Magnetiche Soluzioni

Scritto da in data Dicembre 5, 2018

Da due startup italiane nascono applicazioni biomedicali molto differenti tra loro ma basate sullo stesso principio, il ricorso alle forze magnetiche. Innovazioni capaci di ridare il sorriso – nel vero senso della parola – cambiando la vita dei pazienti e non a caso premiate con il PNI 2018 – Premio nazionale per l’innovazione.
Raffaella Quadri per Radio Bullets. Musiche di Walter Sguazzin.

Photo credit: Relief srl

Ci sono innovazioni che possono migliorare la qualità della vita oppure restituire la perduta serenità. I dispositivi biomedicali spesso hanno entrambe queste caratteristiche e i due esempi di cui parlerò in questa puntata sono proprio in grado di regalare benessere; possiamo affermare che riportino il sorriso, per quanto per motivi ben differenti.

Prima di entrare nel merito delle innovazioni, mi preme sottolineare come entrambe siano frutto dell’ingegno dei nostri ricercatori. Sono infatti tra le protagoniste della XVI edizione del Premio nazionale per l’innovazione (PNI) ospitato quest’anno presso l’Università di Verona. Alla competizione partecipano i migliori progetti d’impresa innovativa, a loro volta vincitori delle quindici StartCup ovvero le competizioni regionali che coinvolgono università e incubatori associati. Insomma il meglio delle neoimprese e delle startup italiane.

 

In merito alle protagoniste della puntata, la loro innovazione deriva dal ricorso a magneti, il cui utilizzo però è ben diverso.

La prima idea è stata sviluppata da Relief, una startup nata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Istituto di BioRobotica) prima nella competizione StartCup Toscana e vincitrice della sezione Life Sciences – per il miglioramento della salute delle persone – del PNI.

Consiste in un dispositivo endouretrale, un meccanismo studiato per ripristinare la continenza urinaria, la cui tecnologia è stata sviluppata dalla startup con la collaborazione di Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro) ed è stata brevettata.

Il concetto è tanto semplice quanto efficace: all’interno del mini dispositivo, che passando attraverso l’uretra viene posizionato all’imbocco della vescica, trova posto un piccolo magnete che permette l’apertura e la chiusura del dispositivo il quale, in pratica, funge da valvola. Il magnete interno, infatti, è in grado di interagire con un altro magnete portatile, questa volta esterno, che viene comandato direttamente dal paziente.

I ricercatori hanno spiegato che non solo è efficace e minimamente invasivo, ma è anche adattabile all’anatomia sia maschile che femminile, e può essere sempre facilmente rimosso. Una soluzione, in sostanza, capace di risolvere un problema che spesso finisce per limitare la libertà della persona.

 

Anche la seconda innovazione – premiata al PNI con il premio speciale EIT Health Innostars del consorzio European institute of technology and innovation – utilizza il magnetismo, ma di tutt’altro genere. Il sorriso ritrovato in questo caso, infatti, ha a che fare proprio con il sorriso in sé o meglio con i denti.

La startup in questione di chiama Maga Orthodontics, vincitrice della StartCup Sardegna. L’idea sviluppata dall’azienda è un apparecchio ortodontico magnetico senza fili che permette di dire addio a mascherine, placchette e tiranti che sono stati l’incubo di tanti bambini e non solo. Il sistema – anche in questo caso brevettato –, come spiegano i ricercatori, si basa sul ricorso a magneti progettati con specifici software che studiano virtualmente le condizioni del cavo orale e stabiliscono come i magneti dovranno interagire tra loro per spostare i denti in maniera estremamente precisa e automatizzata. Il dispositivo è di piccole dimensioni, così da non recare fastidio in bocca, ed è posizionato sul palato da cui agisce sul set di piccoli magneti collocati anch’essi all’interno della bocca, ognuno in corrispondenza dei denti sui quali dovrà andare ad agire.

I software sono in grado di studiare e riprodurre tridimensionalmente i movimenti dentali, tenendo conto di tutti i fattori in gioco. La progettazione, non a caso, è stata affidata ad Astarte strategies, un’azienda esperta in simulazione ingegneristica di altissima precisione che ha collaborato con Maga Orthodontics.

Insomma di qualsiasi parte del corpo si tratti, pare proprio che il nostro benessere e la nostra salute potranno dipendere sempre più spesso dall’interazione di forze magnetiche, grazie a tecnologie decisamente attraenti.

 

 

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