Abitare in una “scatola”

Scritto da in data Agosto 29, 2018

 

La carta è un materiale riciclabile e biodegradabile dagli innumerevoli utilizzi. Quando diventa cartone ondulato può persino trasformarsi in un’abitazione provvisoria. Una soluzione sostenibile dalle prestazioni inaspettata. All’Università degli studi di Catania una masterclass del Dicar è impegnata in un progetto di un anno per la realizzazione e lo studio di questa nuova forma abitativa. E non guarderemo più una scatola con gli stessi occhi. Raffaella Quadri per Radio Bullets. Musiche di Walter Sguazzin.

Photo credit: archicart lifehouse

Trasformare una scatola di cartone in qualcos’altro: che siano aeroplani, macchinine, teatrini o casette, non c’è bambino che non si sia sbizzarrito con la fantasia e uno scatolone inutilizzato.

C’è chi però questa fantasia l’ha fatta diventare un lavoro serio, perché il cartone ondulato ha innumerevoli vantaggi che gli permettono di essere adatto non solo a contenere e al trasporto.

Lo ha dimostrato un gruppo di giovani catanesi che ha dato vita alla startup Area srl, e che forma il team di Archicart | architettura di cartone www.archicart.com, facebook.com/archicart. Come suggerisce il nome si occupano di sviluppare moduli abitati prefabbricati in cartone ondulato.

Dalla collaborazione tra Archicart di Area e l’Università degli studi di Catania è nata la T-Box Masterclass, un evento di alta formazione della durata di un anno dedicato agli studenti del Dottorato di ricerca del Dicar, il Dipartimento di ingegneria civile e architettura dell’ateneo siciliano.

Il progetto consiste nella costruzione all’interno della Città universitaria di una test box ovvero un prototipo abitativo ampio venti metri quadrati e realizzato con una struttura portante in cartone ondulato, quindi biodegradabile e riutilizzabile a fine vita. Il prototipo sarà poi monitorato per verificarne e studiarne le prestazioni termo-fisiche e il comfort ambientale interno. Un misto, dunque, di sostenibilità e cura del design.

Già da qualche anno si stanno producendo mobili in cartone ondulato, ma in questo progetto il materiale diventa addirittura la struttura portante. Il modulo è costituito dai pannelli Paco brevettati da Archicart; sono installati a secco con il ricorso a guide in metallo o legno, che possono essere lasciate a vista o a scomparsa, e sono modulari, così da permettere di personalizzare forma e ampiezza dell’abitazione.

Le prestazioni termiche sono garantite, invece, dal riempimento dei pannelli che può essere in fibra di cellulosa, calce canapa o argilla espansa; mentre la loro superficie è trattata appositamente per resistere anche al fuoco.

Il costo del singolo pannello dipende dalla sua dimensione, si va da 180 a 320 euro per i modelli standard.

A questo si devono poi aggiungere gli accessori che permettono di personalizzare l’abitazione, dalle canaline e scatole per l’impianto elettrico, che possono essere predisposte nelle pareti in cartone, ai rinforzi sia della base sia delle pareti per poter sostenere anche grandi carichi.

Si tratta, come suggeriscono i suoi ideatori, di “un nuovo modo di concepire l’architettura contemporanea” utile come soluzione di ricovero provvisoria e installabile velocemente, si pensi per esempio al suo utilizzo in caso di emergenze o ancora per un uso temporaneo.

Un’idea interessante, quindi, che si può realizzare grazie a un materiale vecchio di secoli ma con un concetto assolutamente moderno e studiato nei dettagli.

A proposito di carta, è importate ricordare che il legname utilizzato per produrla non proviene da foreste incontaminate bensì da piantagioni, ha quindi una provenienza controllata e rigorosamente certificata. In particolare in Europa, dove vige una gestione sostenibile delle foreste, da anni si ripiantano più alberi di quelli che vengono utilizzati per lo sfruttamento del loro legname. Nell’arco di un decennio –tra 2005 e 2015– secondo i dati Fao, le foreste sono cresciute di quarantaquatto chilometri quadrati, una superficie che, più o meno, è corrispondente a quella della Svizzera.

Oltre a questo anche i livelli del riciclo di carta e cartone sono ottimi: l’Europa ha raggiunto e superato nel 2015 il traguardo del settanta per cento di riciclo e tra i paesi più virtuosi c’è proprio l’Italia. I dati di Comieco –Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica– www.comieco.org, che ha anche patrocinato la T-Box Masterclass, dicono che nel 2017 l’Italia ha riciclato poco meno dell’ottanta per cento della carta immessa sul mercato ovvero quattro imballaggi su cinque; con un recupero quindi notevole.

Comprate carta certificata e riciclarla è importante. Da quel piccolo gesto potrebbe nascere un trenino, un aeroplano oppure, come abbiamo visto, una casa; una casa vera.

 


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