Un peso, una misura
Scritto da Raffaella Quadri in data Maggio 22, 2019
Prendere le misure e dare il giusto peso, dal 20 maggio 2019 possiamo farlo con assoluta precisione. Una data storica per la scienza, perché cambia il Sistema Internazionale delle unità di misura, fissato ora da costanti fisiche. Ci attende un futuro di precisione quantistica.
Raffaella Quadri per Radio Bullets. Musiche di Walter Sguazzin.
Photo credits: Inrim
Per indicare cosa sia accaduto pochi giorni fa, il 20 maggio 2019, è sufficiente una definizione tanto semplice quanto esplicita: svolta epocale.
È iniziata una nuova era e a spiegare di cosa si tratti intervengono gli scienziati dell’Inrim (Istituto nazionale di ricerca metrologica), gli esperti italiani di pesi e misure.
La grande novità riguarda l’SI che dal 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale della metrologia, è ufficialmente cambiato.
SI è l’acronimo di Sistema Internazionale delle unità di misura che è stato ufficialmente rinnovato, adottando sette nuove unità di misura di base. A cambiare, in particolare, sono il chilogrammo, il metro, il secondo, l’ampere, il kelvin, la mole e la candela.
Le unità di misura di base si riferiscono ad altrettante grandezze fisiche di base – per esempio la grandezza fisica della lunghezza ha come propria unità di misura di base il metro, il tempo ha il secondo, la massa il chilogrammo e così via – da queste unità definite appunto di base si ricavano poi tutte le altre unità di misura che sono chiamate, proprio per tale ragione, “unità derivate”. Quella appena introdotta è quindi davvero una modifica storica.
Per capire il senso di questa rivoluzione in pesi e misure e da dove prenda le mosse dobbiamo tornare a qualche mese fa, al 16 novembre scorso, quando nel corso della XVI Conferenza generale dei pesi e delle misure (Cgpm) è stato definito e approvato il nuovo Sistema Internazionale delle misure.
Un lavoro tutt’altro che semplice e per nulla rapido. Le nuove definizioni sono state stabilite non più prendendo come riferimento oggetti materiali, come per esempio il Prototipo internazionale del chilogrammo, un cilindro in platino-iridio che era stato sino ad ora lo standard per definire il valore del chilo, bensì in base ad alcune costanti della fisica ovvero grandezze fisiche universali in natura e che non possono mutare nel tempo, fissando in questo modo i valori delle unità sempre e ovunque.
Tali costanti permetteranno di riprodurre nei laboratori metrologici di tutto il globo gli stessi precisi campioni di riferimento senza il pericolo che cambino – come si ritiene sia successo al vecchio standard del chilo.
Tutto questo consentirà d’ora in poi alle misure di avere due caratteristiche fondamentali: essere assolutamente affidabili ed essere comparabili a livello internazionale.
Per determinare i loro nuovi valori assoluti ci sono voluti naturalmente anni di studi e ricerche.
Cosa cambierà per noi? Possiamo stare tranquilli o, se preferite, possiamo metterci il cuore in pace: per quanto mi riguarda la bilancia continuerà a indicare troppo, il metro continuerà a dire che è meglio mettere i tacchi e l’orologio non smetterà di ricordarmi che arriverò in ritardo. Un chilogrammo continuerà a essere tale e nessuno di noi si accorgerà di nulla, a parte chi dovrà avere a che fare con le misurazioni, soprattutto quelle incredibilmente piccole – nell’ordine di nano misurazioni – e che devono essere scientificamente precisissime.
Se vi state chiedendo, infine, perché come data sia stata scelta proprio quella del 20 maggio, la risposta è in una ricorrenza. Come spiegano gli esperti dell’Inrim, quello stesso giorno del lontano 1875 fu firmato un trattato che stabiliva il ricorso all’attuale sistema di misurazione. I firmatati di quella che fu chiamata la “Convenzione del Metro” furono diciassette – e tra loro vi era anche l’Italia – ma ad adottare il sistema furono poi oltre cento paesi nel mondo.
E ancora oggi il 20 maggio si celebra la Giornata mondiale della metrologia.
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