24 gennaio 2022 – Notiziario

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• Un tribunale del Myanmar condanna a morte due importati attivisti.
• Afghanistan: i talebani ad Oslo parlano con attiviste e società civile.
• Si dimette il presidente armeno.
• Cina: dopo un post su ville costruite illegalmente, scompare il giornalista freelance Song Yangbiao.
• US ordina alle famiglie del personale dell’ambasciata di Kiev di lasciare l’Ucraina.

Questo e molto altro nel notiziario a cura di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.

Afghanistan

Una delegazione talebana, la prima a visitare l’Europa dopo il ritorno al potere dei fondamentalisti islamici in Afghanistan, ha avviato ieri ad Oslo discussioni con membri della società civile afgana, concentrandosi in particolare sui diritti umani, ha affermato il governo norvegese. Guidata dal ministro degli Esteri Amir Khan Mutaqqi, la delegazione ha in programma di affrontare oggi e domani la diplomazia internazionale concentrandosi sulla crisi, il terrorismo, e i diritti umani.
Intervenendo alla fine della prima giornata di colloqui, il delegato talebano Shafiullah Azam ha dichiarato all’Associated Press che gli incontri con i funzionari occidentali sono “un passo per legittimare (il) governo afghano”, aggiungendo che “questo tipo di invito e comunicazione aiuterà ( la) comunità europea, (gli) USA o molti altri paesi per cancellare l’immagine sbagliata del governo afghano”. Questa affermazione potrebbe infastidire i padroni di casa norvegesi. In precedenza, il ministro degli Esteri norvegese Anniken Huitfeldt ha sottolineato che i colloqui “non erano una legittimazione o un riconoscimento dei talebani”. Domenica, 200 manifestanti si sono radunati in una piazza ghiacciata davanti al ministero degli Esteri norvegese a Oslo per condannare gli incontri con i talebani, che non hanno ricevuto riconoscimento diplomatico da nessun governo straniero.

I talebani a Oslo

Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità di un attacco mortale sabato nella città afgana occidentale di Herat, ha affermato in un post su Telegram domenica.
Almeno sette persone sono rimaste uccise quando un’esplosione ha squarciato un minivan in città, hanno detto i funzionari. Da quando i talebani hanno preso il potere in agosto, una serie di esplosioni e attacchi, alcuni rivendicati dallo Stato islamico, si sono verificati in tutto l’Afghanistan. Tra le vittime due, sono parenti di uno dei fixer, quindi un giornalista locale, che abbiamo ingaggiato lo scorso ottobre.

Yemen

Gli ospedali nella città di Saada, nel nord dello Yemen, sono stati completamente sopraffatti venerdì dopo che gli attacchi notturni degli aerei da guerra sauditi hanno raso al suolo diversi edifici nella prigione locale, provocando oltre 200 vittime, tra morti e feriti. Almeno 80 detenuti sono stati uccisi nell’attacco e Medici Senza Frontiere ha riferito che un ospedale ha ricevuto 200 feriti. Si prevede che il bilancio delle vittime aumenti e non ci si aspetta che molti dei feriti sopravvivano.
Il capo della missione locale di Medici senza frontiere, Ahmed Mahat, ha confermato che, nonostante il bilancio già elevato, ci sono ancora molti corpi sulla scena dell’attacco aereo e molte persone scomparse. Definendolo un “orribile atto di violenza”, ha detto che è impossibile sapere ancora quanti siano stati uccisi.
Le identità degli uccisi non sono ancora disponibili, ma la prigione deteneva, tra gli altri, migranti. In passato, gli attacchi alle carceri tendevano a colpire i luoghi in cui erano detenute le forze filo-saudita, uccidendo alcuni dei loro stessi combattenti, mentre in questo caso sembra essere stata solo una prigione civile casuale.
L’Arabia Saudita aveva annunciato le sue intenzioni di intensificare gli attacchi allo Yemen all’inizio della settimana e nelle ultime 24 ore ha colpito Saada, Saana e il porto di Hodeidah . Gli attacchi a Saana hanno preso di mira l’aeroporto, la prigione di Saada e a Hodeidah gli attacchi hanno bloccato l’accesso a Internet dello Yemen e hanno colpito anche una partita di calcio giovanile, uccidendo tre minori.
La Croce Rossa ha avvertito che l’escalation è inaccettabile, rilevando che i civili nelle aree densamente popolate sono sempre più attaccati dagli attacchi aerei. Allo stesso modo, le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per l’escalation.

Emirati

l governo degli Emirati Arabi Uniti ha ordinato di interrompere per un mese tutte le operazioni di volo di droni privati ​​e aerei sportivi leggeri nel Paese del Golfo, pochi giorni dopo che due indiani e un cittadino pakistano sono stati uccisi ad Abu Dhabi in un raro attacco missilistico e droni rivendicato dai ribelli Houthi dello Yemen.

Siria

Gli scontri tra combattenti e militanti curdi siriani sostenuti dagli Stati Uniti sono continuati per il quarto giorno domenica vicino a una prigione nel nord-est della Siria che ospita migliaia di affiliati del gruppo dello Stato islamico, hanno detto le forze curde.  La situazione di stallo segue un audace assalto da parte degli estremisti che hanno fatto breccia nei locali della prigione di Gweiran, ha permesso a un numero imprecisato di militanti di fuggire e ha ucciso dozzine di combattenti sostenuti dagli Stati Uniti che sorvegliavano la struttura. Le forze curde hanno affermato che i militanti hanno organizzato un nuovo attacco alla prigione, nota anche come prigione di al-Sinaa, domenica nel tentativo di rompere il cordone di sicurezza e sostenere i detenuti che hanno ancora il controllo di parti della prigione, la più grande struttura abitativa della Siria IS militanti. Si ritiene che più di 3.000 sospetti militanti IS siano detenuti a Gweiran, di cui oltre 600 di età inferiore ai 18 anni.

Israele e Palestina

In Israele il governo a larga maggioranza ha approvato la costituzione di una Commissione di inchiesta statale sulla vicenda del passato acquisto di sottomarini e navi dalla Germania, considerato uno dei maggiori casi di corruzione del Paese. La storia è anche nota nei tribunali come ‘Caso 3000’, per il quale è stato tirato in ballo anche l’ex premier Benyamin Netanyahu, che si è sempre dichiarato innocente e che finora non ha avuto coinvolgimenti giudiziari. Nella votazione si è astenuto il premier, Naftali Bennett, mentre ha votato contro il ministro dell’Interno, Ayelet Shaked: entrambi dello stesso partito ‘Yamina’, che prima del nuovo governo era vicino al Likud.

Estremisti ebrei hanno attaccato palestinesi e attivisti israeliani di sinistra a Burin, in Cisgiordania venerdì mattina con mazze e pietre, ferendone almeno sei e bruciando un’auto, secondo la polizia, i testimoni e riprese sulla scena.
L’esercito e la polizia israeliani sono stati chiamati sul posto dopo l’inizio dell’attacco, ma sono arrivati ​​dopo che gli aggressori erano fuggiti. Un portavoce della polizia ha detto che gli agenti stanno indagando sull’incidente. Attivisti israeliani affiliati a Rabbis for Human Rights hanno raccontato di essere arrivati ​​a Burin, vicino a Nablus, venerdì mattina, per aiutare gli agricoltori palestinesi a piantare alberi su un terreno all’interno dei confini del villaggio.
Circa un’ora e mezza dopo, un gruppo che si dice fosse di 10 o più figure mascherate sono scese dal vicino avamposto israeliano illegale di Givat Ronen, brandendo mazze e pietre. Almeno sei israeliani sono rimasti feriti durante l’attacco, hanno detto testimoni e medici. Non è chiaro quanti palestinesi siano rimasti feriti.

Camerun

Almeno 16 persone sono rimaste uccise in un incendio in un famoso nightclub di Yaounde, la capitale del Camerun. L’incendio è stato causato da fuochi d’artificio usati nel club. L’incendio ha avvolto la sala principale del Liv’s Night Club nell’esclusivo quartiere Bastos della capitale, sede di ambasciate e residenze diplomatiche. Le autorità hanno affermato che l’incendio si è diffuso nel luogo in cui veniva immagazzinato il gas da cucina. L’incidente arriva quando il paese ospita migliaia di giocatori di calcio, tifosi e ufficiali di gara provenienti da tutto il continente per il torneo della Coppa delle Nazioni di calcio africano della durata di un mese.

Burkina Faso

Spari si sono sentiti domenica a Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, vicino alla residenza del presidente Roch Marc Christian Kabore, hanno riferito residenti.
Residenti locali hanno detto che un elicottero, a luci spente, ha sorvolato il quartiere di Patte d’oie, dove si trova la residenza del presidente, al momento della sparatoria. All’inizio di domenica, pesanti spari sono risuonati dai campi militari in Burkina Faso, di cui due a Ouagadougou.
Soldati ribelli hanno preso il controllo del campo di Sangoule Lamizana, che ospita lo stato maggiore dell’esercito e una prigione i cui detenuti includono soldati coinvolti in un fallito tentativo di colpo di stato del 2015.
Gli spari hanno suscitato il timore che fosse in corso un nuovo tentativo di colpo di stato dopo settimane di crescente frustrazione per la gestione da parte del governo dell’insurrezione islamica che ha devastato il paese. Il governo ha confermato gli spari fin dall’inizio di domenica, ma ha smentito le notizie sui social media secondo cui l’esercito aveva preso il potere.

Francia

Un avventuriero francese di 75 anni è morto durante il tentativo in solitudine di attraversare l’Oceano Atlantico. La morte di Jean-Jacques Savin è stata annunciata dai suoi amici su una pagina Facebook che aveva raccontato il suo viaggio. Non avevano ricevuto notizie da venerdì, dopo che aveva attivato due segnali di soccorso la notte precedente indicando che era in “grande difficoltà”, i suoi amici hanno detto all’AFP sabato. Nel successivo post su Facebook hanno detto che i servizi di soccorso marittimo hanno trovato il suo corpo sabato all’interno della cabina della sua barca, chiamata “Audacious”, che è stata trovata capovolta al largo delle Isole Azzorre, un arcipelago portoghese del medio Atlantico. Le circostanze della morte sono per ora sconosciute. L’ex soldato era partito il 1 gennaio dalla punta meridionale del Portogallo per il viaggio verso ovest che aveva previsto sarebbe durato circa tre mesi. Nel 2019, Savin, del dipartimento della Gironda nel sud-ovest della Francia, navigato da solo attraverso l’Atlantico in una grande capsula a forma di botte. Spinta solo da venti e correnti, quella traversata dalle Isole Canarie spagnole ai Caraibi ha richiesto 127 giorni.

Armenia

Domenica il presidente armeno Armen Sarkissian ha annunciato le sue dimissioni, adducendo la mancanza di potere costituzionale su di lui per risolvere i problemi di politica interna ed estera. In una dichiarazione pubblicata sul sito presidenziale, ha attribuito le sue dimissioni a “una situazione paradossale in cui il presidente deve essere garante della statualità senza in realtà avere alcun vero strumento”. Sarkissian ha prestato giuramento come quarto capo di stato dell’Armenia per un mandato di sette anni il 9 aprile 2018. L’Armenia è passata da un sistema di governo presidenziale diretto a uno parlamentare dopo che le riforme costituzionali sono state approvate in un referendum nazionale nel dicembre 2015. Il parlamento può eleggere un presidente con una maggioranza di tre quarti. In base ai nuovi emendamenti costituzionali, sebbene riconosciuto come capo di stato, il presidente ricopre un ruolo prevalentemente cerimoniale con un vero potere esecutivo nelle mani del primo ministro.

Ucraina

“Se la Russia aggredirà l’Ucraina ci sarà una risposta dura degli Stati Uniti e di tutti i suoi alleati europei”: lo ha ribadito il segretario di stato americano Antony Blinken intervenendo alla Cnn. “Qui in gioco c’è la difesa dei principi che sono alla base del diritto internazionale e non possiamo transigere”, ha aggiunto il capo della diplomazia americana. Intanto i parenti dei diplomatici statunitensi di stanza a Kiev devono iniziare a lasciare l’Ucraina, ha affermato domenica il Dipartimento di Stato americano.
Il Dipartimento di Stato ha sconsigliato di recarsi in Ucraina a causa delle” aumentate minacce dell’azione militare russa ” e del COVID-19.
In un avviso di viaggio pubblicato sul suo sito web, il Dipartimento di Stato ha affermato che ci sono state segnalazioni che la Russia sta pianificando un’azione militare significativa contro l’Ucraina.

Haiti

Il giudice haitiano che sovrintende alle indagini sull’assassinio del presidente Jovenel Moise a luglio ha dichiarato con una lettera di essersi ritirato dal caso, aggravando il disordine in un’indagine in corso sul crimine. Garry Orelien era stato assegnato ad agosto come giudice investigativo nel caso. Il suo mandato è terminato a dicembre e ha affermato che la sua richiesta di proroga è stata respinta. Orelien ha detto di aver rinunciato all’indagine “riguardo ai fatti dell’assassinio del presidente della Repubblica Jovenel Moise, per motivi personali”, secondo una copia della lettera vista da Reuters. La sua indagine non ha portato ad accuse contro nessuna delle dozzine di sospetti arrestati dalla polizia haitiana. Orelien in un’intervista di questa settimana ha accusato la mancanza di progressi sul sostegno inadeguato da parte di altre istituzioni haitiane. Moise è stato ucciso il 7 luglio quando uomini armati hanno fatto irruzione nella sua casa. Un rapporto della polizia haitiana ad agosto aveva concluso che un medico haitiano-americano poco conosciuto ha assunto un gruppo di ex soldati colombiani per uccidere il presidente e prendere il potere.

Myanmar

Due importanti attivisti politici del Myanmar governato dai militari sono stati condannati a morte per presunto coinvolgimento in attività terroristiche, ha riferito una stazione televisiva dell’esercito. Myawaddy TV ha detto nel suo telegiornale serale che Kyaw Min Yu, meglio noto come Ko Jimmy, e Phyo Zeyar Thaw, noto anche come Maung Kyaw, sono stati condannati ai sensi della legge antiterrorismo del paese. Sono stati giudicati colpevoli di reati che coinvolgono esplosivi, attentati e finanziamento del terrorismo. Entrambi non hanno potuto commentare le accuse, e così non si è vista alcuna dichiarazione di avvocati a loro favore. La moglie di Min Yu, Nilar Thein, in ottobre aveva negato le accuse mosse contro suo marito. I dettagli dei loro processi non sono disponibili perché il procedimento si è svolto in un tribunale militare chiuso. Non è chiaro se i loro due casi siano collegati. I due sono tra gli attivisti più importanti a cui è stata data la pena di morte da quando i militari nel febbraio dello scorso anno hanno preso il potere dal governo eletto di Aung San Suu Kyi.  L’acquisizione ha scatenato proteste popolari su larga scala, che si sono trasformate in un’insurrezione di basso livello dopo che le manifestazioni non violente sono state accolte con forza letale dalle forze di sicurezza. Si stima che quasi 1.500 civili siano stati uccisi e più di 11.000 arresti effettuati per reati politici.

Cina

Un giornalista indipendente Song Yangbiao è sparito dopo aver postato notizie su ville costruite illegalmente in un punto panoramico di Sansheng Huaxiang nel distretto di Jinjiang, a Chengdu. Secondo i social media è scomparso il 20 gennaio mentre si imbarcava su un aereo a Chengdu. Il 17 gennaio aveva pubblicato sul suo account WeChat personale informazioni sulle ville. Ha detto che erano state costruite illegalmente direttamente da proprietari di imprese private su campi di agricoltori. Ha affermato che non solo non avevano ottenuto i permessi per l’uso del suolo e quelli di costruzione, ma rappresentavano un’enorme minaccia ambientale per la zona panoramica. La mattina del 19 l’articolo era stato ritenuto dalla piattaforma social, notizia illegale e cancellato, poi il giornalista è scomparso. Song era già stato arrestato e detenuto nel 2013 per commenti pro Bo Xilai e anti Xi Jinping sulla sua pagina Weibo. Xilai, ex capo del partito comunista a Chongqing, una volta era visto come un personaggio di spicco che puntava al vertice del partito, invece è stato espulso dal partito comunista e condannato con l’accusa di corruzione e appropriazione indebita.

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