15 gennaio 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Gennaio 15, 2021
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- Afghanistan: un murale di protesta contro l’uccisione dei giornalisti.
- L’Onu prevede che la designazione dei ribelli houthi come terroristi secondo gli USA, porterà in Yemen la peggiore carestia degli ultimi 40 anni.
- Palestina: elezioni parlamentari potrebbero tenersi il 22 maggio.
- A due siriani il premio Gandhi per la pace.
- Canada: minacce di morte alla top manager della Huawei agli arresti domiciliari.
- Terremoto in Indonesia: raso al suolo un ospedale.
- Argentina: agenti di polizia fanno irruzione a una festa e vengono scambiati per spogliarellisti.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Yemen
Un alto funzionario delle Nazioni Unite ha chiesto la revoca della decisione degli Stati Uniti di designare gli houthi dello Yemen come organizzazione terroristica straniera, avvertendo che la decisione porterà a una grave carestia. Il capo umanitario delle Nazioni Unite, Mark Lowcock, si è espresso contro la designazione giovedì. «Primo, qual è il probabile impatto umanitario? La risposta è: una carestia su vasta scala, una scala che non abbiamo visto per quasi 40 anni», ha detto. Secondo i numeri delle Nazioni Unite, circa l’80% degli yemeniti fa affidamento sugli aiuti e 13,5 milioni di persone affrontano un’acuta insicurezza alimentare. Queste terribili condizioni sono il risultato diretto della guerra allo Yemen guidata dagli Stati Uniti e dai sauditi, iniziata nel 2015. La coalizione bombarda regolarmente le infrastrutture civili e impone un blocco al paese. Circa il 70% della popolazione dello Yemen vive in aree controllate dagli houthi, dove la malnutrizione è la più grave. Designare gli houthi come organizzazione terroristica potrebbe criminalizzare il lavoro svolto dalle organizzazioni umanitarie, poiché gli houthi sono l’autorità con cui hanno a che fare.
L’amministrazione Trump ha detto che consentirà esenzioni per i beni umanitari, ma Lowcock afferma che non è abbastanza. L’unica cosa che impedirebbe la carestia è un «ribaltamento della decisione» di designare gli houthi come organizzazione terroristica. Gli yemeniti temono che la designazione possa tagliare le rimesse dei familiari che vivono all’estero, cosa su cui la Banca Mondiale stima che uno yemenita su 10 faccia affidamento per sopravvivere. La designazione entrerà in vigore il 19 gennaio, l’ultimo giorno in carica del presidente Trump. Le Nazioni Unite, le ONG e i membri del Congresso chiedono a Joe Biden di annullare la designazione come uno dei suoi primi atti in carica.
Siria
La Promoting Enduring Peace, un’organizzazione americana, ha annunciato che il prestigioso premio Gandhi andrà quest’anno a due siriani: il dottor Zaher Sahloul e Maysoon Almisri. Sahloul è un medico e l’ex presidente della Syrian American Medical Society (SAMS), mentre Almisri è una ex volontaria della Protezione civile siriana (nota anche come White Helmets) che ha salvato i civili coinvolti nella guerra civile. Il Gandhi Peace Award viene assegnato dal 1960. Suoi vincitori sono stati Eleanor Roosevelt, Dorothy Day, Benjamin Spock, Caesar Chavez, Martin Luther King Jr., Bill McKibben, Ralph Nader, Amy Goodman, Jackson Browne e molti altri. Il premio consiste in 5.000 dollari e una medaglia “Peace Bronze”, fatta con metalli estratti da sistemi di armi nucleari in disuso. Questa è la prima volta che viene assegnato a un siriano o a un musulmano americano.
The Syrian Observer ha parlato con entrambi i vincitori per capire che significato abbia questo premio per loro e per la causa siriana. Il dottor Sahloul ha affermato di considerare il premio come un riconoscimento non a lui personalmente, ma agli operatori sanitari siriani in prima linea nella difesa della neutralità medica e che hanno costruito la resilienza all’interno delle loro comunità durante i 10 anni di guerra. Ha detto che il premio riconosce la brillante prestazione del personale medico che ha combattuto per la sicurezza del popolo siriano, «nonostante le risorse limitate, l’uso frequente di tattiche d’assedio barbare, armi chimiche, armi illegali come le bombe a grappolo e, soprattutto, l’essere sistematicamente presi di mira dal regime di Assad e dalla Russia».
Maysoon Almisri ha detto a The Syrian Observer di sentirsi moralmente motivata dal premio. Dice che questo è arrivato proprio al momento giusto per evidenziare la grande sofferenza del popolo siriano. «Il popolo siriano sta sopportando la negligenza della comunità internazionale. La loro agonia continua ancora oggi. La mia organizzazione continua il suo lavoro in circostanze estremamente difficili».
Israele e Palestina
Le elezioni parlamentari palestinesi potrebbero tenersi il 22 maggio e quelle presidenziali due mesi dopo. Lo ha detto in una intervista a The Voice of Palestine − ripresa dall’agenza Wafa − Azzam al-Ahmad, membro sia del Comitato esecutivo dell’Olp sia di quello centrale di Fatah, il partito del presidente Mahmoud Abbas.
Un palestinese con cittadinanza israeliana, Bashar Zubeidat, 19 anni, è morto lunedì per le ferite riportate venerdì, dopo essere stato colpito dalla polizia israeliana.
In risposta al suo omicidio, centinaia di palestinesi arabo israeliani sono scesi in strada per protestare contro la sua morte e le molte altre vittime recenti per mano della polizia e delle forze di sicurezza israeliane.
Lunedì i medici del Rambam Israeli Hospital di Haifa hanno riferito che Zubeidat, del villaggio di Basmat Tab’oun, vicino Haifa, è morto per le gravi ferite subite venerdì 8 gennaio 2021.
Il Mossawa Advocacy Center for Rights of Arab Citizens of Israel ha dichiarato di aver contattato il Dipartimento investigativo della polizia israeliana per ottenere informazioni sulla sparatoria fatale, ed è stato informato che il giovane ucciso era seduto in macchina al posto passeggero e che l’autista ha cercato di scappare quando la polizia gli ha intimato di fermarsi. Il Centro ha anche riferito che, durante l’inseguimento, la polizia ha sparato molti colpi contro l’auto ferendo Zubeidat, prima di arrestare altre due persone che erano a bordo.
Algeria: cinque civili sono rimasti uccisi e tre feriti nell’esplosione di un ordigno artigianale al loro passaggio, nella regione algerina di Tebessa, nell’est del paese. Lo rende noto il ministero algerino della Difesa.
Coronavirus
Brasile, primo caso reinfezione con variante amazzonica. Libano in rigido lockdown: negozi alimentari aperti solo con delivery. Lockdown anche in Tunisia e Cile. Regno Unito: ospedali strapieni, impatto su trapianti e urgenze. Sempre il Regno Unito blocca le persone che arrivano dal Sudamerica e dal Portogallo. Francia: da domani per 15 giorni, coprifuoco anticipato alle 18.
Russia
I giudici al processo di un attivista per i diritti civili, colpevole di aver deriso il presidente Vladimir Putin e due dei suoi stretti collaboratori in un video di YouTube, hanno vietato ai giornalisti di partecipare al procedimento, dicendo di aderire alle restrizioni per combattere la diffusione del coronavirus. I giudici del tribunale distrettuale militare centrale della città di Samara il 14 gennaio hanno rifiutato di consentire alla corrispondente di RFE / RL Yekaterina Mayakovskaya di assistere al processo in corso contro Karim Yamadayev, citando le restrizioni del virus.
Yamadayev, un ex agente di polizia in Tatarstan, è stato arrestato nel gennaio 2020 e accusato di promozione del terrorismo e insulto alle autorità per un video che ha pubblicato alla fine del 2019 sul suo canale YouTube chiamato Judge Gramm. Il video in questione mostra Yamadayev, vestito da giudice, che legge condanne a morte per due uomini le cui teste sono coperte di sacchi neri. Un cartello bianco pende dal collo con i nomi “Dmitry Peskov” e “Igor Sechin”. Peskov è da lunga data il portavoce per la stampa di Putin, mentre Sechin è il potente capo del gigante petrolifero statale russo Rosneft. Un altro uomo presente nello show ritrae un terzo imputato, anch’egli con la testa coperta da un sacco nero e un cartello con il nome “Vladimir Putin”.
Afghanistan
Un pittore afghano non udente di nome Milad Mohammadi ha dipinto il ritratto del defunto presentatore di TOLOnews Yama Siawash su un muro nella città di Kabul per protestare contro i recenti attacchi ai giornalisti in Afghanistan. Il pittore descrive i giornalisti come gli eroi della libertà di stampa in Afghanistan, e chiede al governo afghano di indagare sull’omicidio del giornalista. Nel frattempo, numerosi giornalisti e membri della società civile in varie province hanno firmato una petizione chiedendo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di incaricare una commissione per indagare sui casi di omicidi di giornalisti afghani. «I giornalisti sono quelle persone che sollevano e mostrano il dolore della gente», ha detto Ghulam Jailani, il padre dell’artista. «La gente deve sapere perché i giornalisti sono stati presi di mira e uccisi, perché la voce della libertà è stata interrotta», ha detto il giornalista Zahir Nekzad.
L’aumento delle uccisioni mirate di giornalisti e membri delle organizzazioni della società civile negli ultimi mesi ha scatenato proteste in tutto il paese. Giovedì gli attivisti nelle province di Jawzjan, Helmand, Herat, Bamiyan e Parwan hanno accusato il governo di trascurare gli attacchi alla comunità giornalistica afghana e agli attivisti della società civile. Hanno firmato una petizione in cui chiedono al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di avviare un’indagine indipendente su questi omicidi e hanno messo sotto pressione il governo afghano perché risponda. La scorsa settimana, Reporter Senza Frontiere (RSF) ha affermato che il governo afghano non ha la capacità di indagare sui casi di omicidio di giornalisti afghani e che l’organizzazione presenterà una denuncia ai tribunali internazionali.
Mercoledì i talebani hanno rilasciato una dichiarazione nella quale il gruppo ha respinto qualsiasi coinvolgimento nell’ondata di uccisioni mirate che hanno tolto la vita a molti giornalisti e attivisti della società civile nel paese. L’Afghanistan è classificato al 122° posto, su 180 paesi, nel World Press Freedom Index 2020 di RSF.
Quelli che hanno perso la vita nel 2020 sono:
Safar Mohammad Atal, un conduttore di Samson Radio a Helmand
Ahmad Khan Nawid, un conduttore di Ghor Radio nella città di Feroz Koh
Mir Wahid Shah Amiri, reporter televisivo Khorshid TV a Kabul
Shafiq Zabih, cameraman di Khorshid TV
Elyas Daee, reporter di Radio Azadi a Helmand
Malala Maiwand, conduttrice di Enekas TV a Nangarhar
Rahmatullah Nekzad, giornalista freelance di Ghazni
Tahir Khan, un autista di Enekas TV a Nangarhar
Il primo giorno del 2021 un giornalista, Bismillah Adil Aimaq, è stato ucciso in un attacco da parte di uomini armati sconosciuti a Ghor. Era a capo di una stazione radio locale della provincia.
Canada
La responsabile finanziaria del colosso cinese Huawei, Meng Wanzhou, agli arresti domiciliari a Vancouver, in Canada, è stata oggetto di minacce di morte con dei proiettili inviati in una lettera. L’episodio è stato denunciato dalla compagnia che garantisce la sicurezza della top manager cinese. Meng, di cui Pechino chiede con insistenza il rilascio, anche alla luce della vertenza degli Stati Uniti contro Huawei, è stata arrestata in Canada, all’aeroporto internazionale di Vancouver, a fine 2018 su richiesta degli Stati Uniti con l’accusa di aver aggirato le sanzioni americane all’Iran. È agli arresti domiciliari dopo essere stata scarcerata dietro pagamento di una cauzione. Meng è impegnata in una causa giudiziaria in Canada per evitare l’estradizione negli Stati Uniti.
Stati Uniti
Andrew Yang si è candidato al posto di sindaco di New York. In un video di due minuti e mezzo, l’ex candidato alla Casa Bianca ha annunciato la sua decisione: «Dobbiamo realizzare il sogno di Martin Luther King di un reddito minimo garantito e dobbiamo dare risorse a chi ne ha più bisogno», ha detto.
Joe Biden non arriverà più in treno a Washington per il giuramento del 20 gennaio come di solito prevede il protocollo: lo riferisce la Cnn citando due fonti che evocano motivi di sicurezza dopo l’assalto al Congresso e le minacce di nuove proteste armate. Per l’inaugurazione autorizzati a Washington 21mila militari della Guardia Nazionale.
Giovedì sera la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto la sentenza di un tribunale di grado inferiore, secondo cui le ultime due esecuzioni federali programmate dall’amministrazione del presidente Donald Trump dovevano essere ritardate per consentire ai condannati di riprendersi dal Covid-19. Una corte d’appello federale aveva revocato lo stop alle esecuzioni che un altro tribunale aveva concesso ai condannati Cory Johnson e Dustin Higgs perché entrambi malati di Covid-19.
L’esecuzione di Johnson in calendario ieri sera è stata eseguita e il detenuto dichiarato morto alle 23.34, quella di Higgs lo sarà oggi. I due sono entrambi afro-americani. Martin Luther King III, il primogenito di Martin Luther King, ha criticato con forza le due imminenti iniezioni letali. «Domani − che sarebbe oggi − mio padre avrebbe compiuto 92 anni. Lui aborriva la pena di morte. Le esecuzioni di uomini neri il giorno del suo compleanno sono un oltraggio alla sua memoria», ha scritto in un intervento su The Washington Post.
Tra i nuovi arresti della polizia per l’assalto al Congresso c’è stato ieri Kevin Seefried, immortalato mentre impugnava una bandiera sudista dei confederati. L’immagine dell’uomo − che vive nel Delaware − è stata una delle più condivise sui social network durante l’attacco.
Haiti
Mentre il 7 febbraio si avvicina − la data in cui l’opposizione sta valutando le dimissioni del presidente haitiano Jovenel Moïse − forze politiche hanno invocato una rivolta generale. Il Movimento Popolare Dessaliniano (MOPOD) ha chiesto agli haitiani di scendere in piazza oggi contro quello che considerano un regime corrotto e illegittimo, per poi raggiungere un accordo politico con settori separati che porterà alla stabilità. Non è l’unico partito dell’opposizione che si è pronunciato a favore della manifestazioni, mezzo di pressione sulle dimissioni del presidente per consentire l’istituzione di un governo di transizione da raggiungere con un accordo politico. Oltre al MOPOD, il Settore Democratico e Popolare e la Direzione dell’Opposizione Democratica hanno chiesto di scendere in piazza fino al 7 febbraio. La data commemora i 35 anni dalla fine della dittatura e il giorno in cui il presidente si insedia.
Messico
Il Messico non perseguirà Salvador Cienfuegos: lo ha detto l’ufficio del procuratore generale in una dichiarazione giovedì, nonostante le accuse dei pubblici ministeri negli Stati Uniti secondo cui l’ex ministro della Difesa avrebbe collaborato con un importante cartello della droga. A novembre un giudice federale ha accolto una richiesta del governo degli Stati Uniti di ritirare le accuse di droga contro Cienfuegos e di rimandarlo in Messico, cosa che avrebbe dovuto ripristinare la fiducia nei legami di sicurezza dei due paesi vicini. L’ufficio del procuratore generale ha affermato che l’analisi delle prove ha mostrato che Cienfuegos «non ha mai avuto incontri con membri dell’organizzazione criminale indagata dalle autorità statunitensi, né ha mantenuto alcuna comunicazione con loro, né ha compiuto atti tendenti a proteggere o aiutare tali individui». Cienfuegos, membro del governo dell’ex presidente Enrique Peña Nieto, venne arrestato a ottobre all’aeroporto internazionale di Los Angeles e accusato dai pubblici ministeri statunitensi di collaborare con uno dei più potenti cartelli della droga messicani.
Argentina
Quando la polizia ha fatto irruzione, durante una festa di scambisti in una fattoria remota, gli ospiti hanno creduto che gli agenti in divisa fossero spogliarellisti ingaggiati per uno spettacolo. Venti coppie sono state accusate di aver infranto le restrizioni del Covid-19 durante la festa tenuta segreta nella città argentina di Mar del Plata, a 380 km (236 miglia) a sud della capitale Buenos Aires.
India
Centinaia di migliaia di pellegrini si stanno muovendo verso la città di Haridwar, in Uttarakand, nel nord dell’India, dove ieri, lungo le rive del fiume Gange, sono iniziate le celebrazioni del Kumba Mela, la più partecipata cerimonia indù. Circa 800mila persone si immergeranno nelle acque del fiume, ritenute sacre. L’evento durerà sette settimane ed è stato autorizzato dal governo nonostante le preoccupazioni per la pandemia.
Bangladesh
Un incendio ha investito un grande campo profughi rohingya nel sud del Bangladesh, distruggendo centinaia di case, hanno detto i funzionari del governo. Non sono state segnalate vittime, ma l’UNHCR ha affermato che più di 550 case che ospitano circa 3.500 persone e 150 negozi sono state totalmente o parzialmente distrutte dall’incendio. L’incendio è scoppiato ieri nel campo di Nayapara, nel distretto di Cox’s Bazar, dove risiedono più di un milione di rifugiati rohingya provenienti dal Myanmar. Nayapara è un vecchio campo che è stato avviato decenni fa. Mohammed Shamsud Douza, un alto funzionario dei rifugiati, ha detto che i vigili del fuoco hanno impiegato due ore per mettere sotto controllo l’incendio.
Indonesia
Questa mattina un terremoto 6.3 ha scosso l’isola di Sulawesi uccidendo almeno 26 persone e ferendone 24, ma il bilancio è provvisorio. Decine di case, uffici governativi e un’importante struttura medica sono state ridotte in macerie.
Suasana Kantor Gubernur Sulbar di Mamuju pagi ini yang rata dengan tanah akibat gempa besar 6,2 SR yang terjadi dini hari tadi. Hingga saat ini belum diketahui jumlah korban jiwa akibat kejadian ini. via @Daeng_Info @BNPB_Indonesia#prayforSulbar pic.twitter.com/ZPRBv9CIKn
— Radio Elshinta (@RadioElshinta) January 15, 2021
Indonesia Earthquake Flattens Hospital; Patients, Staff Trapped Inside https://t.co/hh5m5oxGPO pic.twitter.com/36bRhxUZBV
— NDTV News feed (@ndtvfeed) January 15, 2021
Il capo dell’agenzia indonesiana per la gestione dei disastri, Raditya Jati, ha detto che almeno 2.000 residenti hanno evacuato l’area, alcuni trovando riparo in rifugi temporanei, aggiungendo che si stanno mandando i primi soccorritori per assistere le vittime del terremoto. «I bisogni urgenti sono sotto forma di beni di prima necessità, coperte e materassini, tende familiari, servizi medici e teloni», ha aggiunto Jati, segnalando inoltre che la rete elettrica è stata messa fuori uso dalla scossa.
Hong Kong
La polizia di Hong Kong, a tutela della sicurezza nazionale, ha arrestato 11 persone in un raid. Tra queste Daniel Wong, avvocato di lungo corso noto per le battaglie sui diritti umani. L’operazione, secondo i media locali, è collegata ai 12 attivisti pro-democrazia che ad agosto furono arrestati dalla guardia costiera cinese mentre tentavano di raggiungere Taiwan in motoscafo.
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