21 settembre 2020 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Settembre 21, 2020
- Iran: avvocata per i diritti umani detenuta in sciopero della fame ricoverata in ospedale.
- Poliziotti israeliani lo scambiano per un ladro di macchine e sparano alla testa un pastore palestinese.
- Afghanistan: sono tre gli ostacoli che impediscono ai colloqui intra-afghani di decollare.
- La Francia smentisce che gli Hezbollah abbiano immagazzinato sostanze pericolose in Europa.
- India: crolla un palazzo a Mumbai.
- Etiopia: arrestata la più importante figura di opposizione.
- Stati Uniti: arrestata donna sospettata di aver mandato una lettera avvelenata alla Casa Bianca.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
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Iran
Sabato Google per la sesta volta ha preso di mira l’emittente iraniana Press TV, bloccando l’accesso al suo account YouTube ufficiale, citando “violazioni delle leggi sull’esportazione”.
L’avvocata iraniana per i diritti umani Nasrin Sotoudeh, in prigione, è stata ricoverata perché “gravemente indebolita” da uno sciopero della fame che ormai dura da settimane, ha detto il marito. Sotoudeh è stata trasferita all’unità di cure cardiache poco dopo essere stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Taleghani nella capitale Teheran, ha detto sabato Reza Khandan all’agenzia di stampa AFP al telefono. “Ci è stato permesso di vederla per pochi istanti”, ha aggiunto. “È molto debole, ha perso tantissimo peso e ha gli occhi infossati”. Sotoudeh è in sciopero della fame da più di 40 giorni. Sciopero che mirava a chiedere la liberazione dei prigionieri politici e a spingere l’attenzione sulla loro condizione durante la pandemia di coronavirus. Il Covid-19 ha finora ucciso più di 24.000 persone in Iran tra quasi 420.000 infezioni, secondo i dati ufficiali. La sua famiglia ha detto di essere stata informata delle condizioni della donna grazie a uno dei suoi compagni di reclusione. “La prigione non collabora, non rispondono adeguatamente quando chiedi informazioni sulle condizioni (dei prigionieri). Non ci avevano nemmeno detto del suo ricovero in ospedale”, ha detto Khandan. Sotoudeh, 57 anni, è stata arrestata nel 2018 con l’accusa di collusione e propaganda contro i governanti iraniani e alla fine è stata condannata a 38 anni di prigione e 148 frustate. Secondo la legge, deve servire almeno 12 anni.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato sabato che tutte le sanzioni delle Nazioni Unite contro l’Iran sono state ripristinate, un’azione che la maggior parte del resto del mondo rifiuta come illegale e che pone le basi per una brutta resa dei conti presso l’organismo mondiale in vista della sua Assemblea Generale annuale. L’amministrazione Trump ha affermato che l’attivazione del meccanismo di “snapback” nella risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che ha sancito l’accordo nucleare iraniano del 2015, è entrata in vigore alle 20:00 ora orientale. Ciò è avvenuto 30 giorni dopo che il Segretario di Stato Mike Pompeo ha notificato al Consiglio che l’Iran non aveva adempiuto ai propri obblighi ai sensi dell’accordo, noto come Piano d’azione globale congiunto. “In conformità con i nostri diritti… abbiamo avviato il processo di snapback per ripristinare praticamente tutte le sanzioni delle Nazioni Unite precedentemente revocate, compreso l’embargo sulle armi”, ha detto Pompeo. Gli Stati Uniti dovranno ora affrontare l’opposizione degli altri 14 membri del Consiglio di sicurezza che hanno giurato di ignorarla. Dicono che gli Stati Uniti hanno perso la posizione legale per invocare lo “snapback” quando il presidente Donald Trump si è ritirato dall’accordo sul nucleare nel 2018 e ha reimposto le sanzioni americane sull’Iran. Gli Stati Uniti sostengono di mantenere il diritto di farlo in qualità di partecipante originale all’accordo e membro del consiglio. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato sabato al Consiglio di sicurezza che non può intraprendere alcuna azione sulla dichiarazione degli Stati Uniti.
Libano
La Francia ha replicato alle affermazioni degli Stati Uniti, secondo i quali gli Hezbollah hanno immagazzinato sostanze chimiche esplosive in tutta Europa, come riportato da Reuters. Il ministero degli Esteri di Parigi ha respinto le affermazioni di Washington, dicendo che “non c’è nulla di tangibile” per confermare che il gruppo libanese sciita, che ha ramificazioni sia politiche che armate, abbia immagazzinato nitrato di ammonio in Francia. “Qualsiasi attività illegale commessa da un’organizzazione straniera sul nostro territorio verrebbe sanzionata dalle autorità francesi con la massima fermezza”, ha detto ai giornalisti la portavoce del ministero degli esteri, Agnes von der Muhll. Il coordinatore statunitense per l’antiterrorismo, Nathan Sales, ha accusato il gruppo sostenuto dall’Iran di contrabbandare e accumulare nitrato di ammonio – il fertilizzante che ha causato un’esplosione catastrofica a Beirut – in Belgio, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Svizzera. “Conserva queste armi in depositi, in modo da poter condurre importanti attacchi terroristici ogni volta che i suoi padroni a Teheran lo ritengono necessario”, ha detto Sales, senza fornire prove o dettagli delle attività.
#France hits the #US on the head by denying what a senior US State Department official said that Hezbollah operatives have moved ammonium nitrate from Belgium to France, Greece, Italy, Spain and Switzerland in recent years and still be storing the material throughout Europe.
— Elijah J. Magnier (@ejmalrai) September 19, 2020
Trattandosi di una sostanza chimica industriale utilizzata nei fertilizzanti e un esplosivo usato per l’estrazione mineraria, il nitrato di ammonio è considerato sicuro se non contaminato e conservato correttamente. Se contaminato, mescolato con carburante o conservato in modo pericoloso, è estremamente pericoloso. Questo è stato il caso dell’agosto scorso, quando 2.750 tonnellate sono esplose al porto di Beirut, uccidendo almeno 190 persone.
Israele e Palestina
In piena notte, la polizia di frontiera ha fermato una macchina che trasportava tre giovani palestinesi e, senza neanche una parola, di punto in bianco hanno sparato a uno di loro, Abd al Rahman Jabarah, alla testa e ora rischia di perdere la vista. Si è svegliato dal coma solo qualche giorno fa. Jabarah, 22 anni, è un pastore, ed è stato ferito vicino a Nablus. La polizia israeliana ha detto che ha scambiato il ragazzo per il fratello Amar, sospettato di aver rubato una macchina. Tuttavia niente giustifica lo sparo, i ragazzi erano disarmati, non ponevano nessun rischio.
Migliaia di manifestanti israeliani si sono riuniti di nuovo domenica, a Gerusalemme, per chiedere le dimissioni del primo ministro Benjamin Netanyahu: questa è la prima manifestazione di questo tipo dall’inizio di un nuovo blocco nazionale per il coronavirus, attivato venerdì.
Ancora Israele: il presidente honduregno, Juan Orlando Hernandez, e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, hanno dichiarato domenica che l’Honduras spera di spostare la sua ambasciata in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme entro la fine del 2020, decisione che non mancherà di far arrabbiare i palestinesi.
Libia
La Guardia Libica ha recuperato e riportato indietro 128 migranti tra cui donne e bambini. Lo ha twittatto la portavoce di Iom-Un Migration, Safa Msehli, sottolineando come “oltre 8.000 persone che hanno tentato di lasciare il Paese quest’anno, sono state riportate indietro e sottoposte a detenzione arbitraria”. Su ordine del vicepresidente dell’Autorità libica per la lotta alla migrazione clandestina, Mohamed Al-Khoja, i 128 sono stati accolti nel centro Tarik El-Sekka di Tripoli.
Egitto: gli archeologi scoprono 27 sarcofagi ben conservati in un’antica necropoli. Risalgono a più di 2.500 anni fa e da allora non sono stati aperti. Sono stati ritrovati a Saqqara, zona patrimonio universale dell’Unesco.
Sudan
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ricevuto il primo ambasciatore sudanese a Washington in 23 anni. Trump ha approvato l’accreditamento per l’ambasciatore Noureldin Satti, dopo che lo stesso ha presentato le sue credenziali alla Casa Bianca. Satti è stato scelto da Khartoum per assumere la carica di primo ambasciatore a Washington in seguito al miglioramento delle relazioni diplomatiche tra i due paesi lo scorso anno, dopo decenni di contrasti.
Etiopia
La figura dell’opposizione più importante dell’Etiopia, Jawar Mohammed, e altre 23 persone, sono state accusate di reati legati al terrorismo, frode delle telecomunicazioni e altre attività criminali: lo ha annunciato sabato l’Ufficio del procuratore generale. L’Ufficio ha detto che appariranno in tribunale oggi. Le accuse riguardano violenze scoppiate a luglio in alcune parti della capitale, Addis Abeba, e nella regione di Oromia, dopo l’uccisione della cantante Hachalu Hundessa, voce di spicco nelle proteste antigovernative contro il primo ministro Abiy Ahmed 2018. Le autorità dissero che oltre 180 persone erano state uccise nei disordini di luglio. Jawar, un magnate dei media diventato politico, ha un enorme sostegno tra i giovani nella regione di Oromia ed è tornato in Etiopia dopo che Abiy è salito al potere esortando gli esiliati a tornare a casa, per le radicali riforme politiche che lo hanno portato a ricevere il Premio Nobel per la Pace. Gli Oromo costituiscono il più grande gruppo etnico dell’Etiopia, ma non hanno mai ricoperto una carica di primo piano del Paese fino a quando non hanno contribuito a portare Abiy al potere. Ora le tensioni etniche e la violenza intercomunitaria stanno ponendo una sfida crescente alle sue riforme. Jawar è stato ferocemente critico nei confronti del leader etiope per il rinvio delle elezioni generali programmate per agosto e rinviate a causa della pandemia di coronavirus. Il mandato del governo scadrà alla fine del mese prossimo e non è stata fissata una nuova data per le elezioni.
Francia: maltempo nel sud, piogge torrenziali, esondazioni. Disperso un automobilista a Gard.
Germania
Migliaia di persone hanno manifestato a Berlino e in altre città per spingere affinché l’Unione Europea accolga i migranti rimasti senza rifugio in seguito a un incendio che ha distrutto il campo di Moria sull’Isola di Lesbo in Grecia. Tra loro presente anche la zia di Alan Kurdi, il bimbo deceduto su una spiaggia, la cui foto divenne simbolica.
Bielorussia
Decine di migliaia di persone sono scese ancora una volta in piazza a Minsk per protestare contro la rielezione del presidente Lukashenko. Sabato invece avevano manifestato le donne, molte delle quali, parliamo di centinaia, sono state arrestate.
Afghanistan
Tra le pressioni per un cessate il fuoco in Afghanistan, i militari afghani hanno effettuato attacchi aerei nella provincia di Kunduz, prendendo di mira una casa appartenente a un membro talebano e uccidendo 24 civili e ferendone altri 6. Un primo bombardamento aereo ha colpito la casa presa di mira e una vicina, innescando incendi e intrappolando alcuni civili all’interno. Quando i civili del quartiere si sono riversati nelle case per cercare di spegnere l’incendio, è stato lanciato un secondo attacco aereo, uccidendone molti.
Otto giorni dopo la cerimonia di apertura dei negoziati intra-afghani, le squadre di entrambe le parti stanno cercando un accordo su 3 degli oltre 20 articoli di norme e regolamenti per i colloqui di pace a Doha. Sia il team di Kabul che quello dei talebani hanno formato piccoli gruppi chiamati “gruppi di contatto”, nel giorno di apertura dei colloqui il 12 settembre. I gruppi di contatto hanno tenuto finora cinque riunioni per discutere norme e regolamenti, nonché l’ordine del giorno dei negoziati. Il loro disaccordo riguarda tre questioni: il nome dato alla guerra, il sistema legale religioso scelto per i negoziati e la richiesta dei talebani di includere l’accordo USA-talebani come base dei colloqui. Le informazioni fornite da fonti delle due squadre indicano che i talebani insistono affinché la guerra venga chiamata “jihad” e che la giurisprudenza hanafi sia la base religiosa per il processo decisionale nei negoziati. I talebani hanno anche mostrato la loro opposizione a menzionare il nome delle religioni quando si tratti di decisioni che abbiano una base religiosa.
Stati Uniti
La nomina per la successione della giudice Ruth Bader Ginzburg, icona dei diritti legali delle donne deceduta qualche giorno fa, sarà fatta la prossima settimana e sarà un’altra donna: lo ha detto Trump sottolineando durante un comizio che uno dei compiti di un presidente è proprio quello di nominare i giudici della Corte Suprema.
Una giudice ha emesso un’ingiunzione preliminare per bloccare il bando di WeChat voluto da Trump. Il divieto su TikTok intanto è stato rinviato al 27 settembre, mentre sono in corso trattative con Oracle e Walmart.
Una donna, sospettata di aver inviato una busta contenente il veleno di ricino indirizzata alla Casa Bianca, è stata arrestata al confine tra New York e Canada. La donna è stata presa in custodia da ufficiali della dogana e della protezione delle frontiere statunitensi e dovrebbe affrontare le accuse federali. La lettera indirizzata alla Casa Bianca sembra aver avuto origine in Canada, ha detto la Royal Canadian Mounted Police. È stata intercettata in una struttura governativa che controlla la posta indirizzata alla Casa Bianca e al presidente Donald Trump, e un’indagine preliminare ha indicato che è risultata positiva al ricino.
India
È crollato un palazzo di tre piani, questa notte, vicino a Mumbai e potrebbero esserci persone intrappolate: almeno 8 i morti in un bilancio ancora provvisorio. I soccorritori stanno lavorando sulla scena.
Riapre il Taj Mahal chiuso da marzo a causa del coronavirus e nonostante i contagi non diminuiscano. Saranno comunque rigide le regole di distanziamento e non potranno entrare più di 5.000 visitatori al giorno. Biglietti solo online, mascherina e controllo temperatura obbligatori.
Arrestato un giornalista freelance nella capitale indiana accusato di aver trasmesso “informazioni sensibili” a ufficiali dell’intelligence cinese. In una dichiarazione, la polizia di Nuova Delhi ha detto che Rajeev Sharma, 61 anni, è stato arrestato: sequestrati dalla polizia alcuni documenti riservati relativi al dipartimento della difesa indiano, trovati residenza del giornalista. Una donna cinese e il suo partner nepalese sono stati arrestati per aver fornito a Sharma “enormi quantità di denaro” per “aver trasmesso informazioni all’intelligence cinese”.
Ancora India: la National Investigation Agency (NIA) ha dichiarato sabato di aver arrestato nove militanti di al Qaeda che stavano pianificando attacchi in diverse località, compresa la capitale Nuova Delhi. Sei militanti sono stati arrestati nello stato orientale del Bengala occidentale e altri tre nello stato meridionale del Kerala, ha detto la NIA, aggiungendo che gli individui erano “associati al modulo di al Qaeda sponsorizzato dal Pakistan”. Il ministero degli Esteri pakistano non ha risposto a una richiesta di commento. Il Pakistan ha spesso negato di dare sostegno materiale ai militanti.
Thailandia
Sono scesi in piazza ancora una volta migliaia di manifestanti a Bangkok, per protestare contro la monarchia: alcuni attivisti hanno esposto una targa vicino al palazzo reale con la scritta “La Thailandia appartiene al popolo”.
Giappone
Le coppie che vogliono sposarsi avranno un incentivo fino a 6mila Yen, più o meno 4.850 euro. Per ottenere le agevolazioni i futuri sposi dovranno avere un’età inferiore ai 40 anni e un reddito combinato che non superi i 5,4 milioni di yen, pari a 43.000 euro. Al momento solo il 15% delle municipalità del Giappone ha deciso di aderire al programma, ma è probabile che il governo centrale si faccia carico dei costi fino ai due terzi dell’ammontare del bonus a partire dall’anno fiscale 2021. Secondo l’ultimo censimento nazionale il tasso di natalità delle donne in Giappone si assesta a 1,36 che è tra i più bassi al mondo.
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