Le stelle sotto di noi
Scritto da Eleonora Viganò in data Gennaio 3, 2019
Il quarto giorno, in realtà, è stato semplice. Un giorno di panorami, acclimatamento e altitudine pressoché costante. Forse ci riesco, forse. Lo penso mentre infreddolita cerco di capire se per caso quel piccolo brillare non siano in realtà le luci dell’accampamento sotto di noi, in stile militare: sono numerosi e hanno ingombranti tende beige. Non si sentono soli, no di certo. Elenora Viganò su Radio Bullets
Non riuscivo nemmeno a parlare mentre fissavo qualcosa nel buio, sotto di noi. Erano le stelle? Erano le stelle riflesse nelle nuvole sotto di noi? Non può essere. Ci diciamo, mentre tremanti di freddo agitiamo le gambe, le braccia incrociate e le mani infilate sotto le ascelle. Natasha e Moira sono accanto a me nella notte del quarto giorno. Tiffany e Paul sono scesi proprio quella mattina: lei si era sentita male.
Quando ci separiamo verso le nostre tende diventiamo tre piccole luci frontali e nulla più.
Il giorno peggiore, per me, è stato quello precedente. L’altopiano Shira – posizionato a circa 3800 metri e ciò che resta di uno dei tre coni vulcanici del Kilimanjaro insieme a Kibo e Mawenzi – è in realtà una caldera formatasi a causa del collasso della terra a seguito di una grande eruzione vulcanica. A partire da lì, dopo una notte insonne per il vento, siamo saliti verso Lava Tower e quindi ridiscesi al campo per la notte a 3950 metri. Su e giù, su e giù: la testa da spaccarsi contro le rocce e poi i grazie e le risate mentre scendendo tutto torna normale. Quando arriviamo al campo mi riposo il più possibile, curioso nelle tende di portatori e guide, mi lascio coinvolgere da tutto, in silenzio e con lentezza. Di notte dormo poco. Mi dico che non è il mal di montagna e che magari, chissà… Poi arriva il quarto giorno, semplice anche se sembra il quarantesimo. Il quarto, con le sue stelle sotto i piedi, nelle nuvole. Non riesco nemmeno a parlare: io sono proprio lì sopra e mi basterebbero solo le nuvole per ammutolire dallo stupore.
Dove siamo? Domani cosa si fa?
Domani, 10 agosto e quinto giorno, si torna a 4600 per restare fino alla mezzanotte, quando si partirà per il picco. Sono preoccupata. Ho di nuovo mal di testa.
Qualsiasi cosa accadrà domani, non importa: io sono già arrivata.
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