, sulla generazione dei rifiuti e sul riciclaggio secondo un articolo della Bbc. Lo studio ha anche scoperto che Cina e India, che rappresentano, invece, il 37 per cento della popolazione mondiale pruducono il 27 per cento dei rifiuti solidi del mondo. Gli Stati Uniti sono stati segnalati per la loro incapacità, rispetto ad altre nazioni di riciclare i propri rifiuti. La messa al bando delle importazioni di rifiuti verso la Cina, la Thailandia, il Vietnam e la Malesia, lasciano paesi come Stati Uniti e Canada senza un posto dove mettere la spazzatura e i materiali da riciclare. “Un sacco di rifiuti negli Stati Uniti, ora che non possono essere spediti in Cina, vengono bruciati, non c’è un solo investimento nelle infrastrutture per far fronte a questo problema”, dice Will Nichols, responsabile della ricerca ambientale di Maplercroft. “Ormai i paesi asiatici non vogliono più essere la discarica del mondo”.

Sudan del Sud

L’esercito del Sudan del Sud e diversi gruppi armati hanno ucciso più di 100 civili da quando l’accordo di pace è stato firmato l’anno scorso, sostiene un rapporto delle Nazioni Unite. Le forze armate hanno anche commesso violenza sessuale contro circa 100 donne e ragazze della stessa regione, tra il settembre 2018 e l’aprile 2019. La violenza nella regione centro equatoriale è un’eccezione alla tendenza di una significativa diminuzione delle violazioni e degli abusi legati al conflitto nel resto del Sudan del Sud da quando è stato firmato l’accordo, spiega il rapporto.

Iran

Succede già in Israele ormai da molti anni soprattutto per chi viaggia in medioriente, ora lo fa anche l’iran per paura che i turisti diminuiscano i loro viaggi nel paese, visto che poi con lo stampo sul passaporto, avrebbero difficoltà ad entrare negli Stati Uniti, Teheran ha deciso di non stampare i passaporti degli stranieri. Dopo la legge passata negli stati uniti nel 2015, i viaggiatori che visitano l’Iran e sei altri paesi sono soggetti a uno scrutinio particolare quando tentano di entrare negli stati uniti. Il presidente Rohanì ha chisto al ministro degli Interni di coordinarsi con la polizia di frontiera per eliminare i regolamenti che riguardano il timbro del visto sui passaporti dei turisti. Il portavoce del governo, Ali Rabiei accusa gli stati uniti di terrorismo economico e molti turisti temono che avere un timbro iraniano sul proprio passaporto crei incertezza.

Corea del Nord

La missione delle Nazioni Unite nella Corea del Nord ha diffuso una dichiarazione che critica l’amministrazione Trump e dice che mentre continuano a pubblicizzare il dialogo con la Corea, in realtà continuano a commettere azioni contro di loro. Lo hanno affermato dopo che Trump ha incontrato Kim Jong Un nel fine settimana alla zona demilitarizzata. Solo un giorno prima, gli Stati Uniti avevao firmato una lettera per chiedere a tutti i membri degli Stati Onu di espellere i lavoratori della Corea del Nord. Questo perché la Corea avrebbe violato il limite di importazione del petrolio.
Questa confusione sulle intenzioni degli Stati Uniti è stato un problema ricorrente per la Corea del Nord, dove da un lato Trump parla di diplomazia e di risultati positivi, mentre dall’altro la situazione peggiore.

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