Etiopia, funerali per il capo di stato maggiore dell’esercito ucciso sabato / Uganda, un gruppo di Ong contro Total /  Mauritania, ricorso contro le elezioni presidenziali / Europa dell’Est: sesto giorno di proteste in Georgia contro l’influenza russa nel Paese, l’Ucraina si sospende dal Consiglio d’Europa per la riammissione di Mosca mentre in Albania la Corte suprema dichiara illegittima la decisione di cancellare le elezioni locali del prossimo 30 giugno / Germania, decisa l’accusa di terrorismo per i gruppo di neo nazisti di Chemnitz (in foto) / Spagna, ancora tensioni tra Sanchez e Iglesias.

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda e con i Balkan Bullets di Cecilia Ferrara. Musiche di Walter Sguazzin.

Approfondimenti:

Svizzera

E’ stato annunciato lunedì il referendum per iscrivere nella Costituzione i criteri per la vendita di materiale bellico. L’iniziativa era nata in origine contro l’idea del governo, presa lo scorso anno, di autorizzare, in determinate condizioni, la vendita di armi anche ai Paesi in guerra civile. Il governo era poi tornato sui suoi passi. Ora la campagna mira a modificare la Costituzione, con il divieto di esportare in Paesi coinvolti in conflitti armati interni o internazionali, salvo se si tratta di Paesi democratici, con una regolamentazione sulle esportazioni di armi simile a quella svizzera, o che agiscono su mandato dell’Onu.

Uganda

Alcune organizzazioni non governative locali, con il sostegno di altre francesi, hanno deciso di citare in giudizio la compagnia Total per rischio ambientale e violazione dei diritti umani. Secondo le sei ong – quattro ugandesi e due francesi – Total violerebbe la nuova legge che impone alle compagnie francesi il dovere di vigilanza anche nelle operazioni all’estero, indipendentemente dal fatto che queste siano condotte da filiali locali o appaltatori. L’operazione sotto inchiesta è quella relativa a un mega progetto , chiamato Tilenga, al quale partecipano anche una impresa britannica e una impresa cinese. Il progetto si estende su sei campi petrolieri per un totale di 419 pozzi e  potrebbe, secondo la denuncia, portare all’allontanamento forzoso di 50mila persone, nonché a notevoli danni per l’ambiente.

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