24 dicembre 2024 – Notiziario in genere

Scritto da in data Dicembre 24, 2024

Iran, sospesa la controversa “legge sull’hijab e la castità”. Stati Uniti: Donald Trump promette che ci saranno solo due generi per legge. Marocco: la società cambia, sempre più donne a capo delle famiglie.

Ascolta il podcast

Iran

Iran donne

Il Consiglio per la sicurezza nazionale dell’Iran ha sospeso l’attuazione della controversa “legge sull’hijab e la castità”, che sarebbe dovuta entrare in vigore nei giorni scorsi.

Lo racconta la BBC.

La nuova legge

Il presidente Massoud Pezeshkian ha definito la legislazione “ambigua e bisognosa di riforme”, segnalando la sua intenzione di rivalutarne le misure.

La nuova legge proposta, che introdurrebbe punizioni più severe per donne e ragazze che espongono i propri capelli, avambracci o parte inferiore delle gambe, è stata pesantemente criticata da attivisti e attiviste per i diritti.

I rigidi codici di abbigliamento imposti a donne e ragazze, che sono stati trattati come una priorità per la sicurezza nazionale dai governanti della Repubblica islamica dell’Iran per decenni, hanno precedentemente scatenato proteste.

In base alla nuova legge, le persone recidive e chiunque si faccia beffe delle regole sarebbero state punite con multe più pesanti e pene detentive più lunghe, fino a 15 anni di carcere.

La legge avrebbe inoltre imposto alle aziende di denunciare chiunque violi le regole.

L’allarme

TOPSHOT – A protestor holds a slogan against the death penalty during a rally in Lyon on January 8, 2023 against the Iranian regime, marking third anniversary of the downing of Ukrainian passenger jet, flight PS752 by Iranian forces shortly after it’s takeoff from Tehran and to pay tribute to Mohammad Moradi, an Iranian student who committed suicide by drowning himself in the Rhone River in December 2022 to draw attention to the situation in Iran. (Photo by JEAN-PHILIPPE KSIAZEK / AFP) (Photo by JEAN-PHILIPPE KSIAZEK/AFP via Getty Images)

I gruppi per i diritti umani avevano espresso allarme.

Amnesty International ha affermato che le autorità iraniane stavano “cercando di consolidare il già soffocante sistema di repressione”.

Durante le elezioni presidenziali di luglio, l’allora candidato Pezeshkian ha apertamente criticato il trattamento delle donne iraniane per la questione dell’hijab.

Ha promesso di non interferire nelle loro vite personali, una posizione che ha trovato riscontro in molti iraniani e molte iraniane, soprattutto tra le giovani generazioni frustrate dal rigido controllo del governo.

Anche Masoumeh Ebtekar, ex vicepresidente per le donne e gli affari familiari, ha criticato la legge.

“La nuova legislazione è un’accusa nei confronti di metà della popolazione iraniana”.

Le sfide

Il dibattito sull’hijab ha preso ulteriore slancio in queste settimane quando Parastoo Ahmadi, una popolare cantante iraniana, è stata arrestata dopo aver trasmesso in streaming su YouTube un concerto virtuale senza pubblico presente, senza indossare l’hijab.

Il concerto è diventato rapidamente virale e l’arresto di Ahmadi e delle sue compagne di band ha scatenato una reazione diffusa.

Di fronte alle proteste pubbliche, le autorità le hanno rilasciate il giorno seguente.

Le tensioni attorno all’hijab sono rimaste alte sin dalle proteste nazionali del 2022 innescate dalla morte di Mahsa “Zhina” Amini, una giovane donna curda morta sotto custodia della polizia dopo essere stata arrestata per presunta violazione del dress code.

Negli ultimi due anni, molte giovani donne iraniane hanno tolto con aria di sfida i loro hijab in pubblico, sfidando l’autorità del governo.

La scorsa settimana, più di 300 attiviste e attivisti per i diritti umani, scrittori e giornalisti iraniani hanno pubblicamente condannato la nuova legge sull’hijab, definendola “illegittima e inapplicabile” e hanno esortato Pezeshkian a onorare le promesse della sua campagna elettorale.

Nonostante le pressioni delle fazioni intransigenti vicine alla Guida Suprema Ayatollah Ali Khamenei, molti e molte giovani in Iran sembrano non aver paura di affrontare le restrizioni del regime.

Chi sostiene Pezeshkian crede che la nuova legge sull’hijab non scoraggerà le giovani donne dallo sfidarla e potrebbe persino peggiorare la situazione.

Ma chi invece sostiene la legislazione ha fatto pressione sul presidente affinché andasse avanti, criticando l’esitazione del Consiglio di sicurezza nazionale e chiedendogli di firmare la legge per spianare la strada alla sua applicazione.

La decisione di sospenderne l’attuazione suggerisce che il governo teme che possa innescare un’altra ondata di proteste di massa, come quelle viste due anni fa.

Stati Uniti

Il presidente eletto Donald Trump ha giurato di fermare immediatamente la “follia transgender” e di rendere “politica ufficiale” riconoscere solo due generi, maschile e femminile.

“Con un colpo di penna dal primo giorno, fermeremo la follia transgender”, ha detto Trump ai sostenitori all’AmericaFest 2024 a Phoenix, Arizona, secondo un video condiviso da C-Span.

“Firmerò ordini esecutivi per porre fine alle mutilazioni sessuali sui minori, per far uscire i transgender dall’esercito e dalle nostre scuole elementari, medie e superiori”, ha detto, suscitando gli applausi della folla.

Il National Defense Authorization Act

Il Senato ha approvato il National Defense Authorization Act (NDAA) di 1.800 pagine con una votazione di 85-14, spostando la misura sulla scrivania del presidente Joe Biden.

Ogni anno fiscale, che inizia il 1° ottobre, il Congresso ha il compito di approvare l’NDAA per autorizzare la spesa per la difesa e specificare le spese.

La legge di quest’anno arriva con due mesi di ritardo e ammonta a circa l’1% in più rispetto al bilancio dell’anno scorso.

Mentre le NDAA storicamente raccolgono il sostegno bipartisan, le forze repubblicane sono riuscite a far passare la disposizione sull’assistenza sanitaria per le persone transgender, con grande dispiacere del partito democratico.

In particolare, la NDAA impedisce al servizio sanitario militare Tricare di pagare la fattura per la copertura della “transizione di genere” per i figli e le figlie del personale militare di età inferiore ai 18 anni.

Ventuno senatori democratici, guidati dalla senatrice Tammy Baldwin (D-Wis.), hanno votato contro la disposizione, che secondo Baldwin avrebbe avuto un impatto tra 6.000 e 7.000 figli e figlie di militari.

Ci sono circa 10mila giovani transgender di età compresa tra 6 e 22 anni con genitori attivi nell’esercito, secondo una stima della Modern Military Association of America.

Marocco

La struttura e la crescita delle famiglie in Marocco hanno subito notevoli cambiamenti negli ultimi dieci anni, con più donne a capo delle famiglie e un aumento di quelle mononucleari.

Questi risultati, parte del censimento del 2024, sono stati condivisi da Chakib Benmoussa, l’Alto Commissario per la pianificazione.

Ha rivelato che la percentuale di famiglie guidate da donne è aumentata dal 16,2% nel 2014 al 19,2% nel 2024.

Ciò significa che le donne sono a capo di oltre 1,77 milioni di famiglie in Marocco.

L’aumento è stato registrato sia nelle aree urbane che in quelle rurali.

Il numero è cresciuto dall’11,6% al 14,5% nelle aree rurali, mentre è aumentato dal 18,6% al 21,6% nelle aree urbane nello stesso periodo.

Benmoussa ha anche notato una crescita nelle famiglie mononucleari, la cui quota è salita dal 7,2% nel 2014 all’11,1% nel 2024.

Allo stesso tempo, le famiglie più numerose composte da quattro o più membri sono diminuite dal 66,5% al ​​57,2%.

Nel frattempo, le famiglie composte da due o tre persone sono aumentate dal 26,1% al 31,7% nell’ultimo decennio.

Al 1° settembre di quest’anno, il numero totale di famiglie in Marocco ha raggiunto i 9,27 milioni, in aumento rispetto ai 7,31 milioni del 2014.

Ma il tasso di crescita ha rallentato.

Il tasso di crescita annuale medio per il numero di famiglie è stato del 2,4% tra il 2014 e il 2024, rispetto al 2,6% del periodo precedente dal 2004 al 2014.

Il censimento condotto a settembre ha rivelato che la popolazione del paese ammonta a 36,8 milioni di persone, con cinque regioni che rappresentano il 70% della popolazione.

Tra queste rientra la regione di Casablanca-Settat con 7.689.000 cittadini, seguita da Rabat-Sale-Kenitra (5.133.000), Marrakech-Safi (4.892.000), Fez-Meknes (4.468.000) e Tangeri-Tetouan Al Hoceima (4.030.000).

Potrebbe interessarti anche:

E se credi in un giornalismo indipendente, serio e che racconta il mondo recandosi sul posto, puoi darci una mano cliccando su Sostienici


[There are no radio stations in the database]