8 luglio 2019 – Notiziario in Genere

Scritto da in data Luglio 8, 2019

Africa, una pensione per le vedove perché escano dalla miseria. La comunità di migranti venezuelani lgbt sempre più in pericolo. India, due studentesse aprono una biblioteca per donne sulle donne, e ancora conclusosi il gay pride a Londra comincia al Barbican, il festival del cinema gay, con film da paesi dove è ancora difficile fare coming out (in copertina). E non ci resta che concludere con le campionesse del mondo di calcio.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Nigeria

La presidente generale della Battle Axe Women International, la dottoressa Linda Oge Okoye ha invitato l’Unione Africana a rendere obbligatorio per tutti i paesi membri il pagamento di stipendi mensili per le vedove dei loro paesi. Oge, ex rettore della facoltà di Odontiatria dell’Università della Nigeria, ha detto che il suo appello è diventato necessario in vista dell’agonia e delle gravi difficoltà incontrate dalle vedove in Nigeria e nei paesi africani, aggiungendo che un’indennità mensile per loro dal ministero degli Affari delle donne e dello Sviluppo sociale, allevierebbe la loro situazione e ripristinerebbe la loro speranza di sopravvivenza. Rivolgendosi a oltre 90 vedove Oge ha detto apertamente che oltre 30 milioni di vedove vivono in miseria. Ha fatto un appello appassionato a governi, alle corporazioni e alla società per venire in loro aiuto. “Non importa quanto sei ricco, quando sei circondato dai poveri, difficilmente provi gioia. La gioia può venire solo quando aiuti chi ha bisogno intorno a te”, ha detto Oge.

Colombia

La crisi politica, sociale ed economica del Venezuela ha creato un complesso fenome migratorio. Tutti i migranti sono in posizione di vulnerabilità,  ma alcuni gruppi affrontano un livello particolarmente alto di violenza e discriminazione.

Questo è il caso dei migranti LGBT + (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali), vittime non solo di xenofobia, ma anche di maltrattamenti dovuti al loro orientamento sessuale o alle loro espressioni di genere, la ONG Caribe Afirmativo scritto in un rapporto focalizzato su distretti vicino al confine Colombia / Venezuela.

Mentre molti venezuelani sono emigrati negli ultimi anni a causa dei problemi più generalizzati del paese, alcuni citano la discriminazione – per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, ad esempio – come un altro fattore motivante. Le persone LGBT + sono anche vulnerabili a varie forme di violenza da parte di forze statali, paramilitari o sociali e sono state escluse, in molti casi, dalle loro famiglie.  La xenofobia si combina con i pregiudizi contro l’identità di genere.

Regno Unito

Il Barbican, nell’est di Londra per lanciare Forbidden Colors, colori proibiti, una serie di film realizzati in paesi ostili ai diritti delle persone Lgbt. La serie comincia questo mese con Retablo, uno studio sobrio ma potente della relazione tra un adolescente e il padre nelle Ande Peruviane.

Tra gli altri titoli già confermati alla stagione del Barbican, c’è un film della Romania, dove l’omossessualità non è stata decriminalizzata fino al 2001. “Diverse conversazioni su un ragazza molto alta”, è una storia d’amore lesbica che trasuda una freschezza Nouvel Vague.

Il cineasta svedese georgiano Levan Akin con il suo E poi danzammo selezionato a Cannes quest’anno ha il merito di essere il primo film georgiano esplicitamente omossessuale e nel budget ha incluso i soldi per la protezione dei membri del cast. Il film esplora l’attrazione tra due uomini in una compagnia di ballo tradizionale gerogiana.

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