28 maggio 2025 – Notiziario in genere

Scritto da in data Maggio 28, 2025

A Gaza muore una donna e una ragazza ogni ora negli attacchi delle forze israeliane. In Cile arriva un disegno di legge per depenalizzare l’aborto.

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Gaza

During a temporary ceasefire in November 2023, Palestinian citizens return to their homes in the town of Khuza’a, inspecting homes that were destroyed by Israeli bombing. Photo: UN Women/Samar Abu Elouf

UN Women stima che oltre 28mila donne e ragazze sono state uccise a Gaza dall’ottobre 2023, ovvero una donna e una ragazza in media ogni ora negli attacchi delle forze israeliane.

Tra le vittime, migliaia erano madri che hanno lasciato bambini e bambine, famiglie e comunità devastate.

Queste cifre sottolineano il devastante bilancio umano del conflitto e delle vite e del futuro persi troppo presto.

Dal crollo del cessate il fuoco nel marzo 2025, le condizioni a Gaza sono ulteriormente peggiorate, aggravate da quasi nove settimane di blocco degli aiuti umanitari.

L’intera popolazione di Gaza sta rapidamente esaurendo cibo e beni essenziali, con rischi crescenti di carestia.

Ciò significa che ogni donna e ragazza (oltre 1 milione) sta affrontando livelli catastrofici di fame.

Donne e ragazze sono intrappolate, affrontano lo sfollamento, l’aumento dei tassi di mortalità materna e una grave mancanza di meccanismi di sicurezza e protezione.

Nonostante queste circostanze disastrose, UN Women continua a collaborare con le organizzazioni della società civile guidate da donne a Gaza, cercando di fornire servizi essenziali e supporto alle popolazioni colpite.

Ma l’entità della sofferenza, sottolineano le Nazioni Unite, supera di gran lunga le capacità o le risorse attuali.

“Senza un’immediata e significativa impennata nell’accesso agli aiuti umanitari, al supporto e ai finanziamenti, innumerevoli vite sono in pericolo”.

UN Women si unisce al Segretario Generale delle Nazioni Unite nel ribadire l’appello per un cessate il fuoco immediato, l’immediato ripristino dell’accesso umanitario senza ostacoli e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e di coloro che sono stati detenuti arbitrariamente.

*Nel febbraio 2025, The Lancet ha riportato che i decessi a Gaza sono stati probabilmente sottostimati di circa il 41%.

I risultati riflettono sia i decessi segnalati direttamente sia quelli che vengono definiti decessi in eccesso, ovvero decessi che potrebbero non essere stati documentati a causa del collasso delle infrastrutture sanitarie e di segnalazione.

UN Women ha utilizzato questa metodologia per giungere a queste stime.

Cile

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Il governo cileno presenterà ufficialmente al Parlamento, tramite la Camera dei Deputati, un disegno di legge per depenalizzare l’aborto.

A confermarlo è stata la ministra per le Donne e le Pari opportunità, Antonia Orellana, annunciando che la proposta sarà depositata la prossima settimana, mantenendo l’impegno assunto dal presidente Gabriel Boric di aprire un dibattito pubblico sulla legalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza.

“Forniremo presto le date – ha detto Orellana – ma volevamo rispondere alle legittime preoccupazioni di organizzazioni e parlamentari, e ribadire che stiamo procedendo insieme in questo percorso”.

La ministra ha anche auspicato un dibattito rispettoso delle posizioni diverse, sottolineando che il governo “porterà prove e la propria convinzione che le donne cilene meritano di affrontare questo confronto democratico e porre fine ai veti”.

Il Cile così si prepara a riaprire una delle discussioni più divisive e simboliche in America Latina.

Dopo decenni di retaggi conservatori, il governo Boric tenta di spingere il Paese verso un riconoscimento pieno dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne.

Se il Parlamento ascolterà, sarà un passaggio storico.

Ma il cammino si annuncia lungo e pieno di resistenze.

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