Una voce dalla SeaWatch

Scritto da in data Luglio 24, 2018

Selene è un’infermiera specializzata nell’emergenza. Nelle sue vacanze da un anno e mezzo ha deciso di partecipare alle missioni delle navi di ong che pattugliano il Mediterraneo per intercettare i barconi dei migranti che rischiano il naufragio e l’annegamento. Questo dopo che l’Italia decise di chiudere nel dicembre 2014 l’operazione di search and rescue Mare Nostrum. Dopo un naufragio in cui morirono 800 persone, nell’aprile del 2015, sono tornate le navi di soccorso nel mediterraneo: non più quelle militari dell’Italia e dell’Europa ma quelle di diverse ong da Medicin sans frontiers a Save the Children alla ong tedesca Jugend Rettet. 

Selene è salpata prima con la Juventa e poi quest’anno con la SeaWatch che però non ha effettuato missioni perché è stata bloccata Malta dalle autorità locali per presunti controlli di registrazione della nave che mai avevano dato problemi in precedenza. Secondo Selene i motivi sono politici, ovvero quello di togliere i testimoni dell’accordo Italia ed Europa con la Libia che sta aumentando i numeri di morti in mare e riporta i migranti in mano agli aguzzini da cui scappano. Cecilia Ferrara su Radio Bullets l’ha intervista, ecco cosa si sono dette


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