I Paesi africani sono pronti al vaccino anti-Covid?

Scritto da in data Dicembre 16, 2020

«La preparazione dei Paesi africani ai vaccini Covid-19 richiederà una pianificazione ponderata e un coordinamento senza precedenti tra un’ampia gamma di parti interessate». A dirlo è il dottor Githinji Gitahi, Global CEO di Amref Health Africa, dottore keniota e co-autore di uno studio, insieme a Rosemarie Muganda-Onyando (PATH) e Edwin Macharia (Dalberg Advisors), sul tema vaccini in Africa.

La pandemia di Coronavirus, spiega Amref, ha causato la perdita di migliaia di vite e lo sconvolgimento di altri milioni, nel continente africano. Mentre gli scienziati si affrettano a trovare, produrre e fornire un vaccino sicuro ed efficace, la preparazione dei Paesi a un eventuale lancio del vaccino è essenziale, insieme agli impegni per garantire un accesso equo. La ripida diffusione di disinformazione e la conseguente mancanza di fiducia delle comunità nell’immunizzazione rappresenta un ulteriore ostacolo che dovrà essere affrontato in questo scenario.

Matshidiso Moeti, Direttrice Regionale dell’Oms per l’Africa, ha lanciato un appello per un accesso equo ai vaccini, sottolineando che i Paesi africani sono troppo spesso messi in secondo piano rispetto a ciò che riguarda l’accesso alle nuove tecnologie e gli interventi di salute pubblica, compresi appunto i vaccini. «La leadership del continente dovrebbe quindi rimanere impegnata e coinvolta nell’eventuale lancio del vaccino anti-Covid-19, assicurandone un’ampia distribuzione per soddisfare le esigenze dell’intera popolazione».

Amref

La strategia di vaccinazione

I leader africani hanno espresso il loro impegno a garantire un vaccino efficace per le loro popolazioni attraverso il “Consortium for Covid-19 Vaccine Clinical Trial (CONCVACT)” guidato dall’Unione Africana. In collaborazione con PATH e il Gavi CSO Steering Committee, Dalberg Advisors e Amref Health Africa hanno ospitato la serie bisettimanale di incontri virtuali, “The Africa Dialogue Webinar Series”. Le priorità individuate sono:

  • coinvolgere le comunità per combattere la sfiducia, ridurre al minimo l’esitazione vaccinale e informare meglio gli opinion-leader chiave e il pubblico generale sulla necessità dell’immunizzazione e sui suoi benefici;
  • rimuovere le rigide barriere relative alla regolamentazione e all’approvazione dei vaccini Covid-19 in tutto il continente, accelerando l’ottenimento di processi regolatori armonizzati e l’autorizzazione rapida da parte dei Paesi ai vaccini Covid-19 sicuri ed efficaci;
  • sfruttare la partecipazione dei Paesi africani allo strumento COVAX per rafforzare il potere contrattuale comune e garantire che l’Africa possa accedere a una quota sufficiente della fornitura globale di vaccini;
  • sllocare finanziamenti per garantire la preparazione e l’accesso ai vaccini anti-Covid-19 e rafforzare la capacità dei sistemi di erogazione dei servizi di immunizzazione. Tra questi, la catena di approvvigionamento, i requisiti della catena del freddo per i vaccini e le attività di generazione della domanda;
  • promuovere la capacità di produzione regionale di vaccini per sostenere la domanda del continente per i vaccini Covid-19, migliorando il commercio tra Paesi;
  • mantenere, ripristinare e rafforzare i servizi di immunizzazione di routine e il recupero dalle interruzioni correlate al Covid-19.

Per raggiungere l’obiettivo di vaccinare almeno il 60% della popolazione, l’Africa avrà bisogno di circa 1,5 miliardi di dosi di vaccino che, secondo le stime attuali, potrebbero costare tra gli 8 e i 16 miliardi di dollari, con costi aggiuntivi del 20-30%, per il programma di distribuzione vaccinazione, nota ancora Amref.

Cosa significa questo per i Paesi africani ora e per le future pandemie?

Nella strategia di sviluppo e accesso ai vaccini anti-Covid recentemente pubblicata, il primo obiettivo chiave è quello di accelerare il coinvolgimento dell’Africa nella ricerca e nello sviluppo del vaccino, si legge ancora nella nota di Amref. Secondo l’African Academy of Sciences, solo il 2% degli studi clinici condotti in tutto il mondo si verifica nel continente africano. Gli investimenti in ricerca e sviluppo porteranno da ultimo a una maggiore efficacia dei vaccini per le popolazioni di tutto il continente.

«È giunto il momento di stabilire strutture adatte per un’efficace immunizzazione. Oltre al coinvolgimento negli studi clinici, i Paesi dovrebbero dare la priorità ai finanziamenti per l’immunizzazione e seguire le linee guida stabilite per la preparazione e la distribuzione dei vaccini a livello locale», conclude il documento. «Per esempio, devono essere predisposti scrupolosi piani per definire chi somministrerà il vaccino e dove, insieme a protocolli per processi di vaccinazione sicuri ed efficaci nelle cliniche e in ambienti di vaccinazione di massa che rispettino le norme anti-Covid-19 e che possiedano sistemi di registrazione e segnalazione ottimali, criteri di ammissibilità e programmi vaccinali».

In copertina Amref | Vaccinazione in Africa

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