Il suo indirizzo è www, la sua casa è il mondo
Scritto da Raffaella Quadri in data Marzo 13, 2019
Trent’anni fa al Cern di Ginevra nasceva il WorldWideWeb, cambiando per sempre il modo di comunicare e trasmettere informazioni in tutto il mondo. A pensarlo Timothy Berners-Lee che lo creò insieme a Robert Cailliau.
Raffaella Quadri per Radio Bullets. Musiche di Walter Sguazzin.
Photo credits: Cern
L’anniversario è di quelli importanti che segnano – come accade in questo caso specifico – l’intera società, catapultata in un’attualità senza la quale, ora, non sapremmo più vivere.
La ricorrenza da festeggiare è la nascita, 30 anni fa, del WEB, che è stato capace di cambiare così profondamente le abitudini e la vita di tutti noi.
La sua gloriosa storia ebbe inizio in un posto speciale, il Cern, il famoso laboratorio di fisica di Ginevra. Fu qui che nel marzo del 1989 Timothy Berners-Lee, informatico britannico, presentò la propria proposta – per altro, non da subito accettata – per la realizzazione di una struttura che fosse in grado di collegare le informazioni tra diversi computer. Il documento era intitolato “Information Management: A Proposal” e proprio di questo si trattava: di una proposta per la gestione delle informazioni.
Nasceva così quello che, di lì a poco, si sarebbe chiamato WorldWideWeb, la “ragnatela intorno al mondo”.
La funzione originaria del web, nell’intenzione del suo ideatore, era di essere una tecnologia che permettesse di condividere in particolare le informazioni scientifiche e fu poi ulteriormente sviluppata anche grazie al contributo del collega e informatico belga Robert Cailliau, considerato insieme a Berners-Lee l’altro papà del web.
Il WorldWideWeb è il primo sistema che, utilizzando l’infrastruttura di Internet, la quale permette l’interconnessione dei computer, consente la condivisione a livello globale di contenuti ipertestuali e multimediali.
Berners-Lee e Cailliau lavorarono al progetto utilizzando uno dei primi sistemi operativi sviluppati da Steve Jobs, il NeXTStep, crearono i software e i protocolli per fare funzionare la loro ragnatela – Html (hypertext markup language), il linguaggio del web; Uri (uniform resource identifier) più comunemente conosciuto come Url ovvero l’indirizzo che nel web identifica in maniera univoca ogni risorsa; il protocollo Http (hypertext transfer protocol), WorldWideWeb.app la prima pagina editor/browser e Httpd (hypertext transfer protocol daemon) il primo web server – e a soli due anni dalla proposta presentata al Cern, nell’estate del 1991, il Web fu reso disponibile a tutti.
Per celebrare questo speciale compleanno è stato organizzato Web@30 l’evento tenutosi al Cern il 12 marzo 2019 in collaborazione con il World Wide Web Consortium (W3C) e la World Wide Web Foundation, fondati dallo stesso Tim Berners-Lee.
Il web ci ha permesso di navigare in un mondo virtuale, conoscere, scoprire, scambiare idee da ogni angolo della Terra.
Certo ora si pone la questione di un dare all’invenzione di trent’anni fa un volto nuovo; lo stesso Berners-Lee ha proposto un progetto per rendere il web un luogo più sicuro, nel quale sia riconosciuta pienamente la proprietà dei dati e garantita la protezione della privacy.
Il web ha permesso di collegare la metà della popolazione mondiale, tuttavia, ha affermato, ora «è necessario fare un passo indietro» e «combattere per la neutralità della rete, la libertà di parola, la privacy e il controllo dei propri dati».
A trent’anni dalla sua nascita, il web, croce e delizia dei giorni nostri, si prepara quindi a cambiare pelle per gli anni a venire e aprirsi anche alla metà del mondo che ancora non lo utilizza, anche perché stare senza di lui ora non sarebbe più possibile. E voi sapreste vivere senza web?
RadioBullets vi propone anche altre notizie sul Cern, mentre, sempre in tema di anniversari, quest’anno si celebrano i 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci.