31 dicembre 2020 – Notiziario

Scritto da in data Dicembre 31, 2020

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  • Iraq: Onu, «L’amnistia di Trump ai contractors della Blackwater viola la legge internazionale» (copertina).
  • Yemen: esplosione all’aeroporto della capitale mentre arriva il nuovo governo.
  • Iran: 150 mila dollari di risarcimento alle vittime dell’aereo ucraino abbattuto.
  • Argentina: legalizzato l’aborto.
  • Stati Uniti: muore uno dei più prolifici serial killer.
  • Honduras: ucciso un secondo attivista indigeno.
  • Etiopia: cameraman di Reuters in carcere da una settimana.
  • Venezuela: la Corte Suprema dichiara non valida l’estensione del mandato del parlamento.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

L’ONU contro la grazia di Trump

La grazia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a quattro americani, condannati per aver ucciso civili iracheni mentre lavoravano come contractors nel 2007, ha violato gli obblighi degli Stati Uniti ai sensi del diritto internazionale, hanno detto ieri gli esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite. Nicholas Slatten è stato condannato per omicidio di primo grado, mentre Paul Slough, Evan Liberty e Dustin Heard sono stati condannati per omicidio volontario e tentato omicidio colposo, per l’incidente in cui appaltatori statunitensi hanno aperto il fuoco nel traffico intenso in una piazza di Baghdad e ucciso 14 civili iracheni disarmati. I quattro appaltatori, che lavoravano per la società di sicurezza privata Blackwater di proprietà del fratello del segretario all’istruzione di Trump, sono stati inclusi in un’ondata di grazie prenatalizie.
«Perdonare gli appaltatori della Blackwater è un affronto alla giustizia e alle vittime del massacro di Nisour Square e alle loro famiglie», ha detto in una nota Jelena Aparac, presidente del gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sull’uso dei mercenari. La convenzione di Ginevra obbliga gli Stati a ritenere i criminali di guerra responsabili dei loro crimini, anche quando agiscono come appaltatori della sicurezza privata, hanno detto gli esperti delle Nazioni Unite. «Consentendo agli appaltatori della sicurezza privata di “operare impunemente nei conflitti armati”, gli Stati saranno incoraggiati a eludere i loro obblighi ai sensi del diritto umanitario, hanno affermato gli esperti. Le grazie sono state fortemente criticate da molti negli Stati Uniti. Il generale David Petraeus e Ryan Crocker, rispettivamente comandante delle forze statunitensi e ambasciatore statunitense in Iraq al momento dell’incidente, hanno definito la grazia di Trump «estremamente dannosa, un’azione che dice al mondo che gli americani all’estero possono commettere i crimini più atroci impunemente».

Yemen

Attacco all’aeroporto − almeno 25 morti e 110 feriti − mentre stava arrivando il nuovo governo che ha puntato il dito contro i ribelli houthi. L’aereo governativo non è stato colpito e nessuno di loro è stato ferito. Troverete il video sul nostro sito

Il nuovo gabinetto inaugurava un accordo di condivisione del potere tra il governo sostenuto dai sauditi e i separatisti del Sud sostenuti dagli Emirati Arabi Uniti. Il governo continua la sua guerra contro il movimento houthi, che controlla il nord. La condivisione del potere con i separatisti faceva sperare che un accordo simile potesse porre fine anche alla guerra degli houthi, che comunque vorrebbero che qualsiasi accordo, oltre a mettere fine alla guerra, porti a elezioni libere mentre i sauditi e i loro alleati sembrano riluttanti a rischiarsela in un’elezione in cui alla fine potrebbero perdere.

Iran

L’Iran ha stanziato 150 mila dollari come risarcimento per ciascuna delle 176 vittime della strage del volo Ukraine International Airlines 752, abbattuto lo scorso 8 gennaio subito dopo il decollo dall’aeroporto internazionale Imam Khomeini di Teheran. Il pagamento non preclude eventuali procedimenti di natura penale per il disastro. La scorsa settimana le autorità di Teheran avevano annunciato di aver trasmesso il rapporto sull’accaduto agli enti preposti degli altri paesi coinvolti. Oltre a 82 iraniani, a bordo dell’aereo si trovavano passeggeri di Canada, Ucraina, Svezia, Afghanistan e Regno Unito. Secondo la versione di Teheran, il velivolo venne abbattuto per un “errore umano” in un momento di forte tensione e allerta della contraerea, poche ore dopo la rappresaglia iraniana contro basi americane in Iraq per l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani in un raid americano a Baghdad. Canada e Ucraina hanno tuttavia messo in dubbio questa versione, lamentando scarsa collaborazione e condivisione delle informazioni da parte della Repubblica islamica.

http://nyti.ms/38TNHgS via @nytvideo

Iraq

Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver inviato 30 veicoli blindati all’esercito iracheno per aiutare a mettere in sicurezza Baghdad, si legge in un post su Facebook dell’ambasciata americana a Baghdad. La decisione arriva dopo un attacco missilistico all’ambasciata statunitense nella Green Zone di Baghdad, che gli Stati Uniti hanno attribuito all’Iran nonostante il chiaro interesse di Teheran a evitare di provocare gli Stati Uniti prima che il presidente Trump lasci l’incarico. Funzionari statunitensi avvertono anche di potenziali attacchi “legati all’Iran” contro le forze statunitensi in Iraq a causa del prossimo anniversario dell’assassinio da parte degli Stati Uniti del generale iraniano Qasem Soleimani, il 3 gennaio scorso. L’attacco con i droni statunitensi, oltre a Soleimani, uccise anche Abu Mahdi al-Mohandes che era il leader delle Forze di mobilitazione popolari (PMF), un gruppo di milizie per lo più sciite irachene sponsorizzate dallo stato. Il PMF venne costituito nel 2014 per combattere l’ISIS.
Sempre ieri, gli Stati Uniti hanno mosso due bombardieri B-52 sul Golfo Persico, accrescendo ancora di più le tensioni con l’Iran. È la terza volta da novembre che gli Stati Uniti schierano bombardieri a lungo raggio nella regione per intimidire l’Iran.

Turchia

Ieri un tribunale ha condannato decine di imputati, inclusi ex generali, all’ergastolo per i loro presunti ruoli in un tentato colpo di Stato nel 2016. Il procedimento, incentrato su incidenti nel quartier generale delle forze terrestri ad Ankara, è iniziato nel 2017 e ha visto 132 imputati incriminati.
Gli alti ufficiali dell’esercito sono tra i 92 condannati all’ergastolo, 12 dei quali “aggravati” senza possibilità di libertà condizionale. Più di 250 persone furono uccise nel tentativo del 15 luglio 2016 di rovesciare il governo del presidente Recep Tayyip Erdogan. Durante lo sforzo, i soldati ribelli presero il controllo di aerei da guerra, elicotteri e carri armati e cercarono di impadronirsi delle principali istituzioni statali. Mercoledì il tribunale ha anche emesso condanne più brevi fino a 19 anni ad altre 28 persone. Altri 3 imputati devono affrontare un processo in corso mentre altri 9 sono stati assolti. Le accuse andavano dal tentato omicidio all’appartenenza a un’organizzazione terroristica armata. Il mese scorso un tribunale ha emesso pene detentive separate ai leader del tentativo di colpo di Stato, di cui Erdogan ha cercato di incolpare i sostenitori del religioso musulmano Fethullah Gulen.
Circa 292.000 persone sono state arrestate per presunti collegamenti con Gulen, secondo il ministero degli Interni del paese, con quasi 100.000 di loro incarcerate in attesa di processo.
Circa 150.000 dipendenti pubblici sono stati licenziati o sospesi dopo il tentato colpo di Stato. I tribunali hanno comminato più di 2.500 ergastoli e il ministero della Difesa afferma che più di 20.000 persone sono state espulse dall’esercito.

Siria

Mercoledì i combattenti dell’Isis hanno attaccato un autobus a nord est della provincia di Deir Ezzor, uccidendo almeno 28 persone. I media statali siriani riferiscono delle vittime come di un’imboscata programmata. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che tre autobus sono stati colpiti e che trasportavano soldati e civili.

Israele e Palestina

I soldati israeliani hanno sparato a un lavoratore palestinese vicino alla città di Barta’a, a sud-ovest della città di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Testimoni oculari hanno detto che i soldati hanno sparato a Rafat Yasser Salah, 27 anni, del villaggio di Burqa, mentre attraversava un cancello del muro di separazione. Lo hanno ferito a una gamba. I soldati attaccano frequentemente i lavoratori palestinesi che cercano di attraversare il muro, ne hanno feriti decine, oltre ad averne derubati altrettanti.

I pubblici ministeri israeliani hanno intentato un atto d’accusa contro due manifestanti anti-Netanyahu, sospettati di aver rotto la gamba di un agente di polizia sotto copertura durante gli scontri nel corso di una manifestazione settimanale fuori dalla residenza del premier a Gerusalemme, l’estate scorsa. Uri Goldberg e Aryeh Bracha sono stati accusati di aggressione aggravata contro  Itamar Ohayon mentre quest’ultimo cercava di arrestare i partecipanti alla protesta di luglio.

Egitto

La procura generale egiziana ha detto: «Il Procuratore ha annunciato che per il momento non c’è alcuna ragione per intraprendere procedure penali circa l’uccisione, il sequestro e la tortura della vittima Giulio Regeni, in quanto il responsabile resta sconosciuto». La magistratura italiana il 10 dicembre scorso aveva chiuso le indagini contro 4 appartenenti ai servizi egiziani, passo che precede l’apertura di un processo. Ma la nota diffusa da Il Cairo sottolinea che il Procuratore «ha incaricato le parti cui è affidata l’inchiesta di proseguire le ricerche per identificare i responsabili».

Etiopia

Il cameraman di Reuters Kumerra Gemechu è stato tenuto in isolamento per quasi una settimana senza accusa o senza prove di illeciti, ha detto il suo avvocato. L’avvocato Melkamu Ogo ha detto ieri che la polizia lo ha informato che le linee di indagine includono accuse di diffusione di informazioni false, comunicazione con gruppi che combattono il governo e disturbo della pace e della sicurezza pubblica. Tuttavia, ha detto di non aver visto prove. Kumerra è stato arrestato giovedì scorso nella sua casa nella capitale etiope Addis Abeba e resterà in carcere almeno fino all’8 gennaio in attesa di un’indagine della polizia. La famiglia di Kumerra ha raccontato che viene tenuto in una cella fredda e dorme su un materasso sul pavimento.

Repubblica Centrafricana

Un’influente coalizione di opposizione nella Repubblica Centrafricana ha chiesto l’annullamento delle elezioni di domenica scorsa, affermando che un terzo degli elettori non ha potuto votare a causa dell’insicurezza. Le votazioni si sono svolte nel pieno di un’offensiva di gruppi armati nelle zone rurali molto al di fuori della portata del controllo del governo.

Coronavirus: nel Regno Unito l’apertura delle scuole, nelle aree più critiche, sarà posticipata al 18 gennaio. Polemiche in Grecia per il vaccino dato prima ai politici dei medici. Giappone, a Tokyo il sistema sanitario è vicino al collasso a causa della terza ondata, definita dalla governatrice della città «senza precedenti».

Europa e Cina

L’Unione Europea e la Cina hanno concluso un accordo politico sugli investimenti, dopo sette anni di negoziati. «Una pietra miliare per l’economia», che migliora «l’accesso a un mercato chiave globale e crea parità di condizioni per le nostre imprese», un accesso che la Cina «non ha mai dato a nessun paese», ha commentato il vicepresidente della Commisisone europea, responsabile per il commercio, Valdis Dombrovskis. L’intesa «non risolverà tutte le nostre sfide con la Cina, che restano tante, ma le vincola in modo significativo nella giusta direzione», ha aggiunto.

Europa e Regno Unito

I presidenti del Consiglio europeo e della Commissione, Charles Michel e Ursula von der Leyen, hanno firmato l’accordo commerciale post Brexit con il Regno Unito. «È un accordo equilibrato e giusto, che protegge pienamente gli interessi fondamentali della Unione Europea e crea stabilità e prevedibilità per cittadini e imprese», ha detto Michel. L’accordo deve essere esaminato e approvato dal Parlamento UE, probabilmente a marzo, prima di poter essere ratificato dai singoli paesi.

Germania

Mercoledì il governo tedesco ha esortato il Regno Unito ad aderire ai diritti umani e ad adempiere agli obblighi umanitari nel processo di estradizione dell’informatore e fondatore di Wikileaks Julian Assange. Il commissario tedesco per i diritti umani Bärbel Kofler ha detto che «segue con preoccupazione» il procedimento di estradizione del Regno Unito contro Assange. «I diritti umani e gli aspetti umanitari di una possibile estradizione non devono essere trascurati. È imperativo che lo stato fisico e mentale di Julian Assange venga preso in considerazione quando si decide se estradarlo negli Stati Uniti», ha detto, aggiungendo che continuerà a monitorare il caso.

Norvegia: 500 persone evacuate dopo una frana di argilla nel villaggio di Gjerdrum. Ci sarebbero diversi feriti, 1 grave, e 15 persone mancano all’appello.

Afghanistan

Il personale di sicurezza afghano ha abbandonato quasi 200 posti di blocco nell’irrequieta provincia di Kandahar nelle ultime settimane, hanno detto ieri alcuni funzionari, lasciando in alcuni casi le armi per essere sequestrate dai talebani. Il governatore provinciale di Kandahar Hayatullah Hayat e un legislatore locale hanno confermato separatamente la situazione all’AFP, dicendo che i comandanti saranno puniti per le loro azioni.

Stati Uniti

La mappa delle vittime di Little

Samuel Little, un uomo descritto dall’FBI come il serial killer più prolifico nella storia degli Stati Uniti, è morto all’età di 80 anni. Stava scontando l’ergastolo per l’omicidio di tre donne. Ma al momento della sua morte, aveva confessato di aver ucciso 93 donne tra il 1970 e il 2005. Individui vulnerabili, molti delle quali erano prostitute o tossicodipendenti. Ex pugile, Little metteva fuori combattimento le sue vittime con pugni prima di strangolarle, il che significava che non c’erano sempre segni evidenti che la persona fosse stata uccisa. Molti decessi sono stati erroneamente determinati come overdose o accidentali e non sono mai stati indagati. Alcuni corpi non sono mai stati trovati. L’anno scorso, l’FBI ha detto che i suoi analisti credevano che tutte le sue confessioni fossero “credibili”.
Hanno anche rilasciato immagini delle vittime che ha disegnato mentre era in prigione nel tentativo di rintracciare coloro che ha ucciso. Little è stato arrestato nel 2012 con l’accusa di droga in Kentucky ed estradato in California, dove gli ufficiali hanno effettuato il test del DNA su di lui. Aveva già una fedina penale nutrita, con reati che vanno dalla rapina a mano armata allo stupro.
I risultati del DNA lo collegarono a tre omicidi irrisolti nel 1987 e nel 1989 nella contea di Los Angeles. Si è dichiarato non colpevole al processo, ma alla fine è stato condannato a tre ergastoli consecutivi, senza possibilità di libertà condizionale.

Venezuela

La Corte Suprema del Venezuela, vicina al presidente Maduro, ieri ha stabilito che la decisione dell’Assemblea nazionale controllata dall’opposizione di prolungare il proprio mandato di un ulteriore anno non è valida, aprendo la strada agli alleati del presidente Nicolas Maduro per assumere il posto il mese prossimo.
L’opposizione principale, guidata dal presidente dell’Assemblea nazionale Juan Guaido, ha boicottato le elezioni parlamentari tenutesi il 6 dicembre sulla base del fatto che non sarebbero state libere ed eque. Il partito socialista al governo ha vinto facilmente quel voto, di cui gli alleati di Guaido hanno respinto i risultati e hanno votato lo scorso fine settimana per prolungare il loro mandato. La sentenza dichiara che qualsiasi azione intrapresa dagli attuali legislatori «allo scopo di perpetuare, estendere o continuare il loro status di legislatori dell’Assemblea nazionale è priva di validità ed efficacia giudiziaria».

Honduras

Un leader indigeno e attivista è stato ucciso nel nord dell’Honduras, il secondo omicidio del genere nel paese centroamericano in meno di una settimana. Adan Medina, 46 anni, della comunità indigena tolupana, è stato ucciso da un gruppo di uomini domenica mentre tornava dal lavoro nella città di Candelaria, secondo Noe Rodriguez, presidente di una federazione indigena locale. Medina era un’attivista nelle controversie con taglialegna e proprietari terrieri nelle regioni montuose di Francisco Morazan e Yoro. Secondo Rodriguez, aveva denunciato minacce contro di lui a un pubblico ministero presso l’ufficio del procuratore generale.

Argentina

Il Senato argentino ha approvato la legge sull’interruzione della gravidanza con 38 voti a favore e 29 contro. Decisione storica, che colloca il paese tra i pochi in Sudamerica dove l’aborto è legale. La votazione sul provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, è avvenuta dopo un dibattito durato oltre 12 ore durante il quale alcuni senatori incerti hanno deciso di appoggiare la proposta del governo.

Pakistan

Centinaia di musulmani hanno attaccato e appiccato il fuoco a un tempio indù nel nord-ovest del Pakistan. I video che circolano sui social media hanno mostrato uomini che usano martelli per abbattere le pareti del tempio mentre sale un denso fumo grigio. L’incidente è avvenuto in un remoto villaggio nel distretto di Karak, a circa 100 km a sud-est di Peshawar, la capitale della provincia nord-occidentale di Khyber Pakthunkhwa. La discriminazione e la violenza contro le minoranze religiose sono all’ordine del giorno in Pakistan, dove i musulmani costituiscono il 97% della popolazione e gli indù solo circa il 2%. All’inizio di questo mese, gli Stati Uniti hanno inserito il Pakistan in una lista di «paesi di particolare preoccupazione» per le violazioni della libertà religiosa.

L’organismo anti-corruzione del Pakistan ha ordinato l’arresto di un leader chiave dell’opposizione con l’accusa di avere beni superiori a quanto dichiarato. L’arresto di Khawaja Asif, che ha servito come ministro degli Esteri nel governo dell’ex primo ministro Nawaz Sharif, arriva pochi giorni dopo che l’opposizione ha chiesto al primo ministro Imran Khan di dimettersi fino al 31 gennaio o affrontare proteste prolungate nella capitale Islamabad.

India

Uno stato indiano governato dal partito nazionalista indù del premier Narendra Modi ha approvato una legge che abolisce tutte le scuole islamiche, affermando che forniscono un’istruzione inferiore agli standard. I politici dell’opposizione hanno criticato la decisione affermando che riflette l’atteggiamento anti-musulmano del governo nel paese, a maggioranza indù. Più di 700 scuole, note come madrase, in Assam saranno chiuse entro aprile, ha detto all’assemblea locale il ministro dell’Istruzione Himanta Biswa Sarma.

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