Su la testa!
Scritto da Raffaella Quadri in data Gennaio 16, 2019
Contro la cattiva abitudine di guardare in basso verso il proprio inseparabile smartphone, un’azienda canadese ha sfoderato un paio di occhiali intelligenti che avvisano di correggere la postura anche – ironia della sorte – attraverso un’App sul telefonino. Dal problema alla soluzione.
Raffaella Quadri per Radio Bullets. Musica di Walter Sguazzin.
Schiere di mamme e insegnanti l’hanno ripetuto all’infinito: «stai dritto con la schiena!»; raccomandazioni non prive di un loro perché, tanto che ce le sentiamo risuonare nella testa anche a distanza di decenni.
Per coloro invece che non se lo sono mai sentito dire oppure che non hanno mai voluto ascoltare, adducendo come scusa di essere dotati di memoria selettiva, viene in soccorso la tecnologia!
Curvarsi sempre su se stessi è una malattia dei nostri tempi… continuamente chini su tastiere, telefonini, tablet ecc., sembriamo destinati a una vecchiaia passata a guardarci gli alluci. La malsana abitudine è talmente diffusa da essere stata diagnosticata come sindrome, nello specifico si parla di Sindrome da visione al computer (Computer vision syndrome) e di Text neck o “collo da messaggio” come lo traducono alcuni ed è il nome utilizzato per descrivere il dolore alle vertebre cervicali provocato dal guardare continuamente in basso verso il proprio dispositivo, creando con il tempo, un vero e proprio danno fisico.
Con l’intento di scongiurare questo triste destino delle generazioni odierne, un’azienda ha pensato di contrastare il diffuso difetto posturale e ha progettato un paio di occhiali speciali.
Fondata nel 2015, la canadese Medical Wearable Solutions ha presentato al CES 2019 di Las Vegas i suoi EyeForcer.
All’apparenza sembrano comuni occhiali da vista, ma nascondono innovazioni sia nella montatura sia nelle lenti. Nelle bacchette degli occhiali si nascondono minuscoli sensori in grado di misurare l’angolo di visione di chi li indossa, attivandosi in base alla posizione assunta dagli occhiali. Quando si piega eccessivamente la testa in avanti – cosa che avviene molto più spesso di quanto non ci si accorga, soprattutto nel momento in cui si è intenti a consultare il cellulare –, il sensore rileva una posizione scorretta del collo e attiva una luce a led – personalizzabile – collocata nella parte interna della bacchetta, che si accende avvisando della postura errata, per spegnersi solo quando si riportano testa e schiena nella giusta posizione, raddrizzando così la colonna vertebrale.
Per chi invece fosse infastidito dalla luce led, la soluzione può arrivare direttamente dallo smartphone che si sta utilizzando, la App EyeForcer – disponibile per iOS e Android, e scaricabile gratuitamente sia dall’App Store di Apple sia da Google Play – consente di ricevere una notifica quando i sensori degli occhiali rilevino che si è superato l’angolo di sicurezza.
È anche possibile attivare entrambe le opzioni, luce led e App, contemporaneamente.
Ma non è tutto. Di speciale gli occhiali EyeForcer hanno anche le lenti anti luce blu, in grado quindi di proteggere gli occhi dalla tipologia di luce emessa dagli schermi di computer e dispositivi mobili. Ad ogni modo è possibile anche fare montare le lenti graduate secondo la propria necessità.
Gli occhiali sono in vendita direttamente sul sito web di Medical Wearable Solutions, a un costo di 200 dollari. Il modello è unisex e disponibile in due colori, nero e marrone.
Bando quindi alle genitoriali indicazioni di vita?! Non sia mai! Ma forse qualche mamma potrebbe fare inforcare gli occhiali ai figli e risparmiare un po’ di fiato, lasciando fare il resto alla tecnologia. Come a dire: dal problema alla soluzione.
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