Navalny avvelenato, conferma dei medici tedeschi

Scritto da in data Agosto 25, 2020

Le notizie sullo stato di Aleksey Navalny arrivano dalla clinica Charité di Berlino, dove il politico russo è stato trasportato il 22 agosto in coma, ed è tuttora ricoverato.

La clinica sul proprio sito ha annunciato che, dopo esami approfonditi, i risultati clinici indicano che Aleksey Navalny è stato avvelenato con una sostanza del gruppo degli inibitori della colinesterasi. Tuttavia la sostanza, per il momento, rimane sconosciuta ai medici. Il risultato è stato confermato da più test eseguiti da laboratori indipendenti, riporta la nota.

Aleksey Navalny è stato trasportato da Omsk alla clinica Charité di Berlino la mattina del 22 agosto, anche se l’aereo tedesco lo attendeva a Omsk già dal giorno precedente. Inizialmente il personale medico locale non voleva che Navalny venisse trasportato in Germania, facendo riferimento alle condizioni instabili del politico e, di conseguenza, al rischio che l’uomo avrebbe potuto correre durante il trasporto. Alla fine, però, l’ospedale di Omsk ha autorizzato il trasferimento del politico a Berlino.

Nel tweet sotto, l’arrivo di Alexey Navalny nella clinica tedesca.

Il trasporto dell’oppositore in Germania è stato pagato dall’imprenditore Boris Zimin, figlio di Dmitry Zimin, fondatore dell’operatore telefonico Beeline, scrive RBC. Invece tutta la logistica è stata organizzata dalla Fondazione Cinema for Peace. 

Versione dei medici russi 

I medici di Omsk, che avevano in cura Navalny, non sono d’accordo con le conclusioni dei loro colleghi tedeschi. Il personale medico russo dichiara di non avere rilevato la presenza di sostanze inibitrici della colinesterasi nel corpo del politico. Lo ha annunciato lunedì ai giornalisti il capo del dipartimento di tossicologia del’ospedale di Omsk, Alexander Sabaev, riporta l’agenzia russa TASS. 

La versione ufficiale sostiene che nel corpo dell’oppositore non sono state rilevate tracce di ossibutirrato, barbiturici, stricnina, veleni convulsivi o sintetici e parla, invece, di presenza delle tracce di alcool e caffeina. Il medico curante di Navalny ha smentito una tale ipotesi, dichiarando che Navalny “non beve proprio”. 

I medici di Omsk sostegno che il politico è caduto in coma a causa di un calo di zuccheri nel sangue. Navalny è stato messo in coma farmacologico. 

La risposta del Cremlino 

Dmitry Peskov, il portavoce del presidente russo, ha detto ai giornalisti che il Cremlino non vede alcun motivo per aprire un’indagine sulle circostanze dell’avvelenamento di Navalny, scrive Meduza. Secondo il funzionario, prima di cominciare qualsiasi indagine è necessario stabilire che tipo di sostanza abbia fatto finire Navalny in coma. 

“Per indagare abbiamo bisogno di un motivo, e per ora possiamo solo constatare che il paziente è in coma”, ha affermato Peskov. Il portavoce di Putin crede che i dottori tedeschi non abbiano detto “niente di nuovo” sulle condizioni di Navalny, rispetto a quanto è stato già riferito dai dottori russi.

La risposta della Germania

Il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che è stata una delle prime a offrire aiuto alla famiglia dell’oppositore, si sono rivolti alle autorità russe chiedendo un’indagine aperta e indipendente sulle circostanze dell’avvelenamento di Navalny.

Dato il ruolo importante che il signor Navalny svolge nell’opposizione politica in Russia, esortiamo le autorità russe a indagare con urgenza su questo crimine fino all’ultimo dettaglio, in modo completamente trasparente”, chiedono i politici tedeschi nella nota sul sito del Bundestag. Ora il reparto medico dove si trova il politico russo è sorvegliato dalla polizia tedesca.

Ricovero in ospedale

Alexei Navalny è stato ricoverato il 20 agosto a Omsk, durante il volo da Tomsk a Mosca. L’aereo è atterrato d’urgenza dopo che il politico si è sentito male. I sostenitori dell’oppositore hanno sostenuto da subito l’ipotesi di avvelenamento nonché il diretto coinvolgimento delle autorità russe. 

Foto di copertina: Alexey Navalny: Creative Commons / Cremlino: Denis Kulyagin / Pixabay 

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