27 agosto 2020 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Agosto 27, 2020
- Afghanistan: attaccata e gravemente ferita donna regista e poliziotta (in copertina).
- Libano: “Ricostruirai il futuro con me?”, una romantica proposta post esplosione.
- Il principe saudita cancella la visita a Washington.
- Egitto: la censura prende di mira le traduzioni dei libri stranieri.
- Ruanda: chiesta l’estradizione dalla Francia di un sospettato del genocidio.
- Mauritius: capelli australiani per assorbire la marea nera.
- Nuova Zelanda: ergastolo all’attentatore di Christchurch.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
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Bahrein
Ieri il Bahrein ha ribadito il suo impegno per l’Iniziativa di pace araba durante i colloqui con il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, che ha visitato il paese come parte di un ampio tour regionale. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale del Bahrein, il re Hamad bin Isa Al-Khalifa “ha sottolineato l’importanza di intensificare gli sforzi per porre fine al conflitto israelo-palestinese secondo la soluzione dei due stati”. Ha chiesto una pace che porti alla creazione di “uno stato palestinese indipendente e sovrano con Gerusalemme est come capitale, in conformità con le risoluzioni internazionali legali e l’Iniziativa per la pace araba”.
Arabia Saudita
Il principe Mohammed Bin Salman, ha cancellato la visita programmata a Washington, la prossima settimana, dove avrebbe dovuto incontrare il primo ministro Israeliano Netanyahu, temendo che se la notizia della sua presenza fosse trapelata si sarebbe rivelata un incubo. Non era neanche stato programmato un incontro tra i due, lo avrebbero semmai annunciato dopo. Chi spinge perché l’incontro avvenga è il presidente Trump e il genero consigliere Kushner, immaginando che una stretta di mano tra i due possa rilanciare l’immagine del giovane principe come pacificatore arabo e puntellare il sostegno regionale per l’accordo mediato dagli Stati Uniti, tra Emirati Arabi e Israele. Sarebbe dovuto arrivare il 31 agosto, ma il piano è andato a pezzi quando il principe ha ricevuto indiscrezioni sul fatto che la visita non fosse più un segreto, condizione per lui inderogabile. In questo modo, calcolavano i suoi consiglieri, i molti oppositori del principe ereditario al Congresso non avrebbero avuto il tempo di preparare dichiarazioni, gli attivisti non avrebbero parlato del giornalista saudita assassinato, Jamal Khashoggi, e gli avvocati che agiscono per l’ex ministro degli interni Saad al-Jabri, nascosto in Canada, non avrebbero avuto tempo per preparare azioni legali.
Iran
L’Iran ha accettato di lasciare che le Nazioni Unite visitino due siti nucleari. L’accordo è stato raggiunto durante la visita del capo dell’AIEA, Rafael Grossi, a Teheran il giorno dopo che il più importante funzionario iraniano per il nucleare aveva detto che gli incontri erano stati costruttivi.
I legislatori iraniani hanno presentato una mozione al parlamento per vietare tutte le app di messaggistica “straniere”, ha riferito Radio Farda. Il disegno di legge, firmato da 40 parlamentari, punisce chiunque sia coinvolto nella distribuzione di app di messaggistica sociale senza licenza, con pene detentive fino a due anni per i trasgressori e multe di quasi $ 2.000. Il disegno di legge si rivolge a chiunque riproduca reti private virtuali (VPN) o altri strumenti di elusione di Internet. L’Iran ha una storia di censura profonda su Internet. Facebook, Youtube e Twitter sono bloccati nel Paese, secondo Radio Farda, nonostante l’uso prolifico delle piattaforme da parte dei funzionari come strumento di propaganda. La mozione, che si chiama “Organizing Social Media Messaging”, mira a sostituire le app di messaggistica straniera con quelle prodotte in Iran e propone la formazione di un comitato incaricato di autorizzare e monitorare le alternative.
Siria
Il presidente siriano Bashar Al-Assad ha nominato il primo ministro Hussein Arnous e gli ha chiesto di formare un nuovo governo, mentre il paese soffre di una grave crisi economica e della pandemia di coronavirus. Arnous è stato nominato primo ministro provvisorio per sostituire Imad Khamis dopo che quest’ultimo è stato licenziato dal presidente a giugno a causa dell’aggravarsi della crisi economica del paese e della cattiva gestione tenuta dal regime. La sua nomina arriva dopo le recenti elezioni parlamentari, nelle quali il partito Baath di Assad ha vinto molto a mani basse. Il 67enne Arnous proviene dalla città di Maarat Al-Numan, nella provincia di Idlib, controllata dai ribelli. Ha ricoperto diversi incarichi ufficiali nel regime nel corso degli anni, tra cui governatore della provincia orientale di Deir Ez-Zor, governatore della provincia sud-occidentale di Quneitra, ministro dei lavori pubblici nel 2013 e infine ministro delle risorse idriche due anni fa. Tra le questioni che Arnous dovrà affrontare c’è la guerra in corso in Siria, giunta al suo decimo anno. Dovrà anche far fronte alle sanzioni imposte dall’UE, dalle Nazioni Unite e dagli Stati Uniti, le ultime delle quali sono le recenti sanzioni “Cesare” che prendono di mira figure del regime per il loro ruolo nella tortura e nell’uccisione di civili. Lo stesso Arnous è nell’elenco delle sanzioni.
Libano
Dopo che l’esplosione di Beirut ha cancellato il piano originale per la sua proposta di matrimonio, un libanese ha lanciato la fatidica domanda alla fidanzata con un messaggio di speranza: “Ricostruirai il futuro con me?”. Rayan Aouad, 26 anni, voleva fare la proposta durante una cena romantica il 5 agosto scorso, ma l’esplosione che ha scosso e ferito la capitale del Libano alla vigilia del 4 agosto ha stravolto i suoi piani. Aouad, che possiede una serie ristoranti a Beirut, voleva che la sua proposta di cena a sorpresa fosse il primo evento nel suo nuovo ristorante Luva. Il ristorante si trova nel quartiere Gemmayze di Beirut, gravemente danneggiato dall’esplosione di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio che hanno distrutto numerosi quartieri che circondano il porto e anche decine di migliaia di proprietà, tra cui il ristorante di Aouad e la casa dei genitori. Nonostante i danni materiali che Aouad ha subito in seguito all’esplosione, era determinato a fare la proposta alla sua ragazza, Lutchiana Tawil. Il 22 agosto Aouad ha portato Tawil, 26 anni, a casa della sua famiglia a Tula, a nord di Beirut, dove ha posto la domanda sotto forma di uno striscione che diceva: “Ricostruirai il futuro con me?”. “Prima dell’esplosione, avevo intenzione di scrivere ‘Tu, sempre’. L’esplosione mi ha fatto venire di scrivere ‘Ricostruirai il futuro con me?’ perché dovevamo ricominciare da zero [ricostruendo il nostro futuro insieme], soprattutto dopo che l’esplosione ha distrutto le nostre case e le nostre attività. Quando ha visto la proposta di banner, è rimasta così scioccata e sorpresa che le ho detto ‘ma non hai detto di sì’”, ha detto Aouad. Ancora.
Sul fronte politico, il presidente francese Emmanuel Macron ha creato una tabella di marcia per i politici libanesi che delinea le riforme politiche e finanziarie necessarie per sbloccare gli aiuti esteri e salvare il paese da molteplici crisi, tra cui un crollo economico, secondo un documento visto da Reuters. Il “concept paper” di due pagine è stato consegnato dall’ambasciatore francese a Beirut, ha detto una fonte politica libanese. Una fonte diplomatica presso l’ufficio dell’Eliseo di Macron ha detto invece che nessun documento è stato consegnato ai partiti libanesi. Un funzionario del ministero degli Esteri francese ha rifiutato di commentare. Le misure necessarie includono un audit della banca centrale, la nomina di un governo ad interim in grado di attuare riforme urgenti ed elezioni legislative anticipate entro un anno. L’attuale governo del Libano, che si è insediato a gennaio con il sostegno del movimento Hezbollah appoggiato dall’Iran e dai suoi alleati, non è riuscito a fare progressi nei colloqui con il Fondo monetario internazionale (FMI) per un piano di salvataggio a causa dell’inazione sulle riforme e di una controversia oltre l’entità delle perdite finanziarie.
Restiamo ancora in Libano perché Human Rights Watch ha decretato ieri che secondo un loro rapporto le forze di sicurezza libanesi hanno usato una forza eccessiva, incluso l’uso di munizioni vere, contro i manifestanti antigovernativi dopo l’esplosione del porto di Beirut.
Israele e Libano
Il premier israeliano Netanyahu ha avvertito gli Hezbollah, dopo gli spari contro i soldati israeliani al confine in risposta all’Idf che ha colpito alcuni posti di osservazione, che non sarà tollerata alcuna aggressione contro i civili e che reagiranno con forza a ogni attacco.
Israele e Palestina
Facebook per un po’ ha sospeso la pagina del ministero della Salute di Gaza, poi è stata ripristinata. Il responsabile dei diritti umani del social si è scusato per l’errore con un tweet dicendo che sono state messe in atto misure di salvaguardia per garantire che non si ripeta.
Thank you for bringing this issue to my attention. We were able to immediately restore the page, which was taken down in error. We apologize for any inconvenience caused. https://t.co/mLlOQGxb1x
— Iain Levine (@iainlevine) August 26, 2020
Sul fronte israeliano crescono le proteste anti Netanyahu. La comunità russa, di solito fedele alla destra del primo ministro, si unisce ai ragazzi della protesta. Nelle ultime settimane, rabbia e frustrazione hanno riunito gli israeliani per le strade in manifestazioni di massa che chiedevano le dimissioni del primo ministro, Benjamin Netanyahu, per le sue indagini sulla corruzione in corso e per la gestione da parte del suo governo della pandemia di coronavirus. Un segno importante di come l’attuale malcontento popolare sia diverso da qualsiasi altra cosa Israele abbia mai sperimentato, è la partecipazione degli israeliani di lingua russa. Questo cambio, particolarmente degno di nota, proviene dalla “generazione 1.5”, che si riferisce a coloro che arrivarono in Israele da bambini durante una grande ondata di immigrazione dall’ex Unione Sovietica negli anni ’90. Ora tra i 30 e i 45 anni, si ritiene che questa generazione abbia un grande impatto sulla politica e sulla società israeliana.
Egitto
La principale istituzione di traduzione in Egitto ha vietato i libri stranieri che criticano la religione o violano i valori sociali, e c’è il timore che tale decisione possa estendersi alla letteratura politica. Il Centro nazionale egiziano per la traduzione (NCT), un’entità gestita dallo stato, ha imposto nuove regole rigide per la traduzione di libri dalle lingue straniere in arabo, in una mossa descritta dalla comunità culturale egiziana e dai sostenitori della libertà di pensiero come censura dello stato. All’inizio di questo mese il centro ha rilasciato una dichiarazione in cui imponeva che qualsiasi passo di un traduttore che affronti argomenti che si oppongono a norme sociali, morali e costumi e religioni monoteiste, sarebbe stato respinto. I libri approvati per la traduzione devono avere una lunghezza compresa tra 60 e 500 pagine e non più di cinque anni. Per decenni, il National Center for Translation è stato una delle principali fonti di arricchimento accademico cui gli intellettuali, così come i lettori ordinari, potevano accedere a libri tradotti di alta qualità su una varietà di argomenti e a un prezzo accessibile.
Ruanda
Il governo del Ruanda ha scritto alla Francia chiedendo l’estradizione di un sospetto chiave nel genocidio della nazione dell’Africa orientale, un quarto di secolo fa. Il Mag. Gen. Aloys Ntiwiragabo, ex capo dei servizi segreti militari del Ruanda, è stato recentemente scoperto a risiedere nei sobborghi di Orleans da un giornalista francese. Il portavoce dell’accusa in Rwanda, Justin Nkusi, ha detto all’Associated Press che un mandato di arresto internazionale è stato emesso per Ntiwiragabo, che è indagato in Francia per il suo ruolo nel genocidio del 1994 in cui più di 800.000 tutsi, e hutu che hanno cercato di proteggerli, sono stati uccisi. Il governo del Ruanda ha affermato che il 71enne Ntiwiragabo faceva parte della cerchia ristretta dell’ex governo che aveva orchestrato il genocidio. Il Tribunale penale internazionale per il Rwanda lo descrive come uno degli artefici delle uccisioni. Martedì il procuratore generale ruandese, Aimable Havugiyaremye, ha detto ai giornalisti a Kigali che il governo sta lavorando con l’unità francese incaricata di combattere i crimini di guerra e contro l’umanità per indagare sul caso. La richiesta di estradizione per Ntawiragabo arriva dopo che un altro sospettato artefice del genocidio, Felicien Kabuga, è stato arrestato fuori Parigi a maggio.
Nigeria
I ribelli di Boko Haram hanno ucciso più di 70 membri di una comunità durante la notte nel nord-est della Nigeria, secondo quanto riferito dai media locali ieri. Ali Ndume, senatore e presidente del Comitato del Senato sull’esercito, ha detto a un programma che i membri del gruppo militante hanno ucciso 75 anziani nella città di Gwoza, nello stato di Borno. Più di 50.000 civili e personale di sicurezza sono stati uccisi e circa 3 milioni di persone sono state sfollate in oltre un decennio di attacchi terroristici di Boko Haram nel nord-est del paese.
Svezia
Su un’isola il cui valore è principalmente il turismo, la Svezia sta rapidamente militarizzando Gotland, mettendo più truppe di terra sull’isola e navi da guerra nell’area, dopo le esercitazioni navali russe nel Mar Nero che hanno interpretato come una minaccia regionale.
Sia la NATO che la Russia hanno tenuto esercitazioni e, sebbene non vi siano indicazioni che Gotland sia in alcun modo un obiettivo, sembra che la Svezia stia cogliendo questa opportunità per aumentare la sua presenza militare lungo la costa.
L’unico vero collegamento è che Gotland si trova dall’altra parte del Baltico rispetto a Kaliningrad, un’enclave russa che ha ospitato alcune delle esercitazioni navali. Gotland, l’isola più grande della Svezia, fu occupata per breve tempo dalle forze russe nel 1808 durante la guerra di Finlandia. La Svezia ha respinto i russi meno di un mese dopo. Da allora l’isola non è più stata contestata.
Afghanistan e Pakistan: decine di morti nelle ultime ore, almeno 100 solo in Afghanistan e più di 80 in Pakistan, tra cui donne e minori, per le alluvioni causate dalle piogge torrenziali.
Afghanistan
Un’importante regista afghana, che è anche attrice e agente di polizia senior, si sta riprendendo dalle ferite da arma da fuoco dopo che uomini armati non identificati le hanno sparato mentre attraversava la capitale Kabul, ha detto suo marito. Saba Sahar, 44 anni, è una delle prime registe cinematografiche afghane che ha utilizzato la sua formazione come agente di polizia per produrre documentari e film acclamati dalla critica. È stata anche una critica vocale dei talebani e del ruolo dominante che gli uomini conservatori hanno sulle istituzioni sociali e politiche. Tre uomini armati hanno aperto il fuoco contro di lei nel suo veicolo martedì. Era accompagnata da due guardie del corpo, ferite anche loro, un bambino e un autista, invece illesi. Sahar presta servizio nel dipartimento di polizia da più di 10 anni ed è stata recentemente nominata vice delle forze di polizia speciali che sovrintendono alle questioni di genere. Un portavoce della polizia ha detto che gli uomini armati sono fuggiti e gli agenti stavano indagando. Questo mese, uomini armati non identificati hanno sparato a un’altra importante donna afghana, Fawzia Koofi, sostenitrice dei diritti delle donne e membro di una squadra che negozia con i talebani. Ha riportato ferite lievi durante l’attacco a Kabul.
Stati Uniti
Due persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco e una ferita in Wisconsin, nel Midwest, martedì scorso nel corso delle proteste contro il ferimento di Jacob Blake da parte della polizia.
La polizia della città di Kenosha ha dichiarato mercoledì di essere intervenuta per colpi d’arma da fuoco e vittime multiple intorno alle 23:45 (0445GMT). Ha detto che una terza vittima è stata portata in un ospedale con “ferite gravi ma non mortali”. Arrestato un diciassettenne in possesso di un fucile semiautomatico. Kyle Rittenhouse è accusato di omicidio volontario.
Intanto è stato identificato dalle autorità l’agente che sparò a Blake 7 colpi alla schiena. Rusten Sheskey, agente con sette anni di servizio. Lo ha colpito mentre tentava di entrare nella sua macchina, dove poi è stato trovato un coltello, ma al momento della sparatoria era disarmato e di spalle.
L’uragano Laura diventa è sempre più forte e ha raggiunto categoria 5, con venti sopra i 240 km orari che corrono verso la Lousiana e il Messico, dopo aver lasciato devastazione a Cuba. 2.000 le case danneggiate insieme all’elettricità e l’agricoltura, si legge sul quotidiano Granma.
Mauritius
Il cargo è stato fatto affondare, resta la marea nera di petrolio fuoriuscito dalla nave giapponese che si era incagliata il 25 luglio scorso. Un danno ambientale per l’isola che vive di turismo, e in aiuto arrivano i parrucchieri australiani che hanno raccolto tonnellate di capelli umani per fermare quasi 4.000 tonnellate di petrolio greggio. I capelli donati dall’ente no profit Sustenable Salons, servono a riempire le barriere galleggianti.
Corea del Nord
Da giorni ci si chiede che fine ha fatto il leader Kim Jong-un: chi lo dava morto, chi in coma, ma è tornato a farsi vedere e far parlare di lui, presidiando una riunione del politburo sul coronavirus e l’arrivo del tifone Bavi.
Nuova Zelanda
È arrivata la sentenza per l’australiano Brenton Tarrant, 29 anni, processato con 51 accuse di omicidio, 40 di tentato omicidio e un’accusa di terrorismo. Il giudice Cameron Mander ha imposto la sentenza – la più dura a disposizione della corte. È la prima volta che una persona viene incarcerata a vita senza possibilità di libertà condizionale. Tarrant uccise 51 fedeli alla Moschea Al Noor e al Centro Islamico di Linwood, il 15 marzo dello scorso anno. Ha anche sparato e ferito altre 40 persone nel tentativo di ucciderle. Una galleria gremita e altre sette aule giudiziarie piene di vittime, le loro famiglie e sostenitori, hanno assistito al pronunciamento della sentenza. Poi si sono abbracciati in lacrime. Prima di emettere la sentenza, il giudice Cameron Mander, che ha parlato di attacco disumano, ha letto i nomi delle vittime dell’omicidio, riferendo al terrorista i dettagli delle loro vite e delle famiglie distrutte che hanno lasciato. Ha poi dettagliato le ferite dei 40 sopravvissuti all’attacco. I sopravvissuti hanno dovuto sopportare un trauma profondo e duraturo a seguito dell’attacco, ha detto il giudice Mander.
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