Goal in 3D
Scritto da Raffaella Quadri in data Giugno 16, 2018
Tempo di calcio e tempo per il calcio. Ci hanno pensato a Washington realizzando una tecnologia per trasformare semplici video di eventi sportivi e di spettacolo in esperienze olografiche. Un’innovazione ancora da perfezionare, ma che già promette bene. Raffaella Quadri per Radio Bullets.
Photo credit: University of Washington.
Giugno 2018, per qualcuno tempo di sfide mondiali e per altri –ahimè, tra questi ci siamo proprio noi italiani– tempo di sistemarsi in poltrona e di decidere a chi concedere appoggio morale. Dalla Russia giunge, forte e chiaro, il fischio di inizio dei Mondiali di calcio Fifa 2018, ma se stavolta siamo destinati a restarcene tra le mura domestiche, invece che scorrazzanti felici tra stadi e tribune, la tecnologia può venirci in soccorso e farci godere al meglio le partite, anche senza azzurri.
A onor del vero l’innovativa tecnologia a cui mi sto riferendo è futura più che attuale, ma sebbene perché sia perfezionata e resa disponibile ci vorrà ancora un po’ di tempo, l’idea sembra già promettente e non manca certo di un certo fascino.
È nata da alcuni ricercatori dell’Università di Washington che hanno voluto imitare i circuiti cerebrali, in particolare quelli legati alla vista e all’elaborazione delle immagini, per creare un algoritmo di intelligenza artificiale. Lo hanno fatto prendendo in considerazione proprio le immagini tratte da una partita di calcio.
In pratica, hanno utilizzato migliaia di immagini bidimensionali tratte dal video di una partita di calcio e tutta una serie di informazioni e dati tridimensionali riguardanti i giocatori che sono stati estratti dai alcuni videogiochi Fifa per poter ricostruire le forme e le movenze di ogni singolo calciatore.
Utilizzando questi elementi l’algoritmo è in grado di modificare le immagini in due dimensioni trasformandole in tridimensionali; in sostanza le rielabora creando uno spazio dotato anche di profondità.L’immagine viene poi riprodotta sulla superficie piana di un comune tavolo e, grazie a un visore per la realtà aumentata –gli studiosi hanno usato i Microsoft HoloLens– oppure a un qualsiasi visone 3D, è possibile guardare svolgersi il match come se avvenisse dal vero davanti a propri occhi.
Il sistema non necessita, come altre tecnologie per i video in 3D, di riprese da più angolazioni –che, se da un lato, permettono una migliore resa della riproduzione, dall’altro, richiedono senza dubbio una più elaborata organizzazione– bensì agisce partendo da semplici video; gli studiosi americani hanno usato infatti video di partite di calcio scaricati da YouTube.Questa caratteristica è pregio e difetto al tempo stesso, in quanto permette sì di riprodurre un qualsiasi video ma ha il limite di poterlo fare ovviamente solo dall’angolazione in cui lo stesso è stato girato.Altro limite –almeno per il momento– è costituito dal non potere agire su immagini in tempo reale, anche se i ricercatori stanno lavorando proprio a questo aspetto, mentre assicurano di potere applicare il sistema a un qualsiasi evento sportivo o ad altri tipi di spettacoli.
La nuova tecnologia, intanto, anche se si trova ancora in una fase iniziale, sarà presentata all’edizione 2018 di Cvpr (Computer Vision and Pattern Recognition) http://cvpr2018.thecvf.com, l’evento annuale dedicato alla computer vision che si terrà negli Stati Uniti, a Salt Lake City (Utah), dal 18 al 22 giugno.
Nessuno si illuda però: la prospettiva di questa tecnologia non ci consolerà affatto dal non essere presenti ai Mondiali in Russia, ma quanto meno ci fa sperare che un domani le partite –almeno quelle future– saranno di certo molto più divertenti… con buona pace della tecnologia Var (Video assistant referee).
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Radio Bullets On Giugno 16, 2018 at 11:49 am
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