7 giugno 2021 – Notiziario

Scritto da in data Giugno 7, 2021

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  • Israele e Palestina: arrestata giornalista di Al Jazeera e due attivisti gemelli (copertina).
  • Messico: due teste lasciate davanti ai seggi elettorali.
  • Pakistan: collisione di treni, decine di morti e feriti.
  • Afghanistan: l’inviato americano incontra i leader afghani a Kabul.
  • Libia: rapito funzionario della Mezzaluna Rossa.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Yemen

I ribelli houthi dello Yemen hanno lanciato un missile balistico nella contesa città settentrionale di Marib, uccidendo almeno 17 persone, tra cui una bambina di cinque anni. Secondo quanto riferito da funzionari, il missile ha colpito una stazione di servizio, e funzionari sostenuti dai sauditi hanno affermato che tutte le vittime sono civili. Funzionari filo-sauditi stanno  spingendo molto affinché le Nazioni Unite e gli Stati Uniti condannino pubblicamente l’attacco e lo descrivano come un crimine di guerra. Lo Yemen non ha registrato diminuzione di crimini di guerra negli ultimi anni, anche se è raro che il governo sostenuto dai sauditi desideri commenti internazionali sulla questione.
Gli houthi, dal canto loro, raccontano una storia completamente diversa del bombardamento di sabato, dicendo che hanno sparato e colpito un campo militare, non una stazione di servizio. Contestano le affermazioni di vittime civili e hanno chiesto un’indagine indipendente su ciò che è accaduto.

Israele e Palestina

Una giornalista di Al Jazeera, Givara Budeiri, è stata arrestata e poi rilasciata dopo diverse ore, a condizione che per 15 giorni non torni a Sheik Jarrah, dalla polizia israeliana mentre seguiva una manifestazione palestinese nella zona (Gerusalemme Est), un quartiere teatro di forti tensioni nelle ultime settimane. «Mi hanno spinta a calci contro un muro», ha detto la giornalista. La polizia ha replicato che l’ingresso in quell’area «era limitato ai soli giornalisti in possesso di credenziali ufficiali». «Malgrado le richieste degli agenti, la giornalista si è rifiutata di mostrarle ed è stata allontanata. I giornalisti di Al Jazeera sono regolarmente accreditati al governament press office.

Sempre a Sheikh Jarrah la polizia israeliana ieri ha arrestato per diverse ore due importanti attivisti, impegnati nella campagna contro la minacciata espulsione di famiglie palestinesi dalle case nel quartiere di Gerusalemme. Mona el-Kurd, 23 anni, è stata presa in custodia domenica mattina dalla sua casa nel distretto di Gerusalemme Est annesso da Israele, dove una battaglia legale tra coloni israeliani e diverse famiglie palestinesi ha cristallizzato la rabbia nei confronti del movimento degli insediamenti israeliani. Le forze di sicurezza hanno anche lasciato una convocazione per suo fratello gemello, Muhammad, che in seguito si è costituito.
La polizia israeliana ha detto a AFP che Mona era «sospettata di aver partecipato a disordini e altri recenti incidenti a Sheikh Jarrah». Entrambi sono stati successivamente rilasciati e sono tornati a casa, ha detto un giornalista di AFP.

Durante la detenzione, Mona è stata «minacciata per impedirle di portare avanti le sue attività legalmente consentite», ha detto l’avvocato di famiglia Nasser Odeh. Il padre Nabil el-Kurd ha affermato che le era stato negato l’accesso a un avvocato durante l’interrogatorio, aggiungendo che i fermi sono stati «un’operazione per terrorizzare i genitori».

Egitto

Decine di persone sono state arrestate nella città costiera egiziana di Alessandria, venerdì e sabato, dopo che in centinaia sono scese in piazza nella zona operaia di Nadi al-Seed per protestare contro le pianificate evacuazioni forzate dalle loro case. I residenti del quartiere povero hanno protestato dopo la preghiera del venerdì, quando si sono trovati faccia a faccia con centinaia di poliziotti antisommossa che accompagnavano diverse squadre di demolizione. Le demolizioni sono state interrotte a causa delle proteste, ma i residenti che hanno parlato con Middle East Eye restano nervosi e accusano il governo di non avere un chiaro piano di compensazione. Un manifestante, insegnante di scuola sulla quarantina, ha detto a MEE che il governo vuole cacciarli come fatto in precedenza con le aree della classe operaia nel Triangolo di Maspero nel centro de Il Cairo, nell’isola di Warraq a Giza e nell’area di Fustat nel vecchio Il Cairo. Tutti questi luoghi sono stati demoliti e il terreno venduto a investitori locali e stranieri per costruire grattacieli, centri commerciali e complessi di intrattenimento.

Libia

La Mezzaluna Rossa libica ha dichiarato domenica che assalitori non identificati hanno rapito qualche giorno fa uno dei suoi funzionari locali nella città orientale di Ajdabiya, mentre una fonte della sicurezza ha riferito che è in corso una ricerca. Mansour Ati al-Maghrabi, capo del ramo di Ajdabiya della Mezzaluna Rossa, è stato catturato giovedì, ha detto il segretario generale del ramo Marii al-Dersi. «Abbiamo perso ogni contatto con il direttore giovedì quando sconosciuti (aggressori) lo hanno costretto a lasciare il quartier generale della LRC ad Ajdabiya», ha detto Dersi a AFP per telefono. Le autorità hanno aperto un’indagine. Ajdabiya è controllata da forze fedeli all’uomo forte dell’est, Khalifa Haftar.

Nigeria

Il controverso predicatore nigeriano Tb Joshua è morto all’età 57 anni. Sconosciute le cause del decesso, scrive la Bbc. «Dio ha preso il suo servitore», si legge sulla pagina Facebook del predicatore, che Youtube aveva bannato lo scorso aprile per incitazione all’odio, dopo le “preghiere per “curare i gay”. Lo stesso Facebook ha rimosso almeno un post in cui schiaffeggiava una donna per “liberarla dai demoni”.

È salito a 88 morti il bilancio dell’attacco armato sferrato da decine di ladri di bestiame contro sette villaggi del nord ovest della Nigeria, avvenuto giovedì, ha riferito la polizia.

Il leader del gruppo militante islamista nigeriano Boko Haram sarebbe morto. L’agenzia di stampa Reuters ha affermato di aver ascoltato una registrazione audio fatta dai rivali di Boko Haram, la provincia dell’Africa occidentale dello Stato islamico (ISWAP), che hanno affermato che Abubakar Shekau è morto intorno al 18 maggio.

Sarebbe morto dopo aver fatto esplodere un ordigno esplosivo, secondo una persona che nella registrazione si è identificata come il leader dell’ISWAP, Abu Musab al Barnawi.

Burkina Faso

Uomini armati hanno ucciso almeno 160 persone in un attacco a un villaggio nel nord del Burkina Faso, il peggior attacco del paese negli ultimi anni, riferiscono i funzionari. Le case e il mercato locale sono stati bruciati durante un raid a Solhan nelle prime ore di sabato mattina. Nessun gruppo ha affermato di essere dietro alle violenze, ma gli attacchi islamisti sono sempre più frequenti nel paese, soprattutto nelle regioni di confine. Il capo delle Nazioni Unite si è detto “indignato” per l’incidente.

Regno Unito

Centinaia di senzatetto, che hanno vissuto in alcuni hotel della Cornovaglia durante la pandemia di coronavirus, sono stati cacciati per far posto a funzionari del governo, polizia e ospiti paganti che parteciperanno al vertice del G7 dall’11 giugno a Carbis Bay. Lo ha denunciato la ong Disc Newquay, secondo quanto riportato da The Guardian.

Irlanda

Diciannove persone, tra cui due minori, sono state arrestate a Dublino dopo la seconda notte consecutiva di violenze contro la polizia, intervenuta per disperdere assembramenti nel centro della città e far rispettare le norme anti-Covid,  riporta la Bbc.

Afghanistan

L’inviato speciale degli Stati Uniti per la riconciliazione dell’Afghanistan, Zalmay Khalilzad, e una delegazione inter-agenzia degli Stati Uniti, tra cui il Consiglio di sicurezza nazionale e il Dipartimento della difesa, hanno incontrato i leader del governo afghano, i politici e i gruppi di donne per ascoltare le loro opinioni sul processo di pace, ha detto il Dipartimento in una nota. Ha incontrato Abdullah Abdullah, il capo dell’Alto Consiglio per la Riconciliazione Nazionale, e ha discusso il nuovo capitolo della cooperazione tra Afghanistan e Stati Uniti, il processo di pace e altre questioni rilevanti, secondo una dichiarazione dell’ufficio di Abdullah. Khalilzad e le delegazioni statunitense che lo accompagnano hanno incontrato anche il presidente Ghani. Durante l’incontro sono stati discussi l’ampliamento della cooperazione e la continuazione dei legami politici, diplomatici, di sicurezza, difensivi ed economici, ha affermato il Palazzo Presidenziale. Khalilzad incontrerà anche i leader dei paesi regionali per discutere del processo di pace in Afghanistan e del potenziale di aumento del commercio regionale, del commercio e dello sviluppo che la pace potrebbe portare, si riferisce nella dichiarazione.

Questo fine settimana un attacco dei talebani nella provincia di Faryab ha preso di mira un quartier generale di polizia. Il quartier generale rimane sotto assedio, con almeno 14 combattenti uccisi e altri 37 membri delle forze di sicurezza catturati. Altri funzionari affermano che il bilancio delle vittime potrebbe essere superiore a 30 mentre i combattimenti continuano.
Ci sono stati attacchi in circa 10 province, questo fine settimane. In tutto sono state segnalate 119 persone uccise, e 102 di queste sono membri delle forze di sicurezza afghane. Oltre al gran numero di morti, 196 soldati delle forze di sicurezza sono state segnalati feriti nel giro di 48 ore. Il ministero della Difesa ha anche affermato che 183 talebani sono stati uccisi venerdì e altri 181 sabato.

Pakistan

Due treni espressi si sono scontrati oggi nel sud del Pakistan e almeno 30 passeggeri sono morti, hanno detto i funzionari di polizia e di soccorso. Il Millat Express è deragliato e il treno Sir Syed Express lo ha colpito poco dopo, ha detto Usman Abdullah, ufficiale di polizia nel distretto di Ghotki nella provincia di Sindh, dove è avvenuta la collisione. Ha riferito che gli abitanti del villaggio, i soccorritori e la polizia stavano trasportando i passeggeri morti e feriti negli ospedali vicini. Non è chiaro cosa abbia causato il deragliamento e la successiva collisione. Gli incidenti ferroviari sono comuni in Pakistan, dove i governi hanno prestato poca attenzione al miglioramento del sistema di segnaletica mal mantenuto e ai binari ormai obsoleti.

Canada

Papa Francesco ha lanciato un appello per l’accertamento dei fatti, ma non ha presentato scuse formali per la scoperta di centinaia di corpi di bambini indigeni canadesi in una scuola cattolica. Alla fine di maggio, una squadra che utilizzava il radar ha trovato i resti di 215 bambini nei terreni della Kamloops Indian Residential School nella British Columbia. La scuola era una delle 130 gestite dalla chiesa cattolica romana in Canada. Circa 150.000 bambini metis e inuit furono mandati a  forza nei collegi. Il governo canadese ha ammesso che gli abusi fisici e sessuali erano dilaganti nelle scuole, con studenti picchiati perché parlavano la loro lingua madre. Migliaia sono morti nelle scuole.
Venerdì l’Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani ha rilasciato una dichiarazione a Ginevra chiedendo al Canada e alla Santa Sede di condurre un’indagine per identificare i resti. La scuola residenziale indiana di Kamloops è stata gestita dalla chiesa cattolica romana tra il 1890 e il 1969, prima di essere rilevata dal governo e chiusa nel 1978.

Messico

Due teste e altri resti umani sono state lanciate nei seggi elettorali della città di confine messicana di Tijuana durante le elezioni di domenica: lo hanno riferito le autorità. Un’ora dopo l’inizio delle consultazioni, un uomo ha lanciato una testa contro un seggio elettorale, interrompendo il voto dopo che è stata chiamata la polizia, hanno detto i pubblici ministeri dello stato della Baja California. Un paio d’ore dopo, in un altro seggio elettorale della stessa zona, un uomo ha lasciato un’altra testa e resti umani smembrati all’interno di una scatola di legno posta accanto alle urne elettorali. Altri resti umani sono stati scoperti in sacchi vicino a un terzo seggio elettorale, secondo l’ufficio del procuratore della Baja California. Le elezioni sono state segnate da un’ondata di violenza politica che ha visto decine  di politici assassinati dall’inizio del processo elettorale a settembre. Non è la prima volta che Tijuana assiste a raccapriccianti scoperte di resti umani, che in precedenza includevano corpi mutilati appesi ai ponti.

Intanto ll Movimento di Rigenerazione Nazionale (Morena, centrosinistra), al potere in Messico, avrebbe perso il controllo della Camera dei Deputati, secondo gli exit poll delle elezioni per il rinnovo di 500 seggi alla Camera, 15 dei 32 governatorati e il 60% dei Comuni. I magistrati del Tribunale elettorale del potere giudiziario federale (Tepjf) del Messico hanno ricordato con un minuto di silenzio i candidati uccisi nell’attuale processo elettorale, invitando nel contempo gli elettori a votare nelle importanti elezioni di medio termine. Presentando il suo sesto Rapporto sulla violenza politica che ha segnato la campagna elettorale appena terminata, l’istituto privato Etellekt ha ricordato che sono state registrate 910 aggressioni o delitti contro personalità politiche, con un bilancio di 91 morti, di cui 36 aspiranti e candidati a incarichi pubblici.

Colombia

Il governo colombiano chiederà al congresso di approvare e di migliorare la formazione sui diritti umani per la polizia, e di aumentare la supervisione degli ufficiali, ha detto domenica il presidente Ivan Duque, in merito alle accuse di brutalità della polizia durante le recenti proteste antigovernative. Un comitato di sciopero nazionale ombrello, composto da sindacati, gruppi studenteschi e altre organizzazioni della società civile, ha intanto sospeso i negoziati con il governo volti a raggiungere un accordo per porre fine alle manifestazioni, affermando che il governo non ha ancora firmato un pre-accordo raggiunto alla fine del mese scorso. I negoziatori del governo hanno dichiarato che i pre-accordi sono una bozza e il comitato aveva concluso unilateralmente i colloqui, coprendo tutto, dall’assistenza sanitaria al reddito di base.

Perù

Secondo un exit poll realizzato dall’Istituto Ipsos per America Tv, ieri la candidata di  destra del Fuerza popular, Keiko Fujimori, risultava in lieve vantaggio nel ballottaggio presidenziale in Perù, con il 50,3%, rispetto al 49,7% di Pedro Castillo di Perù libre. La differenza di 0,6% fra i due candidati è considerata un risultato di parità tecnica.

Tuttavia, i risultati non includono gli elettori stranieri, che secondo i funzionari elettorali potrebbero essere di vitale importanza per far oscillare i risultati. E infatti, colpo di scena, ora il candidato presidenziale socialista peruviano Pedro Castillo avrebbe superato la rivale Keiko Fujimori, in un rapido conteggio del ballottaggio presidenziale peruviano, con il 50,2% contro il 49,8%.

Myanmar

Venti persone sono state uccise dai militari che ieri hanno attaccato un villaggio in cerca di armi. Lo riporta The Guardian citando le agenzie locali Khit Thit Media e Delta News Agency. Gli scontri sono scoppiati all’alba nel villaggio di Hlayswe, 150 km a nord-ovest di Rangoon. Secondo un residente gli abitanti si sono difesi dall’irruzione dei militari «solo con balestre e catapulte».

Indonesia

Il governo indonesiano si è impegnato a ridurre le emissioni di gas serra del 41%, equivalenti a oltre 1,02 miliardi di tonnellate di CO2, entro il 2030.

Cina

Un uomo di 25 anni, armato di coltello, ha aggredito i passanti uccidendo sei persone e ferendone altre quattordici, nell’est della Cina. L’aggressione è avvenuta ieri pomeriggio nelle vie dello shopping di Anqing, città 1.200 chilometri a sud di Pechino, nella provincia di Anhui, secondo quanto riportato dalla televisione di stato CCTV. L’aggressore, arrestato, pare si fosse arrabbiato perché le cose non andavano bene in famiglia.

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