Somalia: 43 attacchi Usa nel 2025

Il Comando Africa degli Stati Uniti (AFRICOM) ha annunciato di aver condotto un nuovo attacco aereo in Somalia il 19 giugno, nel villaggio di Sabiid, nel sud del paese.

Secondo quanto riportato, il raid ha preso di mira combattenti di al-Shabaab, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli. Come accade ormai da aprile, il comando non comunica più né il numero delle vittime né le eventuali conseguenze sui civili.

“I dettagli specifici su unità e mezzi impiegati non verranno divulgati per garantire la sicurezza operativa delle missioni”, si legge nel comunicato ufficiale di AFRICOM.

Nel frattempo, l’esercito nazionale somalo (SNA), sostenuto da Washington, ha dichiarato domenica di aver ripreso il controllo di Sabiid dopo una dura battaglia contro al-Shabaab, e che i civili sarebbero tornati nel villaggio una volta conclusi i combattimenti.

Secondo il conteggio ufficiale fornito da AFRICOM, si tratta del 43° attacco aereo statunitense in Somalia dall’inizio dell’anno. Tuttavia, secondo l’organizzazione New America, che monitora il conflitto aereo, il numero reale sarebbe di almeno 44 raid, considerando anche un attacco non rivendicato dal Pentagono.

Oltre agli attacchi contro al-Shabaab, gli Stati Uniti continuano a bombardare anche il nord-est della Somalia, nella regione del Puntland, dove sostengono milizie locali contro affiliati dello Stato Islamico.

Il governo federale somalo, sostenuto da Washington e con sede a Mogadiscio, controlla in realtà solo una piccola porzione del territorio nazionale.

Il ritmo dei raid aerei è tale che gli USA sono vicini a superare il record di bombardamenti in Somalia, fissato nel 2019 da Donald Trump con 63 attacchi in un solo anno.

Una guerra invisibile, senza dibattito pubblico né copertura mediatica, che continua a colpire una delle aree più fragili del pianeta.

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