27 giugno 2019 – notiziario

Scritto da in data Giugno 27, 2019

Gambia, l’ex presidente Jammeh accusato di violenza sessuale / Kenya, bloccato il progetto della centrale nell’arcipelago Lamu/ Francia, ragazzo scomparso a Nantes, polizia sotto accusa / Irlanda, sciopero del personale ausiliario degli ospedali / Brasile, 37 kg di cocaina nell’aereo presidenziale / Argentina, il premio a Batman (in foto) / / Stati Uniti, protesta contro la Wayfair per la vendita di mobili ai centri di detenzione per migranti.

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.

 

Approfondimenti:

Francia

Ancora nessuna traccia di Steve Maia Caniço, il ragazzo di 24 anni caduto nella Loira a Nantes sabato scorso, durante la Festa della Musica, dopo una violenta carica della polizia.

I video diffusi in rete mostrano una violenza estrema delle forze dell’ordine, che hanno picchiato con ferocia i ragazzi e le ragazze che si trovavano lì e che non sono riusciti a scappare. Diverse persone sono finite nel fiume per sfuggire alle botte. Tra loro, anche Steve. Solo che lui non è più riemerso, Ieri il ministro dell’Interno Castaner ha ammesso che la sua scomparsa potrebbe essere legata all’azione di polizia, cosa che prima aveva negato. Ma due giorni fa era stato già il sindacato di polizia a denunciare le responsabilità del commissario che aveva dato l’ordine di caricare sul lungo fiume, in un luogo privo di vie di fuga se non quelle dell’acqua. “Un ordine aberrante”, lo ha definito Philippe Boussion, segretario regionale del sindacato.

 

Gambia

L’ex presidente Jammeh è stato accusato di molestie sessuali da tre donne, nell’ambito di una inchiesta condotta da Human Right Wacht che ieri ha presentato nel vicino Senegal il suo rapporto. Secondo quanto riporta l’organizzazione umanitaria, Jammeh ha costretto le donne ad avere relazioni sessuali usando le pressioni morali derivanti dal suo ruolo, ma anche attraverso violenza fisica e psicologica.  “Queste donne hanno tutte storie differenti, ma è interessante vedere che il sistema è lo stesso”, racconta in una intervista a Radio France International Marion Volkmann Brandau, che ha condotto l’inchiesta. “Toufa Jallow, per esempio, era miss Gambia. Aveva l’obbligo di essere là, negli eventi pubblici. A partire dal momento in cui lui la chiede in moglie, lei blocca tutto. Rifiuta di andare. Lui usa la scusa del Ramadam come pretesto per farla venire al palazzo presidenziale. La portano in un luogo appartato e lui arriva con una siringa in mano. La colpisce, affonda la siringa. Da quel momento lei smette di dibattersi, lui la violenta”. Nel sistema di Jammeh, racconta ancora la ricercatrice, ci sono figure chiave, come Jimbee Jammeh, cugina del presidente e sua complice, che ha l’incarico di portare da lui le donne più interessanti. Lei, come l’ex presidente, è fuggita in Guinea Equatoriale. Quanto all’estradizione di Jammeh, l’attuale capo di Stato Adama Barrow ha confermato di voler aspettare la fine dei lavori della Commissione Verità e ricostruzione prima di pronunciarsi.

Stati Uniti

I dipendenti della Wayfair. nota società di mobili americana, hanno iniziato uno sciopero in protesta con la decisione dell’azienda di vendere materassi e letti a castello a una organizzazione che gestisce per conto del governo federale i centri per bambini migranti in Texas. Lo racconta Cncb.  Circa 500 dipendenti hanno lasciato il lavoro nella sede principale della società a Boston per manifestare il loro dissenso e per esprimere solidarietà con le famiglie migranti. Su Twitter (con gli hashtag #BoycottWayfair e #wayfairwalkout) è partita una campagna di boicottaggio dell’azienda. I suoi due cofondatori hanno dichiarato che avrebbero donato 100mila dollari alla Croce rossa, ma il gesto non è bastato a placare l’indignazione.

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